Assegno unico, ultima chiamata per gli arretrati: la data

All’appello mancano ancora centinaia di migliaia di potenziali beneficiari. Nei giorni scorsi intanto è arrivata la stretta sui figli maggiorenni.

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Redazione

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E’ il 30 giugno la data cruciale per l’Assegno unico universale: chi presenterà domanda entro questo termine, infatti, potrà beneficiare degli arretrati da marzo a giugno. All’appello mancano ancora centinaia di migliaia di potenziali beneficiari, ai quali nella maggior parte dei casi servirà l’Isee (altrimenti l’assegno sarà riconosciuto solo nella misura minima di 50 euro mensili).

Arretrati, ultima chiamata

Dal 1 luglio, invece, l’Inps ha specificato che l’assenza della domanda comporterà, pur in presenza dei requisiti, il solo diritto alle mensilità dal mese successivo a quello della richiesta inoltrata all’Istituto previdenziale. Tradotto: niente arretrati.

Operativo dal 1° marzo 2022, l’assegno unico e universale è un sostegno economico destinato alle famiglie che hanno figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

L’Inps, infatti, ne blocca l’erogazione a partire dal mese di compimento dei 18 anni dei figli: per poter continuare a riceverlo servirà integrare la domanda con una dichiarazione relativa alla “condizione” del figlio che è diventato maggiorenne.

Cosa succede coi figli maggiorenni

  • Il beneficio è riconosciuto ai nuclei familiari per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, per il quale ricorra una delle seguenti condizioni:
  • frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
  • svolgimento di un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
  • registrazione come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolgimento del servizio civile universale.

La maggiorazione in caso di figlio disabile

Nel 2022 è prevista, inoltre, la maggiorazione di 120 euro con nessun limite di età per l’assegno unico per i nuclei familiari che abbiano a carico un figlio disabile. La copertura finanziaria sarà a carico del Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità per una misura che costerà 122 milioni di euro.

Non dovrà presentare domanda chi percepisce il reddito di cittadinanza: l’assegno è versato in automatico sulla carta RdC.

L’importo mensile

L’importo mensile va da un massimo di 175 euro a figlio per chi ha l’Isee inferiore a 15mila euro a un minimo di 50 euro a figlio per tutte le famiglie con Isee pari o sopra i 40mila euro oppure che non presentano l’Isee.

L’assegno unico è una misura che sta dando risultati importanti, abbiamo riscontri molto positivi, siamo arrivati quasi al completamento delle domande, contiamo sostanzialmente di arrivare entro giugno a tutta la platea degli oltre 11 milioni di figli”, ha detto nei giorni scorsi la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti in visita a Genova

L’assegno unico sta portando risultati significativi per il pezzo di popolazione italiana che prima non riceveva nulla – evidenzia Bonetti – ma anche per i lavoratori dipendenti, da cui abbiamo un riscontro del fatto che le previsioni di vantaggio effettivo si sono concretizzate”.