Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è saldamente il primo partito d’Italia. Continua l’onda lunga dell’effetto Cecilia Sala che permette al partito della premier di crescere più degli altri. Per il resto, le altre forze politiche sono tutte in stallo o in lieve calo, oppure crescono di percentuali omeopatiche.
Rispetto alla rilevazione precedente, il Movimento 5 Stelle è il partito in maggiore sofferenza. I pentastellati risentono della lotta intestina che ha portato al “grillicidio”, braccio di ferro che ha destabilizzato parte dell’elettorato. E risentono anche del fatto che il M5S ha votato per la collocazione nell’area progressista, ma senza darsi una chiara identità. Oggi gli ex grillini si pongono a sinistra, ma in una maniera alternativa al Pd e più moderata rispetto ad AVS e +Europa. Devono ancora chiarire qual è la loro effettiva offerta politica.
Chi vincerebbe le elezioni se si andasse a votare oggi? E come sono cambiate le preferenze degli italiani in questi due anni di governo Meloni?
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Chi sale e chi scende nei sondaggi
Le seguenti percentuali sono tratte dalla Supermedia Youtrend effettuata per Agi sulle intenzioni di voto e tiene conto della precedente rilevazione effettuata al 27 dicembre 2024. Vediamo i numeri con il confronto con i precedenti sondaggi politici:
- Fratelli d’Italia: 29,6% (+0,7%);
- Partito Democratico: 23,2% (-0,1%);
- Movimento 5 Stelle: 11,1% (-0,4%);
- Forza Italia: 9,5% (+0,1%);
- Lega: 8,5% (-0,2%);
- Alleanza Verdi e Sinistra: 6,2% (+0,1%);
- Azione: 2,9% (+0,4%);
- Italia Viva: 2,2% (-0,1%);
- +Europa: 2% (=);
- Noi Moderati: 0,9% (-0,2%).
Per completezza, riportiamo che due precedenti sondaggi hanno fotografato l’effetto Cecilia Sala nel pieno del suo corso. Si tratta della misurazione di Euromedia Research per Porta a Porta (31,5%) e dell’analisi di Termometro politico (29,1%).
Il confronto tra le coalizioni
Al 18 gennaio la situazione è la seguente:
- Centro-destra: 48,5%;
- Centro-sinistra: 31,4%;
- Movimento 5 Stelle: 11,1%;
- Terzo Polo: 5,1%;
- Altri: 3,9%.
La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:
- Centro-destra: 46,4%;
- Centro-sinistra: 32,1%;
- Movimento 5 Stelle: 9,8%;
- Terzo Polo: 7,1%;
- Altri: 4,7%.
Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:
- Centro-destra: 43,8%;
- Centro-sinistra: 26,1%;
- Movimento 5 Stelle: 15,4%;
- Terzo Polo: 7,8%;
- Altri: 6,9%.
Chi vincerebbe oggi le elezioni?
Se si andasse a votare oggi si reitererebbe lo stesso trend delle precedenti elezioni politiche che hanno visto trionfare il centrodestra. L’asse FdI-FI-Lega, sostenuto dallo strapuntino Noi Moderati, otterrebbe poco meno della metà delle preferenze (48,5%). L’unica differenza, rispetto all’ultima tornata elettorale, sarebbe il netto sorpasso di Forza Italia sulla Lega.
Prosegue la crisi del Carroccio, praticamente fermo sulle percentuali ottenute alle ultime elezioni politiche: il caos treni mette in difficoltà il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che ha incassato schiaffi anche sull’Autonomia differenziata e sul braccio di ferro sul terzo mandato, che di fatto azzoppa Luca Zaia in Veneto. I presidenti di Regione e i maggiorenti del partito pretendono risposte dal loro leader. Salvini ha manifestato l’apertura a transitare dai Trasporti agli Interni, ma Giorgia Meloni si è espressa blindando Piantedosi.
Per quanto riguarda il principale partito di maggioranza, resta da vedere se e come peserà nelle prossime rilevazioni il rinvio a giudizio per il caso Visibilia chiesto per Daniela Santanchè. Caso che va ad aggravare la già complicata posizione giudiziaria della responsabile del Turismo.
Un ipotetico campo largo (Pd + M5S) si fermerebbe al 34,3%. Un campo larghissimo, composto dall’accozzaglia Pd, M5S, Avs, Azione, Iv e +Europa, raggiungerebbe il 47,6%, per poi probabilmente deflagrare entro breve a causa dell’eterogeneità delle visioni politiche.