Gli stadi in Italia sono vecchi, fatiscenti, fuori dal tempo rispetto a gran parte d’Europa. Un problema annoso, economico e burocratico, che riguarda il Paese in tutte le categorie del suo sport più seguito.
Lentamente, però, si fanno largo delle notizie positive. È il caso della Ternana, che avrà un nuovo stadio Libero Liberati.
Stadio Ternana, c’è l’accordo
La Ternana ha annunciato d’aver siglato un accordo con PwC Italia. Si tratta di un’organizzazione che offre svariati servizi professionali alle imprese. Lo sguardo è rivolto ovviamente all’assistenza operativa (e prima ancora strategica) nella realizzazione del nuovo stadio. Un contributo che riguarda inoltre anche la strutturazione finanziaria e la gestione dell’impianto.
Un passo cruciale che, come spiegato dal club, va a inserirsi in un percorso già tracciato da Stadium S.p.A., che è la società costituita appositamente per guidare il progetto:
“Si prevede un supporto specialistico in qualità di financial advisor (per PwC Italia). Il tutto grazie a competenze multidisciplinari anche in ambito fiscale, legale e di governance progettuale. PwC Italia supporterà come partner strategico e operativo per l’attività di strutturazione finanziaria del progetto, volte a garantire un impianto sostenibile e competitivo sul lungo termine”.
Si spiega inoltre come siano stati avviati i primi contatti con investitori istituzionali e soggetti finanziatori come l’ICSC (Istituto per il Credito Sportivo e Culturale), ma non solo.
Nuovo stadio Libero Liberati
Il nuovo Libero Liberati della Ternana sarà un polo multifuzionale, è stato precisato. Si mira ovviamente a dare centralità allo sport ma non esclusività. Sarà una struttura in grado di accogliere concerti, eventi culturali di varia natura, attività commerciale e servizi per il territorio. Di fatto l’idea è quella di creare un nuovo punto focale per Terni, tanto per lo sviluppo urbano quanto per quello sociale.
Il supporto delle istituzioni
Il vero ostacolo da superare nella realizzazione di nuovi stadi in Italia, o ristrutturazione di quelli esistenti, è la burocrazia. Laddove le istituzioni collaborano e dialogano, i risultati giungono. È accaduto a Udine, Bergamo, Venezia e ovviamente Torino, per fare tre esempi ben noti. Sponda Roma, Lazio e Napoli, invece, si fa ancora fatica.
Sembrano invece superati i principali ostacoli per il nuovo San Siro, anche se non tutto è ancora stato definito. Da questo punto di vista, già lo scorso marzo gli assessori allo Sport e ai Lavori Pubblici, Marco Schenardi e Giovanni Maggi, lanciavano messaggi positivi.
“L’iter per la realizzazione dello stadio riprende, con una accelerazione davvero importante: in queste ore la Ternana Calcio ha scritto al Comune dicendo che ha definito le condizioni di base per il piano economico finanziario e che quindi può procedere al conferimento di tutta la documentazione richiesta”.
Un accordo che ruota intorno anche alla costruzione della clinica, opera privata rispetto al carattere pubblico dello stadio, che promette d’essere un impianto moderno e sicuro.
Fondi sbloccati
Approvato lo schema di convenzione “ponte” per l’uso e la gestione del complesso sportivo “Liberati”. A ciò si aggiunge anche l’antistadio “Taddei”. La Ternana si impegna a versare 30.000 euro per l’annualità 2025-26.
Un passaggio che giunge a 40 giorni dalla consegna della bozza della convenzione aggiornata del piano economico-finanziario aggiornato, del nuovo cronoprogramma e del contratto di comodato dell’area della clinica.
La durata della concessione “ponte” sarà dal 1° luglio 2025 al 30 giugno 2026, con un accordo anche per la manutenzione straordinaria: “Il concessionario si impegna a garantire l’esecuzione di eventuali interventi per un importo massimo di 100 mila euro”. Le opere dovranno però essere approvate dalla direzione governo del territorio.