Caso Balocco, Chiara Ferragni rinuncia a impugnare la sentenza dell’Antitrust

Il Tar del Lazio accetta formalmente la rinuncia di Chiara Ferragni a impugnare la sentenza dell'Antitrust per il caso Balocco: accordo anche per le uova di Pasqua

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 17 Luglio 2024 19:53

Chiara Ferragni fa un passo indietro e decide di rinunciare a impugnare la sentenza dell’Antitrust che obbliga lei e le sue società a corrispondere una sanzione di 1 milione di euro per una pubblicità ingannevole relativa al caso Balocco. Il Tar del Lazio ha accettato la richiesta dell’influencer e rinviato a data da destinarsi quella identica che era stata presentata dall’azienda dolciaria Balocco, la cui sanzione è di 420mila euro.

Caso Balocco, Chiara Ferragni non impugna la sentenza Antitrust

Nel corso della celere udienza di oggi, mercoledì 17 luglio 2024, l’influencer Chiara Ferragni ha rinunciato davanti al Tar del Lazio a impugnare la sentenza dell’Antitrust che a dicembre scorso aveva inflitto a lei e alle sue società, Fenice Srl e Tbs Crew Srl, una sanzione da un milione di euro per la presunta pubblicità ingannevole relativa alla vendita del pandoro Pink Christmas, legato al caso Balocco.

Questo provvedimento era stato contestato, ai tempi, dall’imprenditrice digitale, salvo poi essere stata richiesta formalmente la revoca dalle società della Ferragni lo scorso 5 luglio con atto della rinuncia. Nella seduta odierna il Tar del Lazio ha dunque riconosciuto in via ufficiale il documento di rinuncia.

Discorso diverso interessa, invece, il ricorso presentato dall’azienda Balocco cui l’Antitrust ha applicato una sanzione di 420mila euro. Nel corso dell’udienza del 17 luglio 2021 il Tar del Lazio ha recepito il ricorso amministrativo, con gli avvocati che hanno chiesto il rinvio a data da destinarsi. Lo stesso, stando a quanto riportato da diverse testate giornalistiche, sarebbe stato accolto dal Tar.

Accordo Ferragni – Antitrust anche sulle uova di Pasqua

Un altro capitolo della brutta vicenda giudiziaria che ha colpito Chiara Ferragni riguarda anche la sua collaborazione con l’azienda Dolci Preziosi per le uova di Pasqua negli anni 2021 e 2022. Su questa sponsorizzazione delle uova di cioccolato, l’Antitrust, a seguito di un’indagine, aveva evidenziato la presenza di un’altra attività pubblicitaria ingannevole. Più nello specifico, per l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, l’azienda e la testimonial avrebbero fatto credere ai consumatori che parte della somma spesa per l’acquisto di quel dato prodotto sarebbe andata in beneficenza, ma in realtà le somme a scopo benefico sarebbero state versate prima dell’avvio della campagna e delle vendite al pubblico.

Su questo filone dei suoi guai giudiziari, Chiara Ferragni ha trovato un accordo risolutorio con l’Antitrust: l’imprenditrice digitale dovrà versare 1,2 milioni di euro all’associazione I bambini delle fate, oltre ad aver assunto una serie di impegni che dovrà rispettare con le sue società. Al verificarsi di queste condizioni, l’Autorità della concorrenza e del mercato non porterà avanti il provvedimento per le uova di Pasqua.

Ferragni: “Si tratta di una donazione”

Il buon esito dell’accordo raggiunto tra Chiara Ferragni e l’Antitrust sulla vicenda legata alle uova di Pasqua ha spinto l’influencer a chiarire alcuni importanti dettagli. In un comunicato stampa pubblicato sul sito chiaraferragnibrand.com si legge che il contributo economico volontario per un minimo di 1,2 milioni di euro in favore dell’impresa sociale I bambini delle fate rappresenta “una donazione e non, dunque, una sanzione”. Inoltre, l’influencer e le sue società “si assumono l’impegno, a cui tengo in modo particolare, della separazione totale delle operazioni commerciali delle società dalle attività benefiche che comunque non smetteremo di fare”.