Dopo la sentenza europea che ha dato la scossa al mondo del calcio, ecco che l’onda d’urto si propaga anche ai diritti TV: arriva Unify, la piattaforma di streaming della Superlega che permette di vedere le partite gratis. Spezzato dunque, anche sugli schermi, il monopolio di Uefa e Fifa.
Cos’è Unify e come funziona
“Il futuro del calcio è libero”, declama il tweet con il quale la piattaforma Unify è stata annunciata al mondo da A22 Sports, società che cura gli aspetti legali e commerciali della Superlega.
Il video a corredo racconta la filosofia dietro alla nuova proposta. In sintesi: “Negli ultimi anni anni le partite di calcio in diretta sono state proposte al pubblico principalmente tramite abbonamenti, un approccio che ha permesso a milioni di fan di assistere ai match nella comodità delle loro case. Ma la tecnologia si è evoluta e il nostro modo di fruire le partite deve evolversi a sua volta”. Il motivo, viene spiegato, è che i social media hanno cambiato il modo di guardare il calcio. E non solo: gli appassionati sono spesso costretti a stipulare uno o due abbonamenti, che sono sempre più costosi.
Dagli abbonamenti alla pubblicità
Arriva dunque Unify, la nuova piattaforma che elimina gli abbonamenti obbligatori e che permette di guardare le partite di calcio gratis. Il costo dell’operazione sarà in gran parte coperto dalle pubblicità degli inserzionisti. Unify è un’offerta con formula ibrida: tutti gli utenti potranno guardare le partite della Superlega gratuitamente, ma chi lo desiderasse potrà abbonarsi diventando utente premium, così da assistere ai match con pubblicità ridotta.
Non solo partite di calcio
Oltre alle dirette dagli stadi, Unify proporrà anche gli highlights, i commenti e le analisi degli esperti, i contenuti tematici per ogni club e una serie di opzioni interattive.
Un plus è rappresentato dall’esperienza social: Unify permetterà ai tifosi di seguire i contenuti del club del cuore e di connettersi con i giocatori, gli amici e la community in generale.
Superlega: chi partecipa e come funziona
Il progetto della Superlega è stato spinto da A22 Sports Management, società spagnola con sede a Madrid nata da una partnership tra gli imprenditori John Hahn e Anas Laghrari.
La Superlega è nata con lo scopo di erodere il monopolio nel calcio al grido di “libertà”. Ma il calcio senza investimenti milionari che lo sostengano è un esercizio utopico: ecco dunque che all’indomani della sentenza della Corte di Giustizia Ue (che ha riconosciuto come Fifa e Uefa abbiano abusato della loro posizione dominante) viene presentata Unify, il pilastro che sosterrà economicamente la Superlega.
Il nuovo progetto della Superlega è un torneo da 64 squadre maschili e 32 femminili. Tutto funzionerà con un meccanismo di promozione e retrocessione tra le divisioni. Nel primo anno, i club saranno selezionati in base a un indice basato sulle prestazioni. La Superlega promette il massimo della trasparenza in merito ai criteri utilizzati.
Secondo le informazioni rilasciate, il torneo degli uomini sarà suddiviso in tre leghe: Star League, Gold League e Blue League, rispettivamente da 16, 16 e 32 squadre. In ogni torneo, le squadre si sfideranno in gironi da 8. Previsti quarti di finale e semifinali giocati su andata e ritorno.
Alla fine dei giochi, la vincitrice della Superlega sarà la prima squadra della Star League. Le prime due squadre della Gold League verranno promosse e andranno a scalzare le ultime due squadre della Star, che saranno retrocesse in Gold. Stessa modalità per promozioni e retrocessioni fra Gold League e Blue League.
Delle 32 partecipanti alla Blue League, ogni anno 20 verranno sostituite con criteri che riguardano i piazzamenti nei campionati nazionali.