Jannik Sinner è stato squalificato per tre mesi per doping, ma a sorpresa gli sponsor non lo hanno abbandonato. La squalifica, legata al caso Clostebol, ha messo in pausa la sua carriera dal 9 febbraio al 4 maggio 2025, costringendolo a saltare alcuni dei tornei più importanti della stagione. La notizia ha sollevato domande sul suo futuro economico, soprattutto considerando i contratti milionari che lo legano a brand come Nike, Gucci, Lavazza e Rolex.
In molti si aspettavano che gli sponsor prendessero le distanze, come accaduto a Chiara Ferragni dopo la controversia con Balocco. Invece, Sinner ha mantenuto intatti tutti gli accordi commerciali.
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Quanto guadagna Sinner nonostante la squalifica?
La domanda che tutti si pongono è: quanto guadagna Sinner nonostante la squalifica? Nonostante la perdita dei montepremi primaverili e dei punti Atp, il tennista altoatesino continuerà a incassare cifre milionarie grazie ai contratti con Nike, Gucci, Lavazza, Fastweb, Rolex e tutti gli altri sponsor.
Nel 2024, Sinner ha guadagnato 57 milioni di euro, di cui 33 milioni provenivano dalle sponsorizzazioni e 24 milioni dai premi sportivi. La squalifica influirà solo su una parte di questi guadagni, ma non metterà a rischio il suo impero commerciale. E con il rientro agli Internazionali d’Italia e la possibilità di partecipare a Roland Garros, Wimbledon e Us Open, Sinner ha tutte le carte in regola per recuperare le perdite economiche.
A differenza di Chiara Ferragni, che ha pagato caro il caso Balocco, Sinner dimostra come l’immagine pubblica e la credibilità personale siano fattori fondamentali per mantenere gli sponsor, anche dopo una squalifica per presunto doping.
Gli sponsor restano fedeli e non rompono i contratti
Infatti, nonostante la squalifica di 3 mesi per doping, tutti i brand che supportano Jannik Sinner hanno deciso di restargli al fianco. Nike, Gucci, Lavazza, Fastweb, Rolex, Pigna, Intesa Sanpaolo e Panini non solo non hanno interrotto i contratti, ma continuano a investire su di lui come icona sportiva e modello positivo.
La scelta è stata subito confermata da Rolex, che ha pubblicato un nuovo spot pubblicitario con Sinner accanto a leggende del tennis come Roger Federer e Coco Gauff. Una mossa che ha messo a tacere ogni voce su possibili distanze dai brand. Ma perché questa fedeltà? La vicenda del doping è stata interpretata come un “incidente di percorso” e non come una scelta intenzionale. Questo ha fatto sì che il valore del suo brand personale restasse intatto, garantendogli il sostegno di tutti i partner commerciali.
In termini economici, si parla di cifre da capogiro. La sponsorizzazione con Nike vale 150 milioni di euro in 10 anni, mentre il portafoglio sponsor complessivo di Sinner ammonta a circa 30 milioni di euro annui, che possono salire fino a 40 milioni con i bonus per le vittorie.
Quanto perderà con la squalifica?
Dietro la decisione di patteggiare la squalifica di tre mesi c’è stata sicuramente una strategia ben precisa. Accettando uno stop più breve, Sinner potrà difendere il suo primo posto nella classifica Atp e mantenere intatta la sua corsa verso il Grande Slam.
Salterà però i tornei di Doha, Indian Wells, Miami, Montecarlo e Madrid, perdendo un montepremi potenziale di oltre 4 milioni di dollari. Solo lo scorso anno, da questi tornei, aveva incassato 1,8 milioni di euro, senza contare l’ingaggio da un milione di dollari per gli Mgm Rewards di Las Vegas, a cui quest’anno dovrà rinunciare.
Nonostante le perdite, il suo primo posto nella classifica Atp non sembra in pericolo, grazie all’ampio margine di vantaggio che ha costruito con le vittorie del 2024.