Energia, quanto mi costi. Sì, ancora tanto, però oggi decisamente meno di un anno fa. Rispetto al 2022, quando i prezzi dell’energia elettrica erano letteralmente esplosi, oggi si registra un crollo di ben il 73%. Incredibile ma vero, da 430 €/MWh a settembre del 2022, il Prezzo Unico Nazionale, il cosiddetto PUN che ci ritroviamo stampato in bolletta, oggi è tornato ai livelli di due anni fa, sfiorando i 115 €/MWh.
Tutto questo nonostante il Codacons e altre associazioni di tutela dei consumatori ci mettano in guardia dalla stangata che ci attende per questi ultimi tre mesi dell’anno, dove la spesa della famiglia tipo per la luce, secondo le previsioni, dovrebbe salire di circa 20 euro su base annua, portando la bolletta elettrica a quota 764 euro.
Ad ogni modo, e al di là degli aumenti che pure ci saranno, anche il gas sembra tornare a vivere una fase di relativa tranquillità, almeno per ora. Insomma, la normalizzazione che interessa il mercato energetico è ormai palese. Anche il ritorno al mercato libero delle offerte a prezzo fisso ne è dimostrazione.
Mercato tutelato, fine o proroga? Cosa sappiamo
Quello dell’addio al mercato tutelato è un cambiamento molto atteso dagli italiani, ma che potrebbe arrivare un po’ dopo rispetto a quanto programmato, visto che dal Governo proprio in questi giorni è arrivata l’apertura verso una possibile proroga del mercato tutelato. L’ipotesi è stata rivelata dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al lavoro per cercare le coperture, e prevede la possibilità di un prolungamento di 6 mesi, o fino a un anno, del regime a prezzi agevolati sulle bollette. “È una valutazione che stiamo facendo in questi giorni” ha fatto sapere il ministro Gilberto Pichetto Fratin.
La novità riguarderebbe gli oltre 15 milioni di utenti che usufruiscono del regime a maggior tutela e che dall’inizio del 2024, se non ci sarà la proroga, saranno costretti ad affidarsi a un operatore tra quelli del mercato libero, perlomeno per quanto riguarda il gas. Per chi non lo sapesse, il termine ultimo per il passaggio obbligato è previsto il 10 gennaio per il gas, mentre per l’elettricità è fissato ad aprile.
Bollette, meglio offerte a prezzo fisso, ibride o variabili?
L’incertezza che aleggia sta spingendo gli operatori dell’energia a rivalutare le loro promozioni, tanto che stiamo assistendo ad una vera e propria rivincita delle offerte a prezzo fisso.
Come spiega bene Selectra, servizio gratuito che confronta i principali fornitori di luce, gas e Internet, le offerte a prezzo fisso, praticamente scomparse un anno fa, oggi vengono proposte dalla metà dei principali fornitori. In pratica, i prezzi vengono bloccati per almeno 1 anno, senza subire le fluttuazioni del mercato. Mentre nel mercato tutelato il prezzo dell’energia elettrica cambia ogni trimestre per la luce e ogni mese per il gas, nel mercato libero il fornitore può stabilire il suo prezzo e consentire agli utenti di scegliere tra offerte a prezzo indicizzato o fisso.
Una novità vera e propria oggi per l’energia elettrica è invece che sono comparse offerte ibride decisamente interessanti, cioè con tariffe variabili che prevedono però un tetto massimo di prezzo, per tutelare i consumatori in caso di rincari eccessivi: un po’ come avviene con i mutui variabili con cap, per intenderci.
Se Meloni e i suoi confermeranno lo stop al mercato tutelato senza rinvii, è necessario prepararsi per tempo per non avere brutte sorprese. “Per individuare le migliori offerte disponibili sul mercato libero è fondamentale tenere conto dell’andamento dei prezzi dell’energia”, spiega a QuiFinanza Antoine Arel, co-fondatore di Selectra Italia. “In generale, quando i prezzi sono in rialzo, conviene un’offerta fissa che protegge il consumatore da ulteriori rincari; il contrario quando i prezzi all’ingrosso tendono a scendere“.
In questo momento, in un mercato più stabile rispetto ai mesi passati, il consiglio è scegliere un’offerta variabile, monitorando l’andamento del mercato mese dopo mese, per passare poi a un’offerta fissa nel caso dovessimo vedere un trend a rialzo. “In alternativa – prosegue Arel – per chi preferisce avere più sicurezza da subito, l’opzione più semplice è scegliere direttamente un’offerta a prezzo fisso tra le più convenienti del mercato, che copre l’utente da potenziali aumenti nei mesi più freddi”.
Come cambiare gestore facilmente, e gratis
Sgombriamo il campo da ogni equivoco precisando che il passaggio da un fornitore del Servizio di Maggior Tutela (il cosiddetto mercato tutelato appunto) a un fornitore del mercato libero è gratuito, come anche il cambio fornitore all’interno dello stesso mercato libero.
Inoltre, non si rischiano interruzioni di luce o gas metano: servono tempi tecnici per il passaggio, ma non c’è il rischio di rimanere senza servizi. Nel mercato libero poi il consumatore può attivare entrambe le utenze, sia luce che gas, con lo stesso fornitore.
Nel passaggio dal mercato tutelato al libero, non sono necessarie modifiche tecniche agli impianti elettrici o al contatore di luce e gas. L’energia elettrica e il gas metano forniti resteranno infatti gli stessi: a cambiare sarà la società di vendita, non quella distributrice.
Il nuovo contratto di energia elettrica o gas può essere sottoscritto in pochi minuti sia telefonicamente sia online, oltre che in un punto vendita. Una volta sottoscritto il contratto di fornitura, il nuovo gestore scelto si occuperà di comunicare al distributore locale e al vecchio fornitore il passaggio.
Se volete capirne di più e soprattutto orientarvi in maniera semplice, veloce e sicura in questo mare magnum che ci condurrà al mercato libero per tutti, Selectra mette a disposizione il portale mercato-libero.it che consente di scoprire, semplicemente inserendo il nome del proprio fornitore attuale, se si è potenzialmente ancora nel mercato tutelato o se si è già passati al libero e monitorare l’andamento del mercato. Trovate poi tutte le risposte ai dubbi più comuni, per non sbagliare nel passaggio tra tutelato e libero e scegliere la migliore fornitura del momento.
Contenuto offerto da Selectra