Cessione del credito, salta EnelX: quali banche la fanno adesso

Sempre più intricata la situazione dei crediti del superbonus bloccati

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Alessandro Mariani

Giornalista green

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

La situazione dei crediti del superbonus rimane complessa e le somme bloccate nei cassetti fiscali di imprese e contribuenti sono ancora lontane dalla risoluzione. La piattaforma di Enel X, che dovrebbe facilitare l’incontro tra domanda e offerta dei crediti fiscali, sarà finalmente operativa entro settembre.

La sottosegretaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, ha chiarito ciò durante un’apposita sessione alla Commissione Finanze della Camera tenutasi il 31 maggio 2023. Attualmente, solo tre banche hanno ripreso ad acquistare i crediti, ma il loro importo di 30 miliardi potrebbe aumentare se non si interverrà.

Superbonus, Piattaforma Enel X rimandata a settembre

La questione dei crediti incagliati rimane irrisolta, nonostante i ritardi nell’operatività della piattaforma Enel X. Tale piattaforma, individuata come soluzione alternativa a un intervento normativo, dovrebbe agire come acquirente dei crediti fiscali e ponte tra contribuenti e imprese. La sua operatività completa è prevista per settembre, come dichiarato dalla sottosegretaria Sandra Savino.

“Nessuna iniziativa è stata intrapresa direttamente dall’amministrazione pubblica. – ha detto la sottosegretaria – Risulta tuttavia che EnelX, di concerto con alcuni istituti bancari, stia lavorando alla realizzazione di una piattaforma”. Savino ha sottolineato inoltre che, dopo le norme del dl cessioni “solo EnelX, Intesa Sanpaolo e Sparkasse già riacquistano, mentre Credit Agricole, Unicredit e Poste stanno ultimando le procedure per dare avvio al procedimento. Tra le banche che hanno dichiarato la loro disponibilità a riattivare la cessione del credito vi è anche Banco Bpm”.

Piattaforme di credito bancarie per il Superbonus

Quindi, solo tre istituti – EnelX, Intesa San Paolo e Sparkasse – hanno ripreso ad acquistare crediti, mentre Credit Agricole, Unicredit e Poste Italiane stanno completando le azioni necessarie per conformarsi alle normative vigenti. Anche Banco Bpm si è mostrata disponibile a riattivare la cessione del credito. La situazione richiede ancora tempo per trovare una soluzione adeguata, nonostante gli annunci dei mesi precedenti. Solo un numero limitato di istituti finanziari permette attualmente l’avvio di nuove pratiche per l’acquisto dei crediti.

La proroga delle scadenze di fine anno per il superbonus è diventata una necessità urgente. Il blocco della cessione del credito ha causato notevoli problemi di liquidità, in particolare per le imprese edili, che si trovano in difficoltà nel portare avanti i cantieri e completare i lavori programmati. L’ANCE, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, ha chiesto un intervento pubblico e lo spostamento delle scadenze per evitare il fallimento di molte imprese.

Superbonus, ancora una proroga

Il governo ha concesso una proroga di tre mesi per il Superbonus, un programma di incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli immobili. Tuttavia, questa estensione si applica solo ai proprietari di villette unifamiliari situate in specifiche province individuate in un decreto approvato il 23 maggio. L’estensione mira a sostenere i proprietari di case nelle province colpite da gravi alluvioni. La disposizione consente alle persone fisiche di completare i lavori di ristrutturazione delle loro villette e beneficiare della detrazione fiscale del 110% fino al 31 dicembre 2023.

Le province interessate all’estensione sono Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. La pubblicazione ufficiale del decreto in Gazzetta Ufficiale è imminente e sono previste determinate condizioni per beneficiare della detrazione fiscale. Quest’ultima estensione si aggiunge alla complessa timeline delle estensioni del Superbonus, suscitando critiche che sollecitano un intervento più diretto del governo per affrontare le questioni ancora aperte legate ai crediti fiscali.