Mentre l’edizione 2023/24 della Champions League entra sempre di più nel vivo della fase finale ad eliminazione diretta, le società pensano alla nuova versione della massima competizione europea per club, che sarà varata già nel 2024. Quella in corso sarà infatti l’ultima nello storico formato dei gironi, abbandonato per fare spazio a un campionato, nelle intenzioni degli organizzatori, più coinvolgente. Attraverso un video diffuso sui i canali social ufficiale, la Uefa ha spiegato come si comporranno le nuove coppe continentali: ad essere modificata non sarà, infatti soltanto la Champions, ma anche l’Europa League e la Conference.
Come sarà la nuova Champions League
In tutti e tre i tornei europei il numero di partecipanti sarà allargato a 36 squadre. Per questo si aggiungeranno altri quattro posti, che saranno determinati dal piazzamento in classifica raggiunto dalle squadre nelle rispettive competizioni nazionali in tutta Europa, in combinazione con la posizione occupata da ogni federazione nel ranking Uefa.
I quattro posti in più della Champions League saranno assegnati secondo le seguenti modalità:
- un accesso alla competizione sarà garantito alla squadra arrivata terza nel campionato precedente della federazione al quinto posto secondo il ranking Uefa coefficienti club per paese.
- il secondo slot verrà invece destinato alla vincitrice di un campionato nazionale, tra quelle che partecipano al “percorso Campioni” delle qualificazioni alla competizione (composto da quattro turni) dedicato alle federazioni più in basso nel ranking. Il numero di club che prendono parte a questa fase del torneo passerà da quattro a cinque.
- gli ultimi due posti aggiunti saranno assegnati alle federazioni i cui club hanno ottenuto i risultati migliori nella stagione precedente, sommando i punteggi conseguite dalle squadre diviso per il numero di società partecipanti delle rispettive federazioni. I Paesi che avranno diritto a un posto ciascuno nella fase campionato (‘European Performance Spot’) potranno schierare in Champions il club classificato subito dopo le aventi diritto alla qualificazione automatica (qui abbiamo spiegato quanto potrebbe valere il quinto posto in Champions per l’Italia).
Secondo il nuovo formato, la nuova Champions League sarà composta nella fase iniziale da 36 società in un’unica lega a girone unico.
Ogni club giocherà otto partite contro altrettante avversarie, metà in casa e l’altra metà in trasferta. Per stabilire gli incontri, le squadre saranno suddivise inizialmente in quattro fasce. A quel punto saranno effettuati i sorteggi, dai quali ciascuna società pescherà due squadre da ogni fascia, da affrontare una in casa e una in trasferta.
La classifica generale sarà composta sulla base dei risultati delle partite (tre punti per la vittoria, uno per il pareggio). Le prime otto squadre della fase campionato andranno automaticamente agli ottavi di finale, mentre le squadre classificate dal 9° al 24° posto si sfideranno in spareggi a eliminazione diretta con gare d’andata e ritorno per riempire la griglia. Le squadre che si classificano dal 25° posto in giù saranno eliminate senza possibilità di accedere alla Uefa Europa League.
I club tra il 9° e il 16° posto saranno teste di serie per i successivi sorteggi degli spareggi, analogamente le società già agli ottavi saranno teste di serie per le sfide estratte dall’urna contro le qualificate attraverso i playoff.
Dalla fase finale a eliminazione diretta la Champions League procederà secondo il suo attuale formato fino a incoronare la vincitrice (qui avevamo anticipato i cambiamenti in arrivo dal 2024 in Champions).
Le modifiche a Europa League e Conference League
Come spiegato dalla Uefa, modifiche simili saranno applicate anche agli attuali formati delle competizioni europee “minori”, Europa League e Conference League.
Nella prima, così come in Champions, ogni squadra affronterà otto contendenti in altrettante partite durante la fase a campionato, mentre nella seconda le partite e gli avversari saranno sei.