Quando fare la lavatrice per risparmiare: le fasce orarie migliori

Non sempre ci fermiamo a ragionare su quando è meglio fare la lavatrice nell'arco della giornata, ma alcuni accorgimenti possono abbattere i costi in bolletta

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

C’è chi la avvia più volte al giorno e chi tenta di usarla il meno possibile per paura di ricevere bollette salate. La lavatrice è forse l’elettrodomestico con cui gli italiani hanno un rapporto più conflittuale, a causa degli alti costi che può far spendere mensilmente, soprattutto in momenti in cui i prezzi dell’energia raggiungono cifre particolarmente alte. Ma è possibile risparmiare senza rinunciare a capi sempre puliti e profumati? E ci sono degli accorgimenti che possiamo applicare al lavaggio dei panni per rendere questa operazione più sostenibile per le nostra tasche e per l’ambiente? Vediamo i consigli per farlo e soprattutto quando accendere la lavatrice per risparmiare, in base alle fasce orarie migliori e più convenienti.

Come risparmiare energia e denaro con la lavatrice

Alcuni piccoli accorgimenti possono fare la differenza e abbattere i costi in bolletta legati all’uso e all’abuso della lavatrice in casa.

  • Utilizzare la lavatrice a pieno carico ogni volta che è possibile. Lavare solo pochi vestiti alla volta può essere comodo, ma aumenta il consumo di acqua ed energia.
  • Utilizzare il programma giusto. La maggior parte delle lavatrici moderne offrono diverse opzioni di programma, come quelli eco, rapidi o per il cotone. Abituarsi a scegliere il programma giusto per il tipo di tessuto e di sporco da lavare aiuterà a combattere gli sprechi.
  • Lavare i vestiti con acqua fredda. Grazie ai detergenti moderni, è possibile eliminare germi e batteri anche a basse temperature, specie se la necessità è solo quella di rendere profumato un capo indossato solo una volta.
  • Utilizzare un detergente ecologico. I detergenti tradizionali possono contenere sostanze chimiche dannose per l’ambiente e per la salute. I prodotti ecosostenibili, oggi molto meno costosi del passato, sono un investimento per il proprio futuro.
  • Non utilizzare troppo detersivo. Utilizzare troppo detersivo non rende i vestiti più puliti, ma aumenta il consumo di acqua ed energia. Meglio seguire sempre le indicazioni sulla confezione.
  • Utilizzare l’asciugatrice con parsimonia. In alcuni periodi dell’anno e in alcune regioni, non è possibile stendere i vestiti all’aria aperta, e in molte case non è possibile utilizzare stendini. Tuttavia nel nostro Paese le condizioni meteo sono generalmente favorevoli per l’asciugatura all’aria dei panni, e bisognerebbe sfruttare ogni volta che è possibile questa possibilità di risparmio.
  • Non lasciare i vestiti nella lavatrice o nell’asciugatrice. Questo comportamento fa aumentare l’umidità nell’ambiente e può causare muffa e cattivi odori, con la necessità di fare ulteriori lavaggi e sprecare soldi per la manutenzione straordinaria degli elettrodomestici.
  • Pulire regolarmente la lavatrice. Una lavatrice pulita funziona meglio e consuma meno. Pulirla spesso, rimuovendo i residui di detersivo, calcare e polvere, significa anche non doverla cambiare di frequente.
  • Riparare la lavatrice invece di sostituirla. Se la lavatrice si rompe, è bene valutare la possibilità di ripararla anziché sostituirla. La riparazione è spesso meno costosa e decisamente più ecologica dell’acquisto di una nuova lavatrice.

Fasce orarie dell’energia elettrica: quali sono

Una volta ripassate le buone pratiche per evitare gli sprechi e risparmiare senza rinunciare alla lavatrice, bisogna sapere quando è meglio accenderla e in che fascia oraria è meglio usare gli elettrodomestici. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, l’ARERA, per disincentivare i consumi nelle ore di punta, ha diviso la giornata in tre fasce orarie.

