Allergia in anticipo: i rimedi per combattere il polline

I primi sintomi sono arrivati con largo anticipo rispetto al passato: quali sono le zone d’Italia più colpite e cosa consigliano gli esperti per difendersi

Mancano ormai solo pochi giorni all’inizio della primavera, eppure mai come in questo 2023 una marea di lettori ci sta segnalando la comparsa (assai precoce rispetto a quanto siamo stati abituati in passato) dei primi sintomi dell’allergia stagionale. Per gli amanti delle nozioni scientifiche, stiamo parlando di quella condizione somatica in cui l’organismo reagisce in maniera anomala alla presenza di elementi e sostanze naturali che però non presentano alcuna criticità per i normali meccanismi di funzionamento umano. Il risultato è una produzione massiva di anticorpi, con la comparsa dei sintomi che tutti conosciamo.

In particolare, i messaggi più frequenti parlano del tipico rossore agli occhi accompagnato da un intenso prurito, ma anche di un vero e proprio gonfiore che interessa la circonferenza esterna delle palpebre. Poi vengono elencati l’ingrossamento delle vie respiratorie quali naso e gola, una fuoriuscita di muco costante durante tutto l’arco delle 24 ore e un fastidio ricorrente ed insistente all’interno della bocca, nello specifico nella zona tra il mento e la mandibola.

Allergia in anticipo nel 2023: le cause e le zone più colpite in Italia

Ma a cosa è dovuta questa presenza così precoce della sindrome allergica? Secondo le analisi condotte dagli esperti, non stiamo assistendo ad un fenomeno riconducibile ad anomalie somatiche, bensì ad una questione legata al clima. Nello specifico, pare che l’eccezionalità di quest’anno sia legata alla grave crisi idrica che ci sta accompagnando da ormai parecchi mesi. L’estrema scarsità d’acqua in diverse aree del nostro Paese – accompagnata ad un inverno dalle temperature miti e molto al di sopra delle medie stagionali – ha permesso la fioritura di alcune specie che causano le prime sintomatologie allergiche della stagione.

Gli studiosi dell’ambito indicano l’ontano montano e il nocciolo come le tipologie di piante che stanno causando le prime forme di allergia del 2023. La loro crescita e la conseguente maggior concentrazione di pollini nell’aria si sta verificando con maggior intensità in alcune aree specifiche del nostro Paese: stiamo parlando dell’arco alpino e prealpino, della Pianura Padana e di tutti quei capoluoghi delle regioni centrali e settentrionali che non risentono dei benefici dell’aria di mare, le cui indiscusse qualità benefiche incidono in maniera positiva sui soggetti allergici, attenuando la forza dei sintomi.

Allergia 2023, quali sono i sintomi e come difendersi

Per fortuna dei diretti interessati, in linea generale le regole per difendersi in maniera efficace dai disturbi di un’intensa allergia non sono cambiati di molto durante il corso degli anni. Per i casi più problematici, l’unico consiglio valido è quello di rivolgersi al medico curante, che nella stragrande maggioranza delle situazioni prescrive l’antistaminico. Ad oggi questa rimane la cura più efficace anche se parecchio invasiva, in quanto comporta un aumento della stanchezza e un affaticamento più marcato negli individui che scelgono di assumerlo.

Alla luce di quanto accaduto negli ultimi tre anni con lo scoppio dell’emergenza pandemica da Covid-19, gli osservatori hanno notato che anche il ricorso alle mascherine chirurgiche Ffp2 aiuta moltissimo nel prevenire la comparsa della sintomatologia, a maggior ragione quando si presenta nelle sue forme più acute. Per questo, un ulteriore suggerimento è quello di acquistare il kit da 50 pezzi in vendita su Amazon, ordinabile con pochi e semplici clic e acquistabile ad un prezzo davvero scontato rispetto al costo riportato in farmacia o nei centri sanitari autorizzati al commercio.