L’emergenza Covid-19 sembra non conoscere una fine in Italia, con i numeri dei contagi che nelle ultime settimane sono tornati a salire destando non poche preoccupazioni tra gli esperti. La nuova ondata del virus, caratterizzata principalmente da Omicron 5 che è diventata ormai la variante dominante (qui vi abbiamo parlato di uno dei sintomi anomali di questa mutazione), spinge ora il governo a fare pressione sulla quarta dose di vaccino che fin qui in pochi hanno ricevuto.
Quarta dose, si amplia la platea
Da giorni non si fa che parlare del ritorno in massa agli hub vaccinali, per proseguire il cammino di somministrazione del farmaco anti-Covid che ha evitato un quadro tragico nelle recenti ondate del virus. Fin qui i numeri sulla quarta dose non sorridono all’Italia, con dati ai minimi rispetto alla prima dose e ai successivi due richiami che hanno protetto gli italiani e li hanno schermati dalla forma più violenta del Covid.
Ma da lunedì 11 luglio 2022, come riferito dagli esperti, la platea per la quarta dose del vaccino verrà ampliata, per cercare di far fronte alla nuova emergenza che sembrerebbe prendere di mira principalmente i più fragili come bambini e anziani. Ecco allora che, come riferito anche dal ministro della Salute Roberto Speranza, l’Ema ha deciso di aprire l’offerta vaccinale a tutti gli over 60.
A chi conviene fare subito la quarta dose
I numerosi contagi registrati nelle ultime ore, col tasso di positività sempre oltre il 20% negli ultimi giorni (ieri al 25%, in settimana anche picchi fino al 28% e oltre), hanno portato diverse Regioni a essere inserite tra le aree ad alto rischio secondo l’ultimo report dell’Iss. Numeri che portano anche gli esperti a lanciare un campanello d’allarme sulla situazione che si sta vivendo in Italia.
A esprimersi favorevolmente sulla quarta dose c’è anche Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e ordinario a Tor Vergata a Roma, che nel corso di un’intervista rilasciata a La Repubblica ha sottolineato la necessità di ricorrere all’ennesimo richiamo per mantenere elevato il livello anticorpale per evitare situazioni ben peggiori e un quadro di ricoveri insostenibile come nella prima ondata del 2020.
Per Andreoni, infatti, i primi a dover ricorrere alla vaccinazione sono gli over 60: “Questa variante risponde un po’ meno ai vaccini, ma non è facile convincere chi non si vuole vaccinare. Il vaccino però protegge dalla malattia grave, ecco perché al sessantenne sano può convenire vaccinarsi il prima possibile”.
Secondo l’esperto non è da escludere che in tanti aspetteranno l’autunno per ricorrere alla quarta dose, periodo nel quale sarà a disposizione probabilmente il nuovo vaccino (vi abbiamo parlato qui del vaccino “incredibile” contro ogni variante). Ma per Andreoni la platea che deve correre subito alla vaccinazione è chiara: “La protezione serve a immunodepressi, cardiopatici, chi ha problemi respiratori come Bpco. Queste persone lo devono fare assolutamente“. Un chiaro messaggio da parte dell’esperto che segue quanto più volte ribadito dai colleghi, come Bassetti e Crisanti, che hanno avvertito gli italiani sulla pericolosità e l’elevata contagiosità della nuova variante del virus.