Torna il Cashback di Stato, la misura decisa dal governo Conte oggetto di forti critiche da parte dell’opposizione che sembrava definitivamente archiviata dal nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi. In realtà cambia formula, e anche l’obiettivo. Non più incentivare gli italiani a usare le carte di pagamento e i metodi digitali in assoluto, ma alleggerire la burocrazia e i meccanismi alla base delle detrazioni fiscali.
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Come cambia il nuovo Cashback di Stato: niente più bonus e super bonus
Il nuovo Cashback di Stato, dunque, non elargisce più rimborsi per tutte le tipologie di acquisto con una soglia da superare per ottenere il bonus e il super bonus. Sarà applicato invece a tutte le spese oggetto di detrazione fiscale.
Quelle cioè per cui oggi è necessario conservare scontrini e fatture da scaricare poi con la dichiarazione dei redditi. Come quelle che riguardano le visite mediche specialistiche e l’acquisto di dispositivi medici e sanitari, rimborsate nella misura del 19% della somma pagata.
Torna il Cashback di Stato: accredito immediato per le spese detraibili
La misura permetterà di ottenere l’accredito automatico della cifra spettante dopo aver effettuato il pagamento con carta di debito o di credito e con altri strumenti digitali. In base a quanto è emerso finora, servirà comunque, ai fini di identificare il contribuente, lo Spid.
Non viene meno dunque la ratio iniziale di disincentivare l’uso del contante e, quindi, l’evasione. Ma il nuovo Cashback di Stato è pensato principalmente per tagliare i tempi della burocrazia, raggiungere la tanto attesa digitalizzazione globale della Pubblica Amministrazione e garantire a tutti i cittadini rimborsi rapidi.
Laura Castelli, viceministra dell’Economia, ha dichiarato all’Agi che in questo modo si semplificheranno tutte le procedure per ottenere ciò che spetta ed è previsto dalla legge. Il rimborso potrebbe avvenire in maniera immediata e direttamente sul conto corrente associato al metodo di pagamento.
Quando parte il nuovo Cashback di Stato: cosa è emerso finora
Il nuovo Cashback di Stato arriverà solo dopo la discussione in Senato della delega fiscale, e bisognerà poi aspettare ancora i decreti attuativi di competenza dei singoli ministeri. Il via libera potrebbe arrivare già a giugno 2022, e l’entrata in vigore ufficiale dovrebbe avvenire il prossimo anno.
Inizialmente si partirà con un periodo di sperimentazione che riguarderà esclusivamente le spese mediche e sanitarie, poi la misura sarà estesa a tutti gli altri tipi di detrazione, semplificando dunque anche l’accesso ai vari bonus. È ipotizzabile un ruolo dell’App IO e di PagoPa nel processo dei rimborsi.
Il Cashback di Stato, bandiera del Movimento 5 Stelle e di Giuseppe Conte, dunque avrà una nuova vita dopo l’accesa discussione sul suo destino che ha investito la politica alcuni mesi addietro e ha portato alla sua sospensione a tempo indeterminato.
Era stato infatti bollato, almeno dai partiti di opposizione al Conte bis, come una spesa eccessiva e non funzionale allo scopo di incentivare l’uso di carte di debito e credito e dei pagamenti digitali, oltre che ininfluente per le tasche dei cittadini, e in particolare quelli con redditi medio bassi.