Spid addio, arriva per tutti l’European Digital Identity Wallet

L'Europa spinge per l'approvazione del Portafoglio digitale europeo: dai documenti di identità ai titoli di studio, dai dati bancari alle info utili per il lavoro all'estero. Tutta la vita dei cittadini dell'Unione sarà a portata di click

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

L’Unione europea vuole un’identità digitale gratuita per tutti i cittadini comunitari per questo il vecchio Spid andrà in pensione. L’accordo finale fra Parlamento e Consiglio europeo sul Regolamento che introduce i portafogli europei di identità digitale è stato raggiunto l’8 novembre.

Arriva l’European Digital Identity Wallet

Non si parla però di tempistiche ravvicinate: siglato l’accordo di massima, si passa adesso a perfezionare il testo. Dopo l’approvazione della bozza da parte del trilogo (il tavolo di lavoro fra le tre istituzioni al vertice dell’Europa unita, ovvero Commissione, Consiglio e Parlamento), si passerà al vaglio dei rappresentanti degli Stati membri per l’approvazione definitiva, poi alla ratifica nella commissione parlamentare ITRE (Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia), poi alla ratifica del Parlamento europeo e infine alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale comunitaria.

Lo Spid europeo verrà messo a disposizione dei suoi cittadini da ciascuno Stato membro e permetterà di accedere a una serie di servizi tramite l’autenticazione digitale (eID). Il cosiddetto EDIW (European Digital Identity Wallet) sarà un vero e proprio portafoglio digitale. Così come a suo tempo lo Spid tradizionale ha mandato in pensione i vecchi username e pin, ora lo Spid europeo manderà in pensione gli attuali Spid nazionali.

Identità digitale europea gratuita per le persone

L’identità digitale europea sarà disponibile per cittadini, residenti e imprese dell’Unione. Per le persone fisiche sarà totalmente gratuita.

Oltre a contenere le credenziali di accesso a una serie di servizi online, il portafoglio europee di identità digitale sarà uno spazio virtuale in cui ogni cittadino potrà collegare i suoi documenti (patente di guida, diploma di scuola superiore, laurea, dati bancari, ecc…)

Non solo gli enti pubblici, ma anche social network, ecommerce e fornitori di servizi del calibro di Meta, Amazon Booking accetteranno il nuovo EDIW. E lo stesso vale per tutte le altre piattaforme private che per legge sono obbligate a richiedere l’autenticazione degli utenti.

E non solo: il portafoglio digitale sarà utilizzabile anche per effettuare pagamenti e per firmare. L’app EDIW sarà scaricabile sugli smartphone e conterrà di fatto tutta la vita, digitale e non, dei cittadini. Data l’associazione con dati personali importantissimi, verranno garantiti elevati standard di sicurezza.

Il percorso che ha portato al portafoglio europee di identità digitale è iniziato il 3 giugno 2021, quando la Commissione pubblicò la sua proposta iniziale.

EDIW è definito come “un mezzo di identificazione elettronica che consente all’utente di conservare, gestire e convalidare in modo sicuro i dati di identità e le attestazioni elettroniche degli attributi, per fornirli alle parti facenti affidamento e ad altri utenti dei Portafogli Europei di Identità Digitale, e per firmare mediante firme elettroniche qualificate o per sigillare mediante sigilli elettronici qualificati”.

Il governo Meloni frena sulla CIE

La spinta europea verso EDIW manda definitivamente in cantina la volontà del governo Meloni di mettere da parte lo Spid per promuovere la CIE (Carta di Identià Elettronica) gestita dallo Stato. L’esecutivo ha infatti più volte lamentato gli alti costi di gestione dello Spid correlati alle convenzioni con i vari operatori. Il governo ha dunque rinnovato le convenzioni Spid in attesa dell’entrata in funzione di un’unica identità digitale europea.