Bonus 200 e 150 euro non ricevuti, come procedere al riesame

Sono aperte le procedure per richiedere il riesame da parte di autonomi e liberi professionisti; ci sono 90 giorni di tempo per procedere

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Pubblicato: 23 Gennaio 2023 09:21

I lavoratori autonomi e i professionisti che hanno presentato domanda all’Inps per ottenere il bonus 200 euro e l’eventuale integrazione di 150 euro entro la scadenza del 30 novembre scorso, ma non hanno ricevuto il pagamento, possono verificare le motivazioni dell’esito negativo della domanda e presentare istanza di riesame: ci sono 90 giorni di tempo per procedere.

Lo fa sapere l’Inps nel messaggio numero 317 del 19 gennaio 2023, in cui fornisce le istruzioni per procedere alla domanda di riesame e le possibili motivazioni che hanno ostacolato l’erogazione del bonus: dall’irregolarità dell’iscrizione alla Gestione separata INPS all’assenza di una partita Iva attiva. Per ogni causa alla base dello scarto, il documento indica anche l’eventuale documentazione da fornire per presentare istanza di riesame.

Bonus 200 euro, pagamento non ricevuto: la platea interessata

I lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle Gestioni previdenziali dell’Inps che hanno presentato domanda per accedere alle indennità una tantum previste dal Decreto Aiuti (decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50) e dal Decreto Aiuti-ter (decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144), ove la stessa sia stata respinta possono ora presentare richiesta di riesame.

La platea interessata al beneficio comprende:

  • lavoratori iscritti alla gestione speciale degli artigiani;
  • lavoratori iscritti alla gestione speciale degli esercenti attività commerciali;
  • lavoratori iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, (compresi gli imprenditori agricoli professionali);
  • pescatori autonomi di cui alla legge 13 marzo 1958, n. 250;
  • liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS;
  • lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, degli esercenti attività commerciali e dei coltivatori diretti.

Sono esclusi dal beneficio gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri per l’attività di amministratore in società di capitali, in quanto il reddito percepito non rientra tra i redditi prodotti dall’attività aziendale.

Domande di riesame, i requisiti da rispettare

Le istruzioni per richiedere il riesame della domanda in caso di pagamento del bonus 200 euro non ricevuto sono destinate  ad autonomi e professionisti che non hanno superato i controlli relativi ai requisiti richiesti:

  • avere un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021, 20.000 per ottenere anche l’integrazione;
  • essere iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • avere una partita IVA attiva e con attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti (requisito eliminato dal decreto interministeriale del 7 dicembre 2022 atteso in Gazzetta Ufficiale);
  • avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
  • non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022;
  • non essere percettore degli stessi aiuti in altre forme.

Domanda di riesame, le scadenze

Chi non ha ricevuto il pagamento delle somme perché la domanda non è andata a buon fine può presentare istanza di riesame entro 90 giorni:

  • a partire dalla pubblicazione del messaggio Inps con le istruzioni, quindi entro il 19 aprile;
  • dalla conoscenza della reiezione, se successiva.

L’Inps specifica che si tratta di un termine non perentorio.

Domanda di riesame, come fare

L’utente può presentare richiesta di riesame accedendo alla sezione del sito da cui ha trasmesso la domanda (Indennità una tantum 200 euro).
Per le domande nello stato “Respinta” è disponibile la lista dei motivi di reiezione e il tasto “Chiedi riesame”, che consente di inserire la motivazione della richiesta: attraverso la funzione “Allega documentazione” è possibile caricare eventuali documenti previsti per il riesame.