Pagamenti contactless, dal 1° gennaio 2021 arriva una nuova soglia per pagare senza PIN

Bancomat, Mastercard e Visa hanno lavorato insieme per trovare l'accordo su una nuova soglia per le transazioni “senza contatto”

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Il Pin delle nostre carte e dei nostri bancomat è fondamentale per la nostra sicurezza, è vero, ma sicuramente questa notizia farà contenti tantissimi italiani. Dall’1 gennaio 2021 raddoppia la soglia limite entro la quale possiamo effettuare pagamenti contactless senza inserire il PIN.

Lo hanno deciso Bancomat, Mastercard e Visa, che hanno lavorato insieme proprio per trovare l’accordo su una possibile nuova soglia per le transazioni “senza contatto”, in seguito alle indicazioni della Banca Centrale Europea sul fronte dei pagamenti elettronici. La BCE aveva infatti chiesto di aumentare la soglia in modo da rendere più facili gli acquisti ed evitare il più possibile i contatti fisici tra le persone, a maggior ragione durante la pandemia.

La nuova soglia contactless dall’1 gennaio 2021

La nuova soglia passa così, dal primo gennaio 2021, dagli attuali 25 euro a 50. In pratica, tutti coloro che dovranno pagare una cifra entro i 50 euro compresi potranno farlo, con Bancomat, Mastercard e Visa, senza bisogno di inserire il proprio PIN, perché il sistema passerà automaticamente al pagamento senza bisogno di ulteriore conferma.

Il sistema di pagamento contactless permette di effettuare acquisti tramite carte di credito o di debito, smart card, smartphone e altri dispositivi, per mezzo delle tecnologie RFID e NFC. Le carte contactless, a differenza delle carte tradizionali dotate di banda magnetica e microchip, non richiedono l’inserimento fisico della carta nel lettore POS ma solo il suo avvicinamento, a patto di non superare una certa soglia di distanza.

Le carte abilitate a questo tipo di pagamento sono quelle dotate del cosiddetto RFID – l’identificazione a radiofrequenza – e il telefono supporti la tecnologia NFC (Near Field Communication), ma ormai quasi tutte le card e i telefoni presentano questa caratteristica.

Cosa cambia per i commercianti

Lato banche e commercianti ci saranno alcuni cambiamenti, perché dovranno evidentemente adeguarsi alle nuove regole e aggiornare i programmi usati finora per i pagamenti contactless. Non sarà però necessario acquistare macchine ad hoc, basterà semplicemente aggiornare il software, cosa che spetterà alle società che forniscono i POS.

Le aziende sono convinte che il raddoppio della soglia limite risponde meglio ai nuovi bisogni dei consumatori, alla ricerca di forme di pagamento sempre più rapide e sicure.

Dove si usa di più il contactless

Inizialmente la zona d’Italia a maggior diffusione di carte contactless è stata la provincia di Milano, scelta come località di prova per la maggiore concentrazione di carte di credito.

Il progetto prevedeva l’implementazione di postazioni POS presso i commercianti, per diffondere il più possibile i punti di accettazione delle carte contactless. Dal 2018 nella metro di Milano è possibile passare ai tornelli direttamente avvicinando la carta alla macchinetta. Da luglio 2020 anche sui mezzi trasporti di Torino è possibile sfruttare questa possibilità.

Ma oggi il pagamento senza contatto è diffuso ovunque, seppur meno nel Sud Italia.