Dopo aver intensificato i controlli, la Guardia di Finanza e il Ministero dell’Università e della Ricerca hanno scoperto che più del 22% delle borse di studio erogate nell’ultimo anno e mezzo sono in qualche modo irregolari. Si tratta di truffe da quasi 2 milioni di euro, 1,2 dei quali già ricevuto da persone che non ne avevano diritto.
In buona parte dei casi i responsabili manipolavano la propria situazione finanziaria in modo da poter accedere alle borse di studio anche senza rispettare i requisiti di reddito. In altri però, la Guardia di Finanza ha scoperto sistemi di frode contro lo Stato ben organizzati.
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I dati sulle borse di studio rubate
I dati diffusi dalla Guardia di Finanza e dal Ministero per l’Università e la Ricerca riguardo alle truffe sulle borse di studio tra gennaio 2024 e agosto 2025 rivelano un numero altissimo di frodi:
- 334 persone segnalate;
- 50 studenti che hanno ricevuto misure disciplinari amministrative;
- 1,17 milioni di euro erogati a persone che non ne avevano diritto;
- 878mila euro bloccati prima che potessero essere indebitamente erogati.
Se si considera che i fondi erogati nello stesso periodo da parte delle istituzioni per pagare le borse di studio sono stati pari a 5,2 milioni di euro, ne consegue che il 22,5% di tutti gli aiuti di questo tipo erano in qualche modo stati assegnati in maniera irregolare.
In buona parte si tratta di piccole frodi, come la modifica dei parametri Isee presentati dagli studenti, in modo da rientrare nei requisiti necessari per ottenere la borsa di studio. In altri però, segnala la Guardia di Finanza, si trattava di veri e propri sistemi organizzati per truffare lo Stato.
Le dichiarazioni della ministra per l’Università Bernini
È stata la ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini a diffondere i dati sugli interventi della Guardia di Finanza riguardo le borse di studio. L’occasione è stata il Forum Ambrosetti di Cernobbio, dove la ministra ha dichiarato:
Vogliamo garantire a tutti gli studenti meritevoli e a quelli che ne hanno diritto di ricevere il sostegno che spetta loro. Le risorse pubbliche devono raggiungere i veri luoghi del bisogno. Non è solo una questione di trasparenza, ma di equità e giustizia per i nostri ragazzi. E noi siamo in prima linea per difendere il loro diritto allo studio.
Durante lo scorso anno accademico sono state erogate 250mila borse di studio, in calo rispetto alle 270mila del 2023. Aumentano invece quelle erogate agli stranieri, in buona parte provenienti da fuori l’Unione europea. Erano:
- 42mila nel 2022/2023;
- 48mila nel 2023/2024.

I nuovi importi delle borse di studio universitarie
La ministra Bernini ha anche annunciato che anche per il prossimo anno accademico aumenteranno gli importi minimi e i requisiti Isee massimi per accedere alle borse di studio. Gli importi saranno di circa:
- 7mila per gli studenti fuori sede;
- 4mila per gli studenti pendolari;
- 3mila per gli studenti in sede;
- 8mila euro di maggiorazione per gli studenti in difficoltà economiche.