Dopo Santanchè, nel mirino un’altra ministra di Meloni

Marina Elvira Calderone, titolare del dicastero del Lavoro e delle Politiche sociali, finisce nella bufera per la kermesse organizzata dal marito

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Pubblicato: 30 Giugno 2023 19:00Aggiornato: 27 Dicembre 2023 10:03

**Aggiornamento**
A seguito della pubblicazione dell’articolo, lo staff della ministra Elvira Calderone ha chiesto di rivedere e chiarire alcuni passaggi.  Di conseguenza, l’autore e la redazione hanno provveduto a correggere e rettificare, inserendo i virgolettati contenuti nel messaggio.

C’è chi, in maniera assai maliziosa, l’ha già rinominato il “Calderone di famiglia“. Il gioco di parole, non c’è dubbio, rende bene l’idea sulla situazione parecchio inusuale che si sta venendo a creare e che vede protagonista la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali del governo guidato da Giorgia Meloni. Stiamo parlando di Marina Elvira Calderone, la donna che la premier ha voluto al dicastero per occuparsi di uno degli ambiti più delicati da gestire in questa fase storica, ossia quello relativo alle politiche dell’occupazione.

La sua poltrona è tra le più attenzionate dell’intero esecutivo e la prova materiale la si è avuta in occasione dello scorso 1° maggio, quando la leader di Fratelli d’Italia ha voluto organizzare un Consiglio dei ministri in un giorno di festa per approvare la prima bozza del provvedimento denominato appunto decreto Lavoro. In quell’occasione le tensioni con i sindacati sono giunte alle stelle (senza poi placarsi, ancora oggi), ma nelle ultime ore anche questa cruciale partita della maggioranza sta finendo in secondo piano per lasciare spazio ad un fatto che rischia di creare un serio imbarazzo dalle parti di Palazzo Chigi.

Perché la ministra del Lavoro rischia di creare l’ennesima grana a Giorgia Meloni e a tutto il governo

Tutto nasce da un festival che Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, ha voluto organizzare nella città di Bologna proprio in questi giorni, ossia nel periodo compreso tra giovedì 29 giugno e sabato 1° luglio. Di per sé, dando una prima occhiata, apparentemente non ci sarebbe nulla di scandaloso: uno dei classici convegni spalmati su 3 giorni e organizzato da un’associazione di categoria per i propri iscritti, con tanto di ospiti istituzionali per dare lustro all’occasione. Ma è proprio su quest’ultimo punto che qualcuno ha cominciato ad alzare la mano, facendo notare come ci fosse qualcosa di strano.

Pur essendo stata regolarmente in Aula per “seguire l’approvazione del decreto 48/23” (come specificato testualmente da parte dello staff della ministra, che ha contattato la redazione di QuiFinanza nelle ore successive alla pubblicazione dell’articolo), Marina Elvira Calderone ha comunque scelto di partecipare alla prima giornata della kermesse nel capoluogo emiliano, come riportato espressamente sul sito dei Consulenti del Lavoro: nel programma della prima giornata del 29 giugno viene infatti indicata la presenza della ministra alla cerimonia d’apertura delle ore 15. Anche in questo caso, comunque, nulla da segnalare, visto che sempre di lavoro si parla.

Le contraddizioni della ministra Calderone e i suoi legami con Rosario De Luca: cosa sta succedendo nel governo

Eppure, pare che le cose non stiano proprio in questo modo. La vicenda ha iniziato ad assumere dei contorni strani quando è stato fatto notare (in primis da parte del quotidiano Domani tramite un articolo firmato da Daniela Preziosi) che i rapporti tra Rosario De Luca e la ministra Elvira Calderone non si limitino solamente all’ambito professionale, visto che i due sono marito e moglie.

Di conseguenza, pare difficile immaginare che la titolare del dicastero possa aver scelto di aprire la manifestazione di Bologna solo per un dovere istituzionale. In molti sostengono come sotto ci sia dell’altro, quantomeno a livello di enfasi mediatica dell’evento. Anche perché la stessa Giorgia Meloni (che da ieri – e fino al primo pomeriggio di oggi – si trovava a Bruxelles per i lavori di un importante quanto impegnativo Consiglio europeo) risulta tra i relatori dell’assemblea sul lavoro: secondo quanto riportato nell’ultima bozza del programma circolata in queste ore, la premier sarebbe attesa nel capoluogo emiliano per sabato mattina, quando dovrebbe chiudere i lavori con un discorso dalla durata non specificata.

Il governo in massa al Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro: perché l’evento di Bologna è così importante

Come spesso capita, dalle insinuazioni sollevate dagli oppositori politici si è ben presto arrivati ad un brusio di fondo che ha coinvolto anche le persone più vicine alla ministra Calderone. Infatti, anche tra i suoi più stretti collaboratori, c’è chi sostiene che l’evento sia stato organizzato con troppa spregiudicatezza da parte di De Luca, che non si sarebbe accontentato di radunare solamente la moglie e la sua presidente.

Il parterre di ospiti è infatti nutrito di alte cariche dello Stato, a partire da Matteo Salvini (vicepremier e ministero dei Trasporti), passando per Raffaele Fitto (titolare degli Affari europei) e Gennaro Sangiuliano (alla Cultura), arrivando fino a Francesco Lollobrigida (ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare), Paolo Zangrillo (alla Pubblica amministrazione) e Anna Maria Bernini (titolare del dicastero dell’Università).

Tutte le contraddizioni della ministra Marina Calderone: dalla kermesse con il marito alla nomina del portavoce al dicastero

Ma c’è di più. Come ricordato in un recente approfondimento pubblicato il 28 giugno scorso dal sito online La Notizia, il presunto rapporto di vicinanza tra il ministero e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro sarebbe del tutto evidente anche per un altro aspetto, sollevato dalla stampa fin dalla nascita del governo di centrodestra. Tra gli incarichi conferiti da Calderone ai componenti del suo staff, quello di portavoce sarebbe infatti stato assegnato ad un fedelissimo come Ignazio Marino, che oggi risulterebbe essere il responsabile dell’ufficio stampa proprio del convegno di scena a Bologna (fatto smentito dallo stesso interessato tramite un messaggio inviato alla redazione di QuiFinanza).

Sia chiaro che, a livello giuridico, nulla di quanto scritto possiede alcuna rilevanza penale: si tratta pur sempre di atti pubblici e accessibili a tutti, con tanto di documentazione, sia nel caso della partecipazione della ministra alla kermesse, sia nel caso della nomina del collaboratore. Quindi, in ogni caso, non stiamo parlando di irregolarità di nessun genere. Eppure, che vi sia una questione di opportunità in tutto questo (sia dal punto di vista etico che dell’immagine), pare essere fuori discussione.

Nel frattempo, per Marina Elvira Calderone si preannuncia un’estate di fuoco per quanto riguarda i dossier più caldi presenti sulla sua scrivania. Uno su tutti quello del nuovo Reddito di cittadinanza, denominato Assegno di inclusione, che dal prossimo 1° gennaio 2024 andrà a sostituire lo strumento introdotto nel 2019 dal primo governo di Giuseppe Conte. A rischio c’è la stabilità economica di migliaia di famiglie in condizioni precarie ed è proprio su questo fronte che la ministra dovrà trovare le soluzioni più opportune per evitare l’inasprimento della crisi dei ceti meno abbienti.