Preso Fleximan, cosa rischia per gli autovelox danneggiati

Denunciato un uomo ritenuto essere Fleximan, o almeno uno dei vari: ecco cosa rischia per tutti gli autovelox abbattuti

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Un taglio al flessibile del palo posto a sostegno dell’autovelox messo nel mirino e gloria eterna sui social. Ecco, in estrema sintesi, la storia di Fleximan. Una vicenda tutt’altro che semplice da analizzare. I suoi gesti erano a metà tra un atto di ribellione e la necessità d’attenzione garantita dal web.

Al tempo stesso, però, occorre tener conto dell’uso che alcuni Comuni fanno degli autovelox, garanzia di sostegno economico per le casse pubbliche. Al tempo stesso non si può ignorare il dubbio sulla legittimità di tali strumenti, considerando il recente dibattito sui test mancanti a riguardo. Svolta nel caso, divenuto di caratura nazionale, con i Carabinieri di Adria (Rovigo), insieme con il Nucleo operativo radiomobile, che hanno denunciato il presunto responsabile.

Denunciato Fleximan, “l’eroe” degli autovelox

Non è servito poi molto tempo prima che da vandalo si trasformasse in eroe, con tanto di appellativo: Fleximan. Osannato sui social e ricercato dalla giustizia, sarebbe stato finalmente beccato. Quello denunciato è un uomo di 42 anni, nato a Padova ma residente in Polesine. Un soggetto con già alcuni precedenti penali a suo carico.

All’uomo vengono attribuiti cinque episodi, tutti in provincia di Rovigo. Nello specifico due a Bosaro, il 19 maggio e il 19 luglio 2023. Alla vigilia di Natale, invece, sarebbe stato attivo a Corbola e a Taglio di Po, così come il 3 gennaio 2024 a Rosolina.

Tali numeri però non coincidono con le tante segnalazioni. I casi di danneggiamenti sarebbero circa 30 negli ultimi mesi, avvenuti in differenti aree. Si ipotizza per questo che l’esempio lanciato sui social abbia dato il via alla nascita di emulatori. Come in una sceneggiatura cinematografica, pare che Fleximan sia oggi un nome dietro il quale in tanti ambiscono a nascondersi. A confermare tale teoria è il fatto che alcuni abbattimenti sono avvenuti nello stesso giorno in aree differenti.

L’identificazione da parte delle forze dell’ordine è avvenuta grazie all’utilizzo di una serie di video, ottenuti da telecamere poste nelle aree dei danneggiamenti.

Cosa rischia Fleximan

Come detto, le indagini sono tutt’altro che concluse, dal momento che si ha la certezza di dover dare la caccia ad altri abbattitori di autovelox seriali. Al momento, però, contro il 42enne in questione è ipotizzato il reato di danneggiamento. Perquisita la sua abitazione, si è proceduto al sequestro di elementi necessari all’indagine.

La Bbc lo aveva definito un moderno Robin Hood, ma decisamente meno romantici nell’approccio si sono dimostrati i vari Comuni interessati. Nello specifico, il reato di danneggiamento è previsto dall’articolo 635 del Codice penale.

Il soggetto è punibile con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, così con una multa fino a 10mila euro, qualora “distrugga, disperda, deteriori o renda, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui con violenza alla persona o con minaccia ovvero in occasione del delitto previsto dall’articolo 331 (interruzione di pubblico servizio, ndr)”.