Richard Nixon: cos’è lo scandalo Watergate

Tutti hanno sentito parlare dello scandalo Watergate ma in pochi sanno esattamente di cosa si tratti: ecco perché Nixon dovette dimettersi

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Quando si parla di Richard Nixon è inevitabile far riferimento al Watergate, lo scandalo che ha portato alle sue dimissioni. Una vicenda che, a distanza di decenni, fa ancora sentire la sua eco, nonostante in molti non sappiano esattamente cosa sia accaduto.

Lo scandalo Watergate è nella cultura generale globale, almeno in quanto titolo. Un po’ come nel caso della Battaglia delle Termopili (che ormai si cita per 300, ndr), di cui in tanti non riescono a spiegare i fatti. Proviamo quindi a fare chiarezza, in breve, su uno dei momenti più delicati della politica statunitense, che ha ispirato un capolavoro come Tutti gli uomini del Presidente.

Lo scandalo Watergate

La nomina di Richard Nixon alla Casa Bianca, in qualità di 37esimo Presidente USA, è stata di certo figlia del tempo. Gli omicidi di Martin Luther King e Robert Kennedy generarono un clima politico di grande incertezza. Nixon vinse le elezioni del 1968 dopo la sconfitta subita per mano di JFK otto anni prima.

Prometteva di difendere ordine e legge, rassicurando così la classe media provinciale. La sua non fu affatto una presidenza semplice e nella campagna elettorale del 1972 si può dire fosse quasi spalle al muro. Da una parte la crisi economica dilagante e dall’altra la guerra in Vietnam, che aveva in pratica spaccato il Paese.

In previdenza di uno scontro politico devastante con il partito democratico, venne creata un’organizzazione dai compiti decisamente particolari, la Commettee for Reelection of the President. Al suo interno spazio a dei veri e propri agenti incaricati di realizzare dettagliate schede dei rivali politici più temuti, compilando dossier riservati da sfruttare in campagna elettorale.

Alcuni di questi agenti vennero scoperti a caccia di documenti riservati nella sede del partito democratico, dov’erano intenti, inoltre, a piazzare dei microfoni. Era la notte del 17 giugno 1972 e i fatti avvennero a Washington, nel complesso edilizio Watergate.

Nixon venne rieletto ma il caso esplose grazie al lavoro impeccabile di due cronisti del Washington Post, Carl Bernstein e Bob Woodward. Venne gettata luce su dei finanziamenti illeciti da parte del Presidente nel corso della campagna elettorale. Ciò, insieme al tentativo di Nixon di compromettere le indagini della commissione d’inchiesta speciale nominata dal Senato, non gli lasciarono scampo. L’opinione pubblica gli era contro e fu generale la richiesta di impeachment.

Le dimissioni di Nixon

Un caso dai risvolti sempre più devastanti per la politica americana, con Nixon pronto a proclamarsi ancora e ancora estraneo alla vicenda. Esistevano però delle registrazioni segrete che documentavano come in realtà il Presidente fosse a conoscenza di quell’irruzione degli agenti all’interno del complesso Watergate.

Senza nessuna possibilità d’appello, la carriera politica del 37esimo Presidente degli Stati Uniti si è ufficialmente conclusa in quel periodo. Dopo aver platealmente mentito alla nazione e agito unicamente nel proprio interesse, sfruttando mezzi illegali e generando un sistema oscuro, la Camera di Giustizia dichiarò l’impeachment, accusandolo di abuso d’ufficio e ostruzione della giustizia. Considerando l’inevitabilità del procedimento, l’8 agosto 1974 gli USA assistettero a un evento senza precedenti: il primo Presidente americano a dimettersi nella storia della nazione.