Nome della fascia oraria Giorni della settimana Orario
F1 Feriali dal lunedì al venerdì Dalle 8 alle 19
F2 Feriali dal lunedì al venerdì
Sabato
Dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 20
Dalle 7 alle 23
F3 Dal lunedì al sabato
Domenica e festivi
Dalle 23 alle 7
Intera giornata

A queste fasce orarie principali bisogna aggiungerne altre due, in base alle tariffe del proprio contratto.

  • F0 con tariffa monoraria. I prezzi che rimano uguali per ogni ora del giorno e per qualsiasi giorno della settimana.
  • F23 con tariffa bioraria. Ccon l’accorpamento delle fasce F2 e F3 in un’unica fascia, la distinzione dei consumi è fatta esclusivamente tra F1 e F23.

Qual è la fascia oraria energetica che costa meno?

La F1 è la fascia oraria più costosa, mentre la F3 e la F23 le più economiche, con differenze anche di 2 centesimi per Kwh. Non sono pochi se sommati per tutto l’arco della giornata e per l’intero mese. Con le tariffe monorarie, il prezzo dell’energia con la F0 è calcola sulla media dei prezzi di F1 e F23.

Ma questa indicazione non è universale, e tanto dipende dal tipo di contratto stipulato con il proprio fornitore di energia elettrica. Ad esempio un contratto flat prevede una rata fissa che prescinde dai consumi effettivi, e quindi dagli orari in cui si usano i grandi elettrodomestici o si consuma più corrente.

lavatrice sera quanto si risparmia

Perché conviene fare la lavatrice di sera?

Come già evidenziato, dunque, non è facile dire quanto costa fare la lavatrice. Ma è possibile fare un veloce calcolo su una delle situazioni più comune nelle case italiane. E quindi prendendo in considerazione un elettrodomestico di classe A con capacità di carico di 8 chili che consuma 50 kWh per 100 cicli di lavaggio con una tariffa classica.

  • In fascia F1, cioè di giorno durante un giorno della settimana, fare 200 lavaggi costa 26,20 euro.
  • In fascia F3, cioè di notte, fare lo stesso numero di lavaggi costa 18 euro, con un risparmio di ben 8,20 euro.

La classe energetica è però il fattore che pesa maggiormente sui consumi. A parità di capacità e utilizzo, infatti, una vecchia lavatrice di classe G fa spendere il doppio in fascia F1, cioè 52,40 euro, e ben 36 euro in fascia F3.

Come scegliere il contratto per l’energia elettrica più conveniente

Per scegliere il contratto più conveniente bisogna prendere in considerazione diversi fattori.

  • Consumi e numero di dispositivi. Per le famiglie numerose e per i nuclei con molti elettrodomestici energivori potrebbero non bastare i canonici 3 Kwh di potenza.
  • Stile di vita. Chi lavora su turni, ad esempio, potrebbe avere difficoltà nell’avviare la lavatrice solo nelle fasce più convenienti, e chi sta in casa esclusivamente nei giorni feriali e di giorno sarà penalizzato dalla scelta di una tariffa con fasce. Meglio dunque pensare anche alle proprie abitudini prima di stipulare un contratto di fornitura.
  • Offerte. Sul portale dell’ARERA è possibile confrontare le varie offerte delle principali aziende del settore, alla ricerca di quella più adatta.

Bolletta della luce: da cosa dipende il prezzo dell’energia

La bolletta della luce non cambia solo in base alla fascia oraria. Il prezzo finale è infatti determinato come segue.

  • Spesa per la materia energetica, che compone oltre l’80% della spesa e cambia in base alle fasce orarie. Copre i costi di acquisto all’ingrosso, dispacciamento e commercializzazione dell’energia elettrica.
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore, con i contributi relativi all’installazione delle infrastrutture e la manutenzione della rete di distribuzione dell’energia.
  • Spesa per gli oneri di sistema, con le quote di spesa destinate agli incentivi statali in campo energetico, come la promozione e gli investimenti sulle energie rinnovabili.
  • Imposte statali, quali l’accisa e l’Iva. L’accisa si applica alla quantità di energia consumata, con aliquota agevolata per i clienti domestici con potenza fino a 3kW. L’Iva si applica sull’importo totale della bolletta, ed è pari al 10% per le utenze domestiche e al 22% per la maggior parte delle attività commerciali.