Assegno unico, per chi arrivano gli aumenti: le tabelle con i nuovi importi

Maggiorazioni in arrivo per alcune categorie rispetto all'Assegno unico universale introdotto nel nostro Paese dal 1° marzo 2022

Nei primi cinque mesi di competenza dell’Assegno unico, sono stati erogati alle famiglie contributi per oltre 6 miliardi di euro. I pagamenti hanno riguardato complessivamente 5,3 milioni di nuclei familiari per 8,6 milioni di figli (esclusi quelli dei nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza).

Ora, arriva un’ottima notizia in merito all’Assegno unico. Come molti di voi ormai sapranno, con il decreto 29 dicembre 2021, n. 230, il governo ha istituito, a decorrere dal 1° marzo 2022, il cosiddetto Assegno unico e universale per i figli a carico, destinato ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo, attestata dall’ISEE.

>Ora, grazie al decreto Semplificazioni approvato il 21 giugno scorso, vengono aumentati gli importi per una specifica categoria: si tratta dei nuclei familiari con figli disabili maggiorenni. Il decreto ha infatti modificato gli importi, aumentandoli per ora solo per il 2022, per aiutare le famiglie con figli disabili a prescindere dalla loro età.

Assegno unico, cosa cambia

Ma vediamo le novità e cosa cambia:

  • l’importo dell’assegno previsto per ciascun figlio minorenne, pari a un massimo di 175 euro mensili per un ISEE pari o inferiore a 15mila euro, da ridursi gradualmente in funzione del crescere del valore ISEE, solo per il 2022 viene concesso nella stessa misura anche in caso di figli maggiorenni disabili senza limiti di età;
  • la maggiorazione prevista esclusivamente per i figli minorenni in base al grado di disabilità, da un minimo di 85 euro a un massimo di 105 euro, viene estesa e applicata, sempre solo per il momento al 2022, nella stessa misura a ciascun figlio con disabilità fino al compimento di 21 anni;
  • dal 2023 tornano ad applicarsi la maggiorazione di 80 euro mensili, per i figli maggiorenni disabili fino al compimento del 21esimo anno di età, e di 85 euro mensili – che si riducono in funzione del valore ISEE – per i figli maggiorenni disabili di età pari o superiore a 21 anni;
  • nel caso di nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità, per il 2022 gli importi della maggiorazione transitoria vengono aumentati di 120 euro al mese.

Nuclei familiari orfanili

Novità del decreto Semplificazioni riguardano anche il diritto all’Assegno da parte di nuclei familiari orfanili, composti da soggetti disabili gravi e titolari di pensione ai superstiti del genitore deceduto.

Con riferimento ai nuclei familiari orfanili, il Governo ha deciso di estendere l’Assegno anche agli orfani maggiorenni, ma a determinate condizioni. Serve infatti che la persona abbia:

  • titolarità di pensione ai superstiti
  • disabilità grave (legge 104).

Assegno unico: tutti gli aumenti per categoria

Vista la riformulazione prevista, per il 2022 – cioè per il periodo che va dal 1° marzo 2022 al 28 febbraio 2023 – i figli maggiorenni disabili senza limiti di età sono equiparati ai figli minorenni, mentre, per quanto riguarda l’importo spettante come maggiorazione per disabilità, i figli maggiorenni disabili fino al compimento di 21 anni di età sono equiparati ai figli minorenni disabili.

Quindi, riassumendo, ecco cosa cambia rispetto all’Assegno unico:

  • per quanto riguarda i figli, disabili e non, con età fino a 18 anni, non cambia nulla;
  • per i figli disabili nella fascia di età 18-20 anni, per i quali inizialmente l’assegno è stato previsto nella misura massima di 85 euro con ISEE fino a 15mila euro, più 80 euro, a prescindere dall’ISEE, a titolo di maggiorazione per disabilità, gli importi dell’assegno e delle maggiorazioni per disabilità sono equiparati a quelli dei minorenni;
  • per i figli disabili di età pari o superiore a 21 anni, per i quali inizialmente l’assegno è stato previsto nella misura massima di 85 euro, l’importo dell’assegno è equiparato a quello dei minorenni
  • quindi, per l’anno 2022 (periodo 1° marzo 2022 – 28 febbraio 2023), i figli disabili beneficeranno di un assegno pari a un massimo di 175 euro con ISEE fino a 15mila euro, a cui vanno aggiunti, anche per i figli fino a 21 anni, a titolo di maggiorazione, fino a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza del figlio.

La distinzione tra figli disabili minorenni, figli disabili di età compresa tra 18-20 anni e figli disabili di età pari o superiore a 21 anni tornerà ad applicarsi a partire dal 1° marzo 2023.

Ricordiamo anche che, se le cose non cambieranno con il nuovo governo Meloni, dal 2023 l’Assegno unico verrà riconosciuto in automatico (più info qui).

Maggiorazione transitoria per i figli disabili

Nel caso di nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità, gli importi della maggiorazione vengono aumentati di 120 euro al mese per il 2022.

Per il periodo 1° marzo 2022 – 28 febbraio 2023, quindi, l’importo della maggiorazione transitoria che è dovuto in presenza di un ISEE non superiore a 25mila, euro e a condizione dell’effettiva percezione nel 2021 di assegni al nucleo familiare (ANF), viene maggiorato di 120 euro mensili nel caso di nucleo familiare con almeno un figlio a carico con disabilità.

La quota della maggiorazione transitoria, cui applicare l’incremento pari a 120 euro mensili, spetta se la differenza tra la somma delle componenti familiare e fiscale sottratta all’ammontare dell’assegno unico ha valore positivo.

Quando scattano gli aumenti

Gli aumenti per queste categorie scattano a partire dalle mensilità di marzo 2022, e includono anche le mensilità di gennaio e febbraio 2023.

Quindi, per le domande presentate entro il 30 giugno 2022, l’INPS provvederà ai dovuti conguagli delle rate di Assegno unico spettanti ed eventualmente già erogate a decorrere dal mese di marzo 2022. Per le domande presentate dal 1° luglio 2022 gli importi in pagamento sono già aggiornati.

Qui quanto è stato già erogato per l’Assegno unico in questi mesi e dove di più.

Ecco lo schema riassuntivo con le novità e i nuovi importi dell’Assegno unico: