Rafa Nadal torna in campo a Madrid a quasi 38 anni: quanto ha guadagnato in carriera

La leggenda del tennis ha superato il primo turno del Masters 1000 di Madrid contro il 16enne Blanch a quasi 38 anni e dopo praticamente un anno di stop per infortunio

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Come se a 37 anni facesse un nuovo esordio in ogni partita, in attesa del momento di chiudere la carriera. Rafael Nadal è tornato a giocare e a vincere al Masters 1000 di Madrid dopo essere sceso nuovamente in campo praticamente da una settimana (a parte Brisbane) al termine di un calvario di quasi un anno per un’operazione dovuta alla lesione ai muscoli dell’anca. La leggenda maiorchina ha superato il primo turno contro il 16enne Darwin Blanch e attende di sfidare Alex De Miñaur, che l’ha eliminato a Barcellona solo sette giorni fa, nel tentativo di spostare sempre più in là il suo addio al tennis. “Per me è importante poter giocare per l’ultima volta qui a Madrid” ha detto alla vigilia, ammettendo di non credere “di essere pronto a giocare al 100%, ma abbastanza per scendere in campo”.

Il ritorno di Rafa Nadal

“Certo, se fosse il Roland Garros, non giocherei” ha aggiunto il campione spagnolo nella conferenza pre-torneo, confermando che quasi sicuramente il 2024 sarà il suo ultimo anno nel circuito, come dichiarato lo scorso maggio comunicando di dover rinunciare proprio alla terra rossa di Parigi, dove, più di tutti nella storia, ha trionfato per 14 volte.

“Se non giocherò a Parigi non vuol dire che sia tutto finito. Ci sono le Olimpiadi, ci sono diversi tornei – ha dichiarato ancora Nadal – Non so cosa succederà nelle prossime tre settimane. Lotterò e farò quello che penso di dover fare per poter provare a giocare a Parigi. Se è possibile, è possibile. Se non lo è, non lo è”.

Tutto passa dalla condizione fisica che il quasi 38enne riuscirà a recuperare e mantenere in questo mese che lo separa dal suo Grande Slam preferito. Nadal pensa intanto a un altro torneo in cui è sempre stato di casa, quello in corso a Madrid, dove ha appena vinto la partita nella storia della competizione con la maggiore differenza di età tra i due sfidanti, 21 anni e 117 giorni.

“Per me – ha detto dopo aver battuto il 16enne americano Blanch – per come sono andate le cose negli ultimi anni, ogni volta che ho la possibilità di scendere in campo in questo fantastico stadio con un supporto incondizionato significa molto. Cercando di godermi ogni momento. Domani ancora un giorno di allenamento qui e dopodomani sarò di nuovo in campo. Questo mi fa sentire benissimo“.

Il prossimo passo sarà la rivincita contro l’australiano De Miñaur, contro il quale ha perso sempre al secondo turno a Barcellona: “È un avversario difficile che in questo inizio di stagione sta facendo molto bene, ma è passata una settimana e mi sento meglio. La mia voglia di far bene è intatta, vedremo se basterà”.

Quanto ha guadagnato Nadal in carriera

La vittoria finale di Rafael Nadal al Masters 1000 di Madrid è quasi impossibile e non è da escludere soltanto per rispetto all’immensa carriera di un fuoriclasse che ha scritto la storia del tennis. Lo stesso campione maiorchino aveva dichiarato che l’obiettivo è quello di “giocare i tornei che ho sempre amato”.

“Non penso di meritare di finire così” aveva affermato Nadal nel momento di maggiore sconforto a causa dell’infortunio all’anca che l’avrebbe tenuto per un anno lontano dai campi. Per le poche partite giocate nel 2023, lo spagnolo aveva portato a casa “appena” 311mila dollari, una cifra irrisoria rispetto a quanto era abituato a guadagnare negli oltre 20 anni di carriera ai massimi livelli, durante la quale ha raccolto un totale di oltre 134 milioni e 600 mila euro.

Una somma comprensiva dei soli premi incassati sul campo, a cui vanno aggiunti gli introiti derivati dai contratti con i brand e altre fonti di reddito che gli hanno permesso di creare un impero da circa 230milioni di euro.

La holding di Nadal, Aspermir, secondo quanto riportato da Repubblica, fattura intorno ai 20 milioni di euro, per un giro d’affari che nel 2021 ha portato a un guadagno di 11,4 milioni, il 102% in più rispetto all’anno precedente.

La principale azienda controllata dalla holding di famiglia, della quale la madre Ana María Parera è amministratore unico mentre il padre, Sebastián Nadal, è l’amministratore delegato, è il Centre Esportiu Manacor, nel comune dell’isola di Maiorca dove è nato lo spagnolo: una struttura legata alla Rafa Nadal Academy, dove i tennisti possono alloggiare e allenarsi, e al Rafa Nadal Residence dove un soggiorno per due persone ad agosto può costare anche 2mila euro.

Il settore alberghiero e della ristorazione è il ramo di maggiore investimento del gruppo, che possiede il 33,3% della Mabel Capital, azienda che ha progettato appartamenti di lusso nella Plaza de la Villa de París a Madrid e che punta ad allargarsi in Costa del Sol, Portogallo e California, così come mira all’espansione la catena di ristoranti Tatel, presente al momento a Madrid, Ibiza, Valencia e altre sei città nel mondo. Alla fine del 2022, insieme alla catena spagnola Meliá, la holding di Nadal ha presentato, inoltre, il nuovo marchio Zel, che prevede di aprire 20 hotel in cinque anni.