Colosso italiano regala a tutti congedo retribuito al 100%

L’iniziativa riguarderà gli 8.700 lavoratori del gruppo a livello globale da gennaio

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

I genitori appartenenti al gruppo Barilla avranno accesso a una nuova politica che offre una maggiore protezione per il benessere dei loro figli. A partire dal 1° gennaio 2024, ciascun genitore potrà beneficiare di un congedo retribuito al 100% della durata di 12 settimane, indipendentemente dal loro sesso, stato civile o orientamento sessuale.

Questa iniziativa si estenderà a tutti i 8.700 dipendenti dell’azienda multinazionale e, quando le leggi locali offriranno condizioni più vantaggiose, verranno applicate le normative del paese in questione. In Italia, il congedo di maternità rimarrà invariato secondo quanto previsto dalla legislazione nazionale, mentre il congedo di paternità sarà esteso da 10 giorni, come previsto dalla legge, a una durata di 12 settimane.

Il percorso su diversità e inclusione

Floriana Notarangelo, responsabile della diversità e inclusione del gruppo Barilla, spiega che la nuova politica “cerca di valorizzare la genitorialità e ridurre uno dei principali fattori che contribuiscono al divario di genere sul luogo di lavoro, in sintonia con il nostro impegno nella Diversity, Equity & Inclusion. Per questo motivo, è estesa a tutti i genitori, indipendentemente dal loro genere, stato civile, orientamento sessuale e se sono genitori biologici o adottivi, perché riconosciamo che ogni famiglia è unica e non esiste una figura genitoriale più importante dell’altra”.

La Barilla Global Parental Leave Policy rappresenta un importante passo nel percorso di Diversity, Equity & Inclusion dell’azienda ed è un risultato tangibile del suo impegno per promuovere la parità di genere. Per diversi anni, il gruppo ha attuato iniziative volte a promuovere l’uguaglianza di genere e migliorare l’equilibrio tra vita professionale e privata. Un primo passo significativo è stato compiuto nel 2013, quando l’azienda ha introdotto lo smart working come modello di lavoro, una pratica che è stata gradualmente ampliata anche dopo la pandemia.

Nel 2017, Barilla è stata la prima azienda italiana a aderire agli Standards of Conduct for Business dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, dimostrando così un forte impegno nel contrastare la discriminazione sul luogo di lavoro e nel rispettare e sostenere i diritti delle comunità LGBTQ+.

Inoltre, a partire dalla sede di Parma, è stato lanciato il programma Winparenting, che offre ai dirigenti e ai neogenitori sessioni di coaching, workshop di formazione, opzioni di smartworking e opportunità per sviluppare competenze, contribuendo in modo significativo a migliorare la vita professionale e privata dei dipendenti. Questi sforzi riflettono l’impegno continuo di Barilla nell’assicurare un ambiente di lavoro inclusivo e sostenere la diversità in tutte le sue forme.

Il tema del parental leave

Negli ultimi anni, il parental leave (congedo parentale) è diventato una priorità sempre più rilevante per i desideri dei dipendenti in ambito lavorativo. Un’indagine internazionale condotta dalla piattaforma HR Remote, che ha coinvolto 5.708 dipendenti a tempo pieno in 10 Paesi, ha rivelato che il 15% di essi non usufruisce del parental leave e esita a prenderlo completamente per timore di subire discriminazioni. Inoltre, il 47% dei dipendenti rifiuterebbe un’offerta di lavoro se le politiche aziendali in materia di genitorialità non soddisfacessero le loro aspettative.

L’inclusività di un’azienda è di particolare importanza per i giovani tra i 25 e i 34 anni, poiché quasi due terzi di loro (60%) hanno dichiarato di preferire aziende con politiche di congedo parentale inclusive. Questo dimostra un cambiamento significativo nelle aspettative dei lavoratori più giovani nei confronti delle politiche aziendali.

Da Parma, con l’estensione del congedo a 12 settimane retribuite al 100%, inizia una nuova fase che segna un progresso importante nelle politiche genitoriali dell’azienda.