La tassa sulle banche fa arrabbiare Marina Berlusconi

La tassa sugli extraprofitti delle banche andrà a colpire duramente Mediolanum, banca di proprietà della famiglia Berlusconi

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La famiglia Berlusconi non avrebbe gradito la tassa sugli extraprofitti delle banche messa sul tavolo dal governo per contrastare il caro-mutui. Fra le innumerevoli proprietà di famiglia c’è anche Mediolanum, la famosa “banca costruita attorno a te” fondata da Ennio Doris, amico fraterno del defunto Cavaliere.

Giorgia Meloni e Marina Berlusconi oggi

È Il Foglio a sganciare la bomba. Il quotidiano attribuisce ad Antonio Tajani, attuale numero uno di Forza Italia nonché ministro degli Esteri del governo Meloni, un virgolettato ben preciso: “È che la Famiglia non ha gradito“.

Se l’indiscrezione venisse confermata la tassa sugli extraprofitti potrebbe forse creare una crepa nei rapporti, finora splendidi, fra Giorgia Meloni e Marina Berlusconi.

Secondo i calcoli degli analisti di Ubs la tassa sugli extraprofitti delle banche voluta dal governo avrà un impatto tra il 45 e il 50% sugli utili di Banca Mediolanum.

Il Foglio ricostruisce gli ultimi umori: all’origine di tutto ci sarebbe una telefonata di Marina Berlusconi ad Antonio Tajani, il quale ha poi avanzato delle critiche alla misura: “Per non colpire la credibilità del sistema Italia la norma dev’essere scritta bene e sarebbe stato meglio fare tutto a mercati chiusi”. Il malcontento in Forza Italia, secondo i retroscenisti, sarebbe diffuso ma Giorgia Meloni si è rivolta direttamente agli italiani tramite il consueto appuntamento video denominato “Gli appunti di Giorgia” per rivendicare la bontà e la necessità dell’operazione contro i “margini ingiusti” degli istituti bancari.

Se i retroscena del Foglio dovessero essere confermati ci sarebbe da porsi interrogativi sulla direzione e sulla tenuta del governo Meloni. Il rapporto di stima e fiducia fra Marina Berlusconi e Giorgia Meloni è finora stato una delle costanti della politica recente. Rapporto che ha contribuito a disinnescare potenziali crisi, come le dichiarazioni di Silvio Berlusconi su Zelensky e Putin.

Cosa sono gli extraprofitti delle banche

La tassa sugli extraprofitti delle banche è una “imposta straordinaria”, cioè una misura con carattere una tantum. Gli extraprofitti sono guadagni calcolati sulla differenza tra interessi attivi e interessi passivi. Il rialzo dei tassi voluto dalla Bce ha spinto all’insù il costo del denaro aumentando indirettamente i guadagni delle banche.

Il perché della tassa sugli extraprofitti

Il governo ha messo in cantiere la misura perché i continui rialzi del costo del denaro, conseguenti all’innalzamento dei tassi voluto dalla Bce per contrastare l’inflazione galoppante, hanno fatto schizzare alle stelle i mutui e i prestiti. Andando sul concreto, questa situazione si è tradotta in un salasso per le famiglie che hanno acceso un mutuo (e in particolare i mutui a tasso variabile), per chi ha la necessità di effettuare acquisti a rate e per le aziende che hanno oggi maggiore difficoltà nell’accedere al credito. Si consideri che con i committenti che pagano a 60 o a 90 giorni, l’accesso al credito è spesso l’unica ancora di salvezza per le Pmi.