Giroud, l’uomo che ha deciso il derby di Milano: quanto guadagna

L’attaccante francese ex Chelsea e Arsenal ha trascinato il Milan ad una vittoria contro l’Inter grazie ad una straordinaria doppietta: il suo contratto

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Redazione

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Con la testa, con le spalle, con il cuore anche. Olivier Giroud è rimasto a lungo nelle pieghe del derby di Milano, il suo primo derby di Milano, visto che all’andata era rimasto in panchina. Ma non è il tipo che si lascia scappare le occasioni. Ha giocato decine di derby a Londra, ha lasciato il segno da attaccante del Chelsea anche contro la sua ex squadra, l’Arsenal, in una finale di Europa League.

È arrivato in Italia in cerca di sensazioni nuove e al Milan l’ha portato il destino, anzi l’ha portato Dio, ha detto lui, che è molto religioso e vede un disegno in tutte le cose. Quando ha trovato sulla sua strada Alexis Sanchez, attaccante dell’Inter suo ex compagno di squadra, non ha pensato due volte a che cosa si dovesse fare: aggredire, rimettere in piedi la partita.

Il film del derby e l’occasione che mancava

Si era arrabbiato molto più di altri dopo il gol del vantaggio interista di Perisic. Ha distillato la rabbia, aspettato, colpito. Ha rimesso in piedi il Milan e ha dato una spallata al campionato. Con Ibrahimovic fuori dai giochi si è preso il palcoscenico come soltanto un grande attore sa fare. Si era detto alla vigilia che con Olivier al posto di Zlatan la squadra avrebbe dovuto assecondare i suoi movimenti da centravanti. Non ci era riuscita tanto bene, ma Giroud è andato a cercarsi la gloria da solo, con un pallone strappato in mezzo al campo.

San Siro è un campo che gli piace: finora Giroud ha segnato soltanto a Milano. Sette gol in campionato, più uno in Coppa Italia. Doppietta a fine agosto al Cagliari, poi una serie di problemi fisici. Ritorno al gol in ottobre contro il Verona, poi contro il Torino, poi più niente fino al 6 gennaio e alla partita con la Roma. C’era sempre qualcosa che mancava: la continuità, l’occasione giusta. Quella che il destino gli ha concesso di nuovo sul prato di San Siro, perché in un derby si è in trasferta per modo di dire (si giocava Inter-Milan) e il campo gli è rimasto amico.

La Nazionale francese, il contratto e lo stipendio

Senza Ibrahimovic, il Milan aveva bisogno di peso, non soltanto fisico. Servivano muscoli in area e lì nei pressi, servivano testa e personalità. Pioli ha provato a trovarle anche avanzando Kessie, ma alla fine sono stati gli scatti di Brahim Diaz a riaprire la partita. Ed è servita l’esperienza di Giroud, che ha un curriculum pieno di successi e non ha intenzione di ripartire da Milano senza avere lasciato un’impronta anche nella nostra disastrata Serie A.

In questi mesi l’attaccante francese è sembrato sempre un po’ sub iudice, prima tante aspettative per il precampionato brillante, poi lo scetticismo che cominciava a serpeggiare. Una doppietta nel derby non è tutto e magari non vale una stagione, ma di certo è un punto di ripartenza per colui che è campione del mondo con la Nazionale francese e che può ancora sperare di tornare nei pensieri del commissario tecnico Didier Deschamps.

Nel frattempo Giroud si gode l’affetto dei tifosi del Milan, che lo hanno già eletto nuovo paladino e sperano che possa decidere molti altri derby in futuro. Il contratto che lo lega ai rossoneri ha durata biennale e scadrà al termine della prossima stagione, nel giugno del 2023. Fino ad allora Olivier guadagnerà ben 5 milion di euro netti all’anno (5,72 milioni lordi).