Incentivi auto, se la consegna è in ritardo niente sconto

I problemi nelle forniture di chip e altri materiali rallentano la consegna delle vetture rischiando di fare scadere il periodo di validità di 180 giorni degli ecobonus per l'acquisto di nuove vetture

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

I tempi lunghi delle consegne da parte delle case automobilistiche stanno facendo saltare gli incentivi su cui si è fatto affidamento per comprare l’auto. Una beffa che sta interessando molti consumatori che rischiano così di buttare fino a 5mila euro di sconti messi in preventivo al momento dell’acquisto della nuova macchina. A rivelarlo sono le associazioni di settore che chiedono una proroga della scadenza dei contributi concessi dallo Stato. Gli incentivi decadono, infatti, dopo sei mesi dalla firma del contratto e se non si ricevono le chiavi entro questo periodo il bonus non viene erogato.

I motivi dei ritardi

I ritardi nella consegna dei veicoli derivano dai problemi nel procacciamento dei chip e in generale sulle forniture per tutto il settore automobilistico, ereditati dalla crisi provocata dalla pandemia. Il quadro per quanto riguarda il rifornimento dei materiali è in miglioramento ma alla difficoltà sulla produzione si sono aggiunti i rallentamenti nell’area logistica. A mancare in questo ambito sono gli autisti dei carri merci a due piani che trasportano le vetture.

Una carenza che aggiunge ritardi a ritardi, rischiando di fare saltare gli incentivi auto grazie ai quali migliaia di automobilisti hanno sottoscritto a gennaio contratti di acquisto della nuova macchina.

Per questo motivo i presidenti delle associazioni del settore dell’auto, Roberto Vavassori per Anfia, che rappresenta le imprese dell’indotto auto, Michele Crisci per Unrae, che unisce i costruttori esteri in Italia, e Adolfo De Stefani Cosentino per Federauto, che raggruppa i concessionari, chiedono con una lettera al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di allungare la validità degli ecobonus.

I rappresentanti di categoria hanno rivolto un “urgente appello” per chiedere in tempi “molto rapidi” una proroga della scadenza degli incentivi da 180 a 270 giorni, da inserire nel primo decreto disonibile, ma anche una “sanatoria retroattiva” per coloro che hanno già visto decadere lo sconto, proprio per evitare “che gli incolpevoli cittadini che hanno investito per acquistare un veicolo nuovo ad inizio 2023 possano perdere nei prossimi giorni il beneficio statale”.

Gli incentivi auto disponibili

Sui 630 milioni di euro stanziati per l’acquisto di nuovi veicoli a basse emissioni in Italia, si è esaurita in circa un mese la fetta dedicata allo sconto di 2mila euro con la rottamazione per comprare veicoli a benzina.

Per questa categoria sono stati erogati circa 75mila incentivi, mentre sono ancora quasi intatti i fondi dedicati all’acquisto di veicoli elettrici o ibridi plug-in: nel primo caso sono a disposizione ancora 143 milioni di euro su 180, mentre per la seconda rimangono oltre 208 milioni di euro sui 223 milioni di euro finanziati per il 2023. Soldi che si aggiungono ai 250 milioni avanzati dal 2022.

Intanto la Regione siciliana ha erogato nuovi incentivi per chi decide di rottamare la vecchia auto, che appartenga a una classe tra Euro 0 ed Euro 3, per acquistare veicoli elettrici o full hybrid di classe Euro 6. Contributi che si possono sommare agli ecobonus nazionali.

“Il bonus – ha spiegato l’assessore regionale alla mobilità Aricò – sarà di cinquemila euro per chi acquisterà una nuova auto elettrica e di 2.500 euro per chi opterà per un mezzo ad alimentazione full ibrida di classe Euro 6. Il contributo andrà direttamente ai cittadini residenti in Sicilia, titolari di patente B e BS e proprietari di un veicolo a benzina o a gasolio di classe da Euro 0 a Euro 3. Con questo nuovo provvedimento, anche le associazioni di categoria dei produttori di automobili si sono impegnati ad effettuare uno sconto minimo sul prezzo di listino di mille euro oltre Iva. La proprietà del nuovo mezzo dovrà essere mantenuta per almeno 24 mesi” (qui abbiamo parlato dei nuovi incentivi auto in arrivo compreso il bonus colonnine).