G7 Puglia, il giallo sul diritto all’aborto prima revocato e poi confermato nella bozza

Il diritto all'aborto sembrava essere stato escluso dalla bozza delle discussioni del G7 in Puglia, ma così non è: al centro anche la guerra in Ucraina e Medio Oriente.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

A Borgo Egnazia, in Puglia, inizierà giovedì 13 giugno 2024 il G7 della presidenza italiana di Giorgia Meloni. Molti gli aspetti su cui i potenti del mondo dovranno discutere nel corso dell’evento, dalle guerre in Medio Oriente e in Ucraina fino al diritto all’aborto. Proprio su quest’ultimo tema si è aperto un giallo, con fonti europee qualificate che nelle scorse ore riferivano della cancellazione dell’argomento dall’ultima bozza delle conclusioni del G7. Solo alcune ore dopo la Presidenza del G7 Italia ha invece fatto sapere che nessuno Stato ha chiesto l’eliminazione del punto sull’aborto che, dunque, rimane al centro del dibattito.

G7 Puglia, cosa succede con il diritto all’aborto

Provando a ripercorrere quanto avvenuto nelle ore che anticipano il G7 in Puglia è necessario partire dall’ultima bozza delle conclusioni. In questa i potenti del mondo sottolineavano l’importanza di garantire “un accesso effettivo e sicuro all’aborto“. Il tema del diritto all’interruzione di gravidanza era stato inserito nel corso del G7 di Hiroshima, con Francia e Canada che in vista dell’appuntamento italiano avevano chiesto di poter rafforzare la discussione.

Tutto questo, come riportato da fonti qualificate europee, sarebbe stato eliminato, gettando di fatto le basi per profonde critiche alla presidenza italiana. È stata proprio quest’ultima a smentire la notizia secondo la quale il punto sul diritto all’aborto sarebbe stato tolto dagli argomenti oggetto di discussione dei potenti del mondo. “Nessuno Stato – si legge nella replica della Presidenza italiana del G7 – ha chiesto di eliminare il riferimento alle questioni relative all’aborto dalla bozza delle conclusioni del vertice G7, così come riportato da alcuni organi di stampa in una fase in cui le dinamiche negoziali sono ancora in corso. Tutto quello che entrerà nel documento conclusivo sarà un punto di caduta finale frutto di un negoziato fra i membri G7″.

G7 Puglia, la guerra in Ucraina e Medio Oriente

Superata, almeno al momento, la questione legata al diritto all’aborto, il G7 in Puglia viene considerato fondamentale soprattutto per quanto riguarda le due principali guerre attualmente attive nel mondo, quella in Ucraina e quella in Medio Oriente. Indicative in tal senso sono state le parole del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres: “In tutto il mondo, non dobbiamo mai smettere di cercare soluzioni che affermino il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario”.

Le armi all’Ucraina

Così come riferito da Bloomberg, con il G7 in Puglia i potenti del mondo punteranno ad “aumentare la produzione e le consegne di armi per aiutare l’autodifesa dell’Ucraina“, avendo cura di mettere in guardia la Russia da “irresponsabili” minacce nucleari. Di rilievo anche la presenza nella bozza finale del summit di una richiesta alla Cina, affinché questa smetta di sostenere la guerra di Putin.

L’accordo di cessate il fuoco in Medio Oriente

Per quanto riguarda la guerra in Medio Oriente, infine, secondo Bloomberg i grandi del mondo chiederanno ad Hamas di accettare l’accordo di cessate il fuoco proposto dalla Casa Bianca. Richieste sono previste anche per Israele, cui i leader del G7 sarebbero intenzionati a chiedere un allentamento dell’escalation militare su larga scala a Rafah.