Sono stati pubblicati i più recenti sondaggi politici, provenienti dalla Supermedia YouTrend/Agi, che ha aggregato dati da oltre 20 sondaggi pubblicati nelle due ultimi settimane da ben 12 istituti di ricerca. Questi sondaggi forniscono un’indicazione su chi avrebbe successo in un’elezione tenutasi oggi e rivelano come cambino gli equilibri sia nella coalizione al governo sia tra le forze di opposizione.
Inoltre, ci permettono di vedere chi sta guadagnando terreno e chi sta perdendo, secondo le rilevazioni pubblicate il 20 ottobre 2023, considerando personalità politiche come Meloni (Fratelli d’Italia), Salvini (Lega), Schlein (Pd), Conte (M5S), Renzi (Italia Viva), e Calenda (Azione).
La classifica dei partiti politici
La Supermedia dei sondaggi politici di questa settimana, realizzata come sempre da Agi e Youtrend, conferma la testa solitaria della classifica per Giorgia Meloni, mentre il Partito Democratico – seconda forza del Paese – è ormai da tempo confinato a una decina di punti di distanza. Va ancora peggio al Movimento 5 Stelle, che è anche in netto calo rispetto ai dati di due settimane fa, e vede la Lega tornare prepotentemente verso la doppia cifra. Stabile Forza Italia, con Azione che cala e l’alleanza Verdi e Sinistra e Italia Viva che rimontano leggermente.
Nel dettaglio, Fratelli d’Italia vede una leggera contrazione dal 28,7% al 28,4%, mentre i loro alleati leghisti scendono dal 10,3% al 10,1%. Questi decrementi, sebbene modesti, stanno influenzando il centrodestra, con Noi Moderati che guadagna appena lo 0,2% portandosi all’1%, mentre Forza Italia mantiene la sua quota al 6,4%. Solo nei prossimi giorni si vedrà se la separazione tra la leader Giorgia Meloni e il suo ormai ex compagno Andrea Giambruno avrà delle conseguenze sui sondaggi.
Nel campo dell’opposizione, il Movimento 5 Stelle registra una flessione dello 0,4%, scendendo al 16,1%. Anche il Partito Democratico (Pd) non sfugge a questa tendenza, passando dal 19,8% al 19,6%. Tuttavia, nel centrosinistra, questa contrazione viene parzialmente bilanciata dai progressi dei Verdi e della Sinistra, che guadagnano un modesto 0,3%, portandosi al 3,6%. +Europa, inoltre, aumenta leggermente la propria quota, passando dal 2,4% al 2,5%.
Nel centro dell’arena politica, Azione registra una crescita dello 0,3%, raggiungendo il 4%, mentre Italia Viva mantiene la sua quota al 2,5%.
Tra le formazioni politiche minori, “Per l’Europa con Paragone” supera “Unione Popolare”, salendo all’1,8%, mentre la lista di sinistra radicale perde due decimali, scendendo all’1,4%. Anche i partiti con percentuali inferiori all’1% subiscono lievi variazioni, guadagnandone o perdendone due decimali.
La posizione degli elettori nella guerra in Israele
Nei sondaggi politici condotti da Eumetra per Piazzapulita sulla situazione tra Israele e Hamas, il 36,2% degli intervistati ritiene che le maggiori responsabilità siano da attribuire a Hamas, con una diminuzione del 3,3% rispetto alla precedente rilevazione. Al contrario, il 20,3% degli intervistati ritiene che le principali responsabilità ricadano su Israele, con un aumento dell’0,8%. Tuttavia, va notato che il 43,5% delle persone ha preferito non rispondere al quesito.
Renato Mannheimer ha sottolineato che la gente sembra essere confusa, in particolare i giovani, tra i quali si osservano percentuali ancora più elevate di indecisione. Inoltre, tra i partiti politici, si è riscontrata una maggiore incertezza tra gli elettori della Lega. Gli elettori del Partito Democratico (Pd) e di Fratelli d’Italia tendono a essere più favorevoli a Israele, mentre gli elettori del Movimento 5 Stelle sono più inclini a sostenere la Palestina.