Il mondo del calcio italiano – in continua e rapida evoluzione per la presenza di nuovi investitori internazionali, tecnologie sempre più all’avanguardia ed esigenze televisive che diventano man mano più stringenti ed esigenti – si appresta ad abbattere l’ennesimo muro della discriminazione di genere tra uomini e donne.
Primo fischietto rosa in Serie A: la scelta dell’Aia
E così, dopo aver strappato l’accordo tra Figc e Lega di Serie A per permettere anche al calcio femminile di diventare uno sport professionistico, nel nostro campionato sta per fare la sua comparsa anche la prima donna arbitro della storia d’Italia. Dovrebbe trattarsi di Maria Sole Ferrieri Caputi e dalla stagione 2022/2023 potrebbe essere lei a dirigere in maniera costante i match tra le squadre della massima competizione nazionale.
Il prossimo anno dunque dovrebbe essere quello buono per la comparsa del primo fischietto femminile. Il retroscena arriva diritto dritto da Coverciano, dove nella giornata di martedì (24 maggio) si è tenuto un incontro fra la l’Associazione italiana arbitri (Aia) e la stampa, fortemente voluto dal presidente Alfredo Trentalange, che con la sua governance sta dando una svolta sotto l’aspetto comunicativo e – a quanto pare – anche sostanziale.
Serie A, pronto il debutto di un arbitro donna?
Il numero uno dell’Aia ha tenuto a precisare che, se davvero nel prossimo campionato ci sarà l’esordio di un arbitro donna, “sarà per merito e non per privilegio”. Anche perché Maria Sole Ferrieri Caputi, 32 anni, indiziata numero uno, non ha alcun bisogno di quote rosa per farsi largo fra i maschi: i suoi parametri, assicurano i vertici, sono eccellenti. E se continua così, confermano, il gran debutto pare essere davvero vicinissimo.
È una predestinata l’arbitro di Livorno (lei stessa chiese di “non chiamarmi arbitra perchè quando mi dicono così è per sottolineare che sono una donna”). Nel dicembre di un anno fa è stata la prima professionista a dirigere una squadra di Serie A, il Cagliari, ma quella partita era valevole per la Coppa Italia, precisamente per i sedicesimi di finale.
Chi è Maria Sole Ferrieri Caputi e quanto guadagnerà
Ha personalità e idee chiare, questa ragazza laureata in Sociologia che nella vita si divide fra il calcio e l’impiego a Bergamo in un centro studi di diritto del lavoro. Oltre alle qualità tecniche, ha anche la predisposizione giusta per un ruolo che sta profondamente cambiando e per il quale oggi è fondamentale fare squadra, visto che la figura del direttore di gioco come uomo solo al comando non esiste più.
“Il mondo degli arbitri ha bisogno di belle storie e questa è la migliore che abbia avuto modo di sentire durante tutta la mia carriera nel mondo del calcio” ha ribadito Trentalange, che ha anche sottolineato come la crisi di vocazioni del settore sia una tematica sempre più
stringente.