C’è la concreta possibilità che il Sars-Cov-2, il patogeno responsabile della pandemia di Covid, possa mutare ulteriormente e creare nuove varianti più pericolose di quelle che conosciamo. A lanciare l’avvertimento è l’amministratore delegato di Moderna, che ha spiegato in che modo affronteremo il coronavirus nel prossimo periodo e qual è il futuro dei vaccini che conosciamo oggi.
Cosa ci aspettiamo dal futuro della pandemia di Covid: richiami annuali
Lo scenario più probabile, come già sappiamo, prevede che le persone più fragili siano sottoposte a un richiamo annuale per proteggersi da nuovi ceppi virali simili a Omicron. Lo ha confermato Stéphane Bancel in un’intervista andata in onda su Bloomberg Tv.
Il ceo dell’azienda di biotecnologie che produce il vaccino Spikevax contro il Covid ha parlato anche del futuro dei vaccini a mRna, o Rna messaggero, come quelli che abbiamo visto per la prima volta in funzione contro il Sars-Cov-2.
Nel corso di un evento di Moderna, l’ad ha dato rassicurazioni agli investitori, spiegando i piani a lungo termine della società, che si concentrerà su nuove cure e su altre patologie, come già spiegato tempo addietro.
Su cosa sta lavorando Moderna oggi: vaccini Covid e antinfluenzali
Moderna si sta infatti concentrando da una parte sull’approvazione del vaccino anti Covid per nuove fasce di età, in particolare per i bambini sotto i 6 anni. Per l’azienda sarebbe un importante passo avanti anche rispetto al principale competitor, Pfizer, che con BioNTech ha sviluppato il vaccino Comirnaty.
Moderna ha fatto sapere ai partner commerciali di essere al lavoro sul vaccino contro l’influenza, che a metà dello studio clinico ha già mostrato di essere sicuro ed efficace, generando un’ottima risposta immunitaria.
Dai risultati è emerso che il vaccino antinfluenzale di Moderna potrebbe anche essere migliore di quelli attualmente in commercio per l’influenza A, responsabile delle epidemie annuali tra le persone adulte. Il prossimo anno la compagnia dovrebbe sperimentare un mix di vaccino anti Covid e antinfluenzale.
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Varianti più pericolose di Omicron in arrivo? La previsione di Moderna
A una domanda sulla possibile insorgenza di nuove varianti di Covid, Stéphane Bancel ha risposto che c’è una probabilità su cinque che il virus inizi a presentare mutazioni che lo renderebbero più infettivo e letale rispetto ai ceppi che conosciamo oggi.
“Penso che ci sia una probabilità dell’80% che le varianti che vedremo in futuro siano gestibili da un punto di vista della gravità della malattia e della produzione di vaccini”, ha dichiarato. Ma dobbiamo “rimanere sempre molto attenti”.
Secondo il ceo ci sarebbe infatti il 20% di possibilità che emerga una variante ancora più infettiva di Omicron, che renderebbe la situazione molto più complicata anche rispetto a quello che sta avvenendo con la variante Omicron 2 – qua il nostro approfondimento.
A quel punto sarà necessario correre ai ripari con nuove misure anti contagio e una nuova generazione di preparati, come il nuovo vaccino prodotto in Italia di cui vi abbiamo parlato qui. Riguardo quelli attuali, vi abbiamo spiegato qui chi dovrà fare la quarta dose.