Chi è Giuseppe Spinelli, amministratore delle holding di Berlusconi

Punto di riferimento per gli affari della Fininvest, gestore delle residenze più importanti del Cavaliere: chi è il collaboratore più fidato dell’ex premier

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Pubblicato: 18 Giugno 2023 13:32

Gli esperti di politiche aziendali e gestione commerciale ripetono sempre questo semplice ma efficace paradigma: dietro ogni grande imprenditore c’è sempre un fiduciario, un uomo che lavora nell’ombra ma il cui nome non può mai mancare durante le riunioni dei consigli di amministrazione. A questo collaudato meccanismo non ha fatto eccezione nemmeno Silvio Berlusconi, che proprio nel ramo industriale del suo patrimonio personale ha raccolto gioie e dolori per oltre 40 anni, alternando periodi di notevoli difficoltà ad altri di grandi risultati (come quello odierno, almeno secondo i dati che riguardano Media For Europe, la multinazionale di cui fa parte anche Mediaset).

Ebbene, se volessimo identificare il profilo a cui il Cavaliere si è sempre affidato per quanto riguarda gli affari di famiglia, lo potremmo trovare sicuramente nella persona di Giuseppe Spinelli. Uomo di 81 anni, ragioniere da quando ne aveva poco più di 18, è lui il presidente di quattro società finanziarie che facevano capo all’ex presidente del Consiglio. Il suo potere risulta ancora oggi pressoché incontrastato, visto che detiene  l’amministrazione di un patrimonio equivalente a circa il 61% del valore complessivo di Fininvest.

Silvio Berlusconi, lascito ed eredità: perché tutti guardano a Giuseppe Spinelli, l’uomo dietro le quinte

Facciamo chiarezza. La quota di maggioranza dell’azienda è detenuta da quattro holding apparentemente autonome (denominate Prima, Seconda Terza e Ottava), ma tutte riconducibili all’ex premier. Sono queste che si muovono sotto la totale supervisione di Giuseppe Spinelli, che ha vissuto sempre dietro le quinte ma che gli amici più stretti della famiglia Berlusconi hanno spesso identificato come un vero e proprio amministratore delegato ad personam.

Un ruolo che si è ritagliato sin dalla fine degli anni Settanta, ma che ha avuto un ulteriore scatto in avanti con la “discesa in campo” del Cavaliere e la contestuale creazione di Forza Italia. È in quel momento che “l’uomo dei conti” (assieme ad un’altra storica presenza nelle casseforti di famiglia come Salvatore Sciascia, oggi ottantenne) prende in mano le redini degli affari, in costante confronto con i figli di Silvio Berlusconi, in particolare con Piersilvio e Marina, che con lui hanno stretto un rapporto di reciproca fiducia e affetto nel corso del tempo, affidandogli loro stessi la vicepresidenza delle loro industrie.

Aziende, ville, patrimonio: il difficile compito di Giuseppe Spinelli, da sempre al fianco del Cavaliere

Mentre si attende di capire quali siano le volontà elencate nel testamento del leader azzurro in merito al suo smisurato patrimonio personale, l’unica cosa certa riguarda appunto la veste che dovrà ricoprire Giuseppe Spinelli. Bisognerà passare da lui per capire cosa ne sarà di Fininvest, ma anche per la spartizione delle residenze, con particolare attenzione a Villa San Martino (sua abitazione di Arcore per tantissimi anni, tra cui gli ultimi) e Villa Certosa (meta dei ritiri estivi sulla costa orientale della Sardegna).

Come ricordato anche nella celebre pellicola cinematografica Loro (che in questi giorni è stata inserita dalla piattaforma Amazon Prime nella programmazione dedicata agli abbonati), è in quei luoghi che il Cavaliere mise a punto le strategie politiche e imprenditoriali durante il suo ultimo governo, iniziato nel 2008 e conclusosi 3 anni più tardi con le dimissioni da Palazzo Chigi. È in quelle stanze che si è determinato – nel bene e nel male – uno dei passaggi più delicati della storia recente del nostro Paese. Ed è lì che Giuseppe Spinelli dovrà tornare una volta scoperte le indicazioni lasciate da Silvio Berlusconi nel proprio lascito.