Guerra Israele-Hamas, tensioni crescenti nella regione: l’Iran avvia colloqui con la Russia

Tensioni tra Israele e Iran in aumento dopo l'assassinio di Haniyeh. Biden sollecita un cessate il fuoco (ma anche l'invio di altre armi) mentre l'Iran minaccia ritorsioni

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 2 Agosto 2024 08:17

Le tensioni tra Israele e Iran, amplificate dall’assassinio di Ismail Haniyeh, hanno creato una situazione di grande instabilità nel Medio Oriente. Mentre gli sforzi diplomatici continuano per evitare una guerra totale, le azioni militari e le risposte politiche dei vari attori coinvolti potrebbero determinare il futuro della regione.

Le compagnie aeree nel frattempo sospendono i voli, mentre l’Iran e Israele si scambiano promesse di sangue. E gli schieramenti sembrano purtroppo già essere delineati molto bene.

Ita Airways sospende i voli per Tel Aviv per ragioni di sicurezza

Ita Airways ha annunciato la sospensione temporanea dei voli verso Tel Aviv, una decisione che resterà in vigore fino al 6 agosto. La compagnia aerea italiana ha comunicato questa scelta attraverso il proprio sito web, spiegando che la decisione è stata presa in risposta alle attuali tensioni geopolitiche nella regione del Medio Oriente.

La sospensione dei voli è stata motivata principalmente dalla necessità di garantire la sicurezza sia dei passeggeri che del personale di volo. La situazione nella regione è particolarmente instabile, con una crescente preoccupazione per le tensioni tra Israele, l’Iran e il gruppo militante Hezbollah.

Anche Lufthansa e Swiss, rispettivamente le principali compagnie aeree di Germania e Svizzera, hanno deciso di sospendere tutti i voli diretti a Tel Aviv fino all’8 agosto. Le due compagnie hanno altresì prolungato fino al 12 agosto la cancellazione dei voli verso Beirut, la capitale del Libano, un’altra area colpita da tensioni regionali.

Gli Usa fanno un appello alla de-escalation, ma promettono anche ulteriore supporto a Israele

Durante una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiesto di ridurre le tensioni nella regione. La Casa Bianca ha dichiarato che sia il presidente che la vicepresidente Kamala Harris hanno partecipato alla chiamata.

Durante la telefonata non si è parlato solo di pace. Il presidente Biden ha esplorato nuove misure per rafforzare la difesa di Israele contro le minacce provenienti dall’Iran. Secondo quanto riportato dalla Casa Bianca, la discussione si è concentrata sui “nuovi dispiegamenti militari” per proteggere il territorio israeliano da attacchi potenziali, inclusi missili balistici e droni.

Nel frattempo, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato tutte le parti coinvolte a evitare azioni che potrebbero ulteriormente aggravare la situazione e ha sottolineato la necessità di un cessate il fuoco a Gaza.

Fonti dell’amministrazione Biden, come riportato da Axios, hanno rivelato preoccupazioni che l’Iran potrebbe pianificare un attacco imminente contro Israele come rappresaglia per l’assassinio di Haniyeh. Gli analisti prevedono che l’offensiva potrebbe seguire un modello simile a un attacco del 13 aprile, ma con una portata maggiore e potenzialmente il coinvolgimento di Hezbollah.

L’Iran chiede l’aiuto della Russia

L’omicidio di Ismail Haniyeh ha suscitato forti reazioni da parte dell’Iran, che ha avviato consultazioni con la Russia e diversi paesi arabi. Il ministro degli Esteri iraniano ad interim, Ali Bagheri, ha avuto colloqui con il suo omologo russo, Sergey Lavrov, e altri ministri degli Esteri di nazioni come il Qatar, l’Arabia Saudita e la Turchia. Bagheri ha dichiarato che Israele ha “oltrepassato la linea rossa” e ha espresso la legittimità dell’Iran nel difendersi. Inoltre, ha sollecitato una riunione d’emergenza dei ministri degli esteri dell’Organizzazione per la cooperazione islamica per discutere dell’accaduto.

Israele accusa Hezbollah di attacchi e si prepara a rispondere

Gli appelli per una tregua duratura da parte degli Stati Uniti sembrano non interessare alle forze di difesa israeliane (Idf), che hanno confermato di aver colpito obiettivi nel sud del Libano in risposta al lancio di missili da parte di Hezbollah verso il nord di Israele. Questo attacco è avvenuto dopo l’assassinio di Fuad Shukr, alto comandante militare di Hezbollah, ucciso a Beirut in un raid aereo israeliano. Israele ha dichiarato che continuerà a operare per eliminare le minacce terroristiche nella regione.

Le forze armate israeliane hanno anche confermato di aver ucciso Ismail Alghoul, un giornalista di Al Jazeera e presunto membro della forza d’élite Nukhba di Hamas, durante un’operazione a Gaza City. L’Idf sostiene che Alghoul abbia partecipato agli eventi del 7 ottobre e abbia aiutato a documentare gli attacchi contro le forze israeliane. Questo attacco ha provocato anche la morte del cameraman di Al Jazeera, Ramy El-Rify.

Nel frattempo, gli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, hanno intensificato le loro attività nel Mar Rosso. Il gruppo ribelle ha lanciato attacchi contro navi cargo e petroliere, provocando una risposta da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, che hanno formato coalizioni marittime per proteggere la navigazione in quell’area.

Il Libano sta già attaccando Israele

Secondo quanto riportato da Al-Hadth, una raffica di razzi è stata lanciata dal Libano verso la Galilea in Israele, provocando l’attivazione degli allarmi aerei in diverse città. L’attacco segue l’uccisione del leader di Hezbollah, Fouad Shukr, a Beirut. Anche Al Jazeera ha confermato il lancio di missili verso posizioni israeliane nel nord del paese.