Bollette luce e gas, call center scatenati: attenzione alle offerte

Decine di telefonate prendono di mira gli utenti di tutta Italia: colpa dell’aumento dei costi, che spingono i cittadini ad accettare offerte spesso ingannevoli

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Tutti conosciamo il nome del fornitore a cui stiamo pagando l’elettricità e il gas, quasi mai invece che tipo di contratto abbiamo stipulato. Ed è proprio questo a fare la differenza. Ce ne siamo accorti con le prime bollette arrivate nel 2022: per alcuni cittadini si sono registrati aumenti da capogiro – pari ad un importo compreso tra il 70 e l’80% – per altri invece i prezzi sono rimasti praticamente invariati.

Ma cosa dobbiamo sapere per decidere quale contratto conviene di più?

Contratti di luce e gas, i timori degli utenti

Prima di tutto bisogna avere le informazioni corrette e questo in Italia è già uno scoglio da non sottovalutare. Non è così per esempio nei Paesi del Nord Europa, dove gli utenti in media hanno maggiore consapevolezza rispetto alla propria condizione contrattuale, mentre sul bacino del Mediterraneo la situazione è molto simile alla nostra, ossia parecchio disinformata.

I dati sono allarmanti, se si pensa che il 21,6% dei clienti domestici italiani non sa che è possibile cambiare in qualsiasi momento il fornitore di energia elettrica e di gas naturale. Un altro 20,8% pensa invece (in maniera errata) che cambiando fornitore sia necessario sostituire anche il contatore. Infine c’è un 32,2% che teme le interruzioni nella fornitura in caso di variazione di quanto stipulato in precedenza. Ma tutto questo non è vero.

Telefonate, venditori, call center: la giungla delle offerte

I maggiori fornitori di energia e gas (tra tutti EnelAcea, poi Iren ed Eni, ma anche molti altri) vendono sia in regime di tutela che in libero mercato, e la spinta è quella di convincere i propri clienti ad andare verso quest’ultimo, a cui oltre il 50% ha già aderito.

Il 20,5% ha sottoscritto il contratto da solo tramite il sito internet del fornitore, mentre il 17,9% ha chiamato il call center del venditore Poi c’è il 16,1% che dichiara di aver firmato l’accordo dopo aver ricevuto la chiamata di un call center e infine il 12,1% dice di essere stato convinto da rappresentanti che hanno bussato alla porta di casa.

Questo significa che quasi un cliente su 3 è stato sedotto da una telefonata o dalla visita di un venditore.

Occhio alle offerte, il raggiro è dietro l’angolo

Negli ultimi mesi questa pratica è diventata vessatoria. I 723 rivenditori attivi nel nostro Paese hanno scatenato i call center, che telefonano a casa a qualunque ora – spesso spacciandosi per la più nota Enel Energia – e tentano di convincere l’utente a cambiare contratto.

Prima di accettare occorre ricordare due cose:

  • la proposta di un’offerta, da chiunque provenga, è prima di tutto nell’interesse del venditore e non del cliente
  • per non essere imbrogliati, non bisogna mai fornire all’interlocutore telefonico i codici che identificano i propri contatori (Pod e Pdr)

A febbraio 2022, su 1.224 offerte per l’elettricità, ben 628 sono apparse più convenienti dei servizi di tutela, mentre per il gas sono 102 su 613 offerte. Ma attenzione: bisogna leggere molto bene che cosa dicono le condizioni stabilite perché l’offerta il più delle volte è ingannevole. Per esempio, uno dei raggiri più frequenti è quello che prevede tariffe vantaggiose solo in cambio del via libera per l’acquisto di un impianto fotovoltaico dal costo di ben 5mila euro.