IT Wallet, primi test dal 15 luglio: sull’app IO tessera sanitaria e patente in digitale

In arrivo dal 15 luglio il portafoglio digitale IT Wallet, che sarà disponibile in una prima fase di prova per circa un migliaio di cittadini in possesso dell'App Io

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 13 Luglio 2024 16:47Aggiornato: 15 Luglio 2024 12:58

Parte la sperimentazione dell’IT Wallet. Dal 15 luglio un campione di cittadini sarà coinvolto nel primo test del portafoglio digitale, che permetterà tramite l’app IO di avere a portata di smartphone tessera sanitaria e patente.

In questa prima fase saranno solo un migliaio le persone, con l’applicazione dei servizi della pubblica amministrazione già installata sul proprio cellulare, a ricevere un avviso sull’attivazione dello strumento sul proprio profilo.

Da settembre o ottobre avrà inizio la seconda fase per ampliare man mano la platea dei fruitori e aumentare i documenti disponibili, e a gennaio 2025 l’applicazione dovrebbe aggiornarsi per tutti i i cittadini, sdoganando così il nuovo portafoglio digitale.

Cos’è l’IT Wallet

L’introduzione dell’IT Wallet in Italia è finanziata con circa 300 milioni di euro nel triennio in corso, provenienti in parte anche da fondi del Pnrr, ed è condotta dal Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in cooperazione con l’Agenzia per l’Italia digitale (Agid).

Secondo quanto previsto dal Governo italiano, a partite dal 2025 saranno contenuti nel portafoglio digitale i cosiddetti “attributi verificabili“, come ad esempio, gli estremi del passaporto, del certificato di nascita, della patente, della tessera elettorale.

Il progetto di un’identità digitale universale rientra nel solco dell’iniziativa europea European Digital Identity Wallet (Eudi), che insieme alla Registered Electronic Mail (Rem), rappresenta lo strumento concepito dal Bruxelles per uniformare in tutta l’Unione europea le normative in materia di identificazione digitale e stabilire uno standard comune per le firme elettroniche, il valore giuridico dei documenti informatici e i servizi fiduciari.

Con l’IT Wallet il Governo italiano punta ad anticipare l’EUDI, che da programma sarà lanciato nel 2026, tramite il quale ciascun cittadini europeo potrà condividere documenti digitali, aprire conti bancari, effettuare pagamenti, accedere a servizi pubblici ecc…

In futuro, questa tipologia di servizi non sarà disponibile gratuitamente soltanto attraverso l’App IO, ma anche su piattaforme di aziende private, che dovranno accreditarsi su una specifica infrastruttura online e, dopo un percorso di qualifica e certificazione, potranno sviluppare nuovi e-wallet per vari scopi, come la partecipazione a bandi pubblici o la gestione di titoli professionali.

Secondo l’art. 25 del Digital Services Act, varato dalla Commissione europea “le piattaforme che prestano i loro servizi a un numero medio mensile di destinatari attivi del servizio, in UE, pari o superiore a 45 milioni, se impongono agli utenti di autenticarsi per accedere ai servizi online, indica che queste piattaforme dovrebbero consentire la possibilità di impiegare tali wallet”.

I test sul portafoglio digitale

Dal 15 luglio sarà coinvolto nella prima fase della sperimentazione dell’IT Wallet un campione rappresentativo della popolazione per età, regione di provenienza e professione, che riceveranno sull’App Io la patente e la tessera sanitaria. La sicurezza nell’accesso al portafoglio digitale sarà garantito dall’autentificazione a due livelli tramite Cie o Spid.

Il sistema sarà implementato gradualmente fino ad estendere il servizio a un numero sempre maggiore di persone, fino ad arrivare alla seconda fase dei test a settembre-ottobre 2024, con il caricamento di altri documenti personali, come la carta d’identità elettronica e la carta europea della disabilità, entro la fine dell’anno.

Le stime prevedono che il portafoglio digitale interesserà potenzialmente una platea di 44,5 milioni di italiani. In pratica, ogni cittadino maggiorenne, inclusi i tanti anziani che ancora non posseggono carta d’identità digitale o Spid.

A pieno regime, il portafoglio digitale permetterà dal proprio smartphone anche di acquistare farmaci che richiedono la ricetta medica o di comprare e attivare una nuova sim per il cellulare, noleggiare auto e accedere ai servizi della pubblica amministrazione, e non solo, senza dover presentare i documenti di persona.