Epidemia da shigellosi: cos’è e sintomi della malattia

Scatta un nuovo allarme sanitario in Europa, con la shigellosi che sta prendendo sempre più piede nel Vecchio Continente e negli Usa: cos'è e i sintomi

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Redazione

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Un nuovo virus sembra minacciare il mondo intero, con sempre più casi registrati tra Europa e Stati Uniti. Parliamo della shigellosi, una malattia che secondo l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, non può non essere attenzionata e destare preoccupazioni. Nelle ultime settimane, infatti, tra il Vecchio Continente e gli Usa sono stati registrati 258 casi. Ma di cosa si tratta?

Shigellosi, di cosa si tratta

Come si legge sul sito del ministero della Salute, la shigellosi è una malattia provocata da batteri appartenenti al genere Shigella, che può presentarsi con quadri clinici di gravità variabile. Nei casi non trattati la letalità può arrivare al 10-20%.

Si tratta di germi molto sensibili all’azione dei comuni disinfettanti e dei detergenti, ma che nell’ambiente esterno possono presentare gradi variabili di resistenza, soprattutto quando sono contenuti in materiale organico (qui vi abbiamo parlato del Long Covid e delle sue possibili cause).

L’allarme dell’Ecdc sulla shigellosi

A lanciare il monito sul virus ci ha pensato l’Ecdc, che con una nota ha fatto sapere che dopo una valutazione del rischio considerato moderato è stato segnalato l’aumento dei casi di shigellosi. Tra i Paesi in cui, al 16 febbraio, sono stati registrati casi di shigellosi non compare l’Italia. Le infezioni sono state riportate finora in Ue/See da Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo e Svezia, per un totale di 159 casi (122 confermati e 37 sospetti), concentrati soprattutto tra Paesi Bassi, Svezia e Francia. Il Regno Unito ha segnalato 95 casi, tutti confermati; gli Usa 4, confermati.

“I casi registrati sono causati principalmente da Shigella sonnei, tra i viaggiatori di ritorno da Capo Verde in Ue/See, Uk e Stati Uniti. L’epidemia si è evoluta rapidamente a novembre-dicembre” si legge nella nota informativa dell’Ecdc che ha fatto sapere che al momento non sono state identificate possibili modalità di infezione o esposizione comune.

Il tutto, come detto, sarebbe partito da Capo Verde e la più probabile via di trasmissione potrebbe essere stata quella attraverso gli alimenti infettati dal batterio. In base ai dati disponibili, l’Ecdc riferisce che “molti dei contagiati hanno soggiornato in hotel all-inclusive situati nella regione di Santa Maria” a Capo Verde, “sull’isola di Sal. I casi più recenti sono stati segnalati in Svezia il 19 gennaio”, precisa l’agenzia

I sintomi della shigellosi

La shigellosi rappresenta oggi un grave problema di sanità pubblica in molti Paesi e rimane endemica in molti di questi ancora in via di sviluppo. Tra le specie Shigella, la S. dysenteriae tipo 1 rappresenta una particolare minaccia, per la gravità della malattia che provoca e per il suo potenziale epidemico.

A essere attenzionati per la malattia, che potrebbe svilupparsi in maniera grave ed esporre a un rischi di morte maggiore ci sono:

  • neonati e adulti di età superiore ai 50 anni;
  • bambini che non sono allattati al seno;
  • bambini ricoverati per morbillo;
  • bambini e adulti malnutriti.

Tra i sintomi principali ci sono:

  • diarrea caratterizzata dal passaggio frequente di feci liquide che contengono sangue visibile, con o senza muco;
  • crampi addominali;
  • tenesmo (stimolo doloroso all’evacuazione) improduttivo;
  • febbre e anoressia.