La famiglia Berlusconi non avrebbe gradito la tassa sugli extraprofitti delle banche messa sul tavolo dal governo per contrastare il caro-mutui. Fra le innumerevoli proprietà di famiglia c’è anche Mediolanum, la famosa “banca costruita attorno a te” fondata da Ennio Doris, amico fraterno del defunto Cavaliere.
Giorgia Meloni e Marina Berlusconi oggi
È Il Foglio a sganciare la bomba. Il quotidiano attribuisce ad Antonio Tajani, attuale numero uno di Forza Italia nonché ministro degli Esteri del governo Meloni, un virgolettato ben preciso: “È che la Famiglia non ha gradito“.
Se l’indiscrezione venisse confermata la tassa sugli extraprofitti potrebbe forse creare una crepa nei rapporti, finora splendidi, fra Giorgia Meloni e Marina Berlusconi.
Secondo i calcoli degli analisti di Ubs la tassa sugli extraprofitti delle banche voluta dal governo avrà un impatto tra il 45 e il 50% sugli utili di Banca Mediolanum.
Il Foglio ricostruisce gli ultimi umori: all’origine di tutto ci sarebbe una telefonata di Marina Berlusconi ad Antonio Tajani, il quale ha poi avanzato delle critiche alla misura: “Per non colpire la credibilità del sistema Italia la norma dev’essere scritta bene e sarebbe stato meglio fare tutto a mercati chiusi”. Il malcontento in Forza Italia, secondo i retroscenisti, sarebbe diffuso ma Giorgia Meloni si è rivolta direttamente agli italiani tramite il consueto appuntamento video denominato “Gli appunti di Giorgia” per rivendicare la bontà e la necessità dell’operazione contro i “margini ingiusti” degli istituti bancari.
Se i retroscena del Foglio dovessero essere confermati ci sarebbe da porsi interrogativi sulla direzione e sulla tenuta del governo Meloni. Il rapporto di stima e fiducia fra Marina Berlusconi e Giorgia Meloni è finora stato una delle costanti della politica recente. Rapporto che ha contribuito a disinnescare potenziali crisi, come le dichiarazioni di Silvio Berlusconi su Zelensky e Putin.
Cosa sono gli extraprofitti delle banche
La tassa sugli extraprofitti delle banche è una “imposta straordinaria”, cioè una misura con carattere una tantum. Gli extraprofitti sono guadagni calcolati sulla differenza tra interessi attivi e interessi passivi. Il rialzo dei tassi voluto dalla Bce ha spinto all’insù il costo del denaro aumentando indirettamente i guadagni delle banche.
Il perché della tassa sugli extraprofitti
Il governo ha messo in cantiere la misura perché i continui rialzi del costo del denaro, conseguenti all’innalzamento dei tassi voluto dalla Bce per contrastare l’inflazione galoppante, hanno fatto schizzare alle stelle i mutui e i prestiti. Andando sul concreto, questa situazione si è tradotta in un salasso per le famiglie che hanno acceso un mutuo (e in particolare i mutui a tasso variabile), per chi ha la necessità di effettuare acquisti a rate e per le aziende che hanno oggi maggiore difficoltà nell’accedere al credito. Si consideri che con i committenti che pagano a 60 o a 90 giorni, l’accesso al credito è spesso l’unica ancora di salvezza per le Pmi.