Dalla farina di grillo alla carne sintetica, i giovani non credono alle fake news

I giovani europei riconoscono le fake news sull'Unione europea meglio della popolazione adulta, evidenziando una maggiore consapevolezza e preparazione

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Alessandro Mariani

Giornalista

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

In che modo le fake news riguardanti l’Unione europea influenzano i giovani cittadini? Un sondaggio, condotto dall’istituto di ricerca YouTrend e promosso dalla rappresentanza in Italia della Commissione Europea, ha provato a rispondere a questa domanda. L’Eurobarometro 2023 aveva già evidenziato che il 68% degli europei era stato esposto a disinformazione. Questa nuova ricerca si propone di analizzare più specificamente l’impatto di tali informazioni errate sui giovani.

L’indagine è stata condotta su un campione rappresentativo di 1.500 italiani, stratificato per sesso, età e titolo di studio, con un sovra campionamento di 750 casi nella fascia 18-35 anni. Le interviste, realizzate tramite la metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interview), si sono svolte tra il 22 febbraio e il 2 marzo 2024.

I giovani riconoscono le fake news sull’Europa

L’indagine rivela che i giovani sono generalmente meno suscettibili alle fake news rispetto alla popolazione adulta:

  • il 48% dei giovani risponde correttamente alle domande sull’Ue, rispetto al 45% della popolazione generale. Questo indica che i giovani tra i 18 e i 34 anni possiedono una maggiore conoscenza riguardo l’Unione Europea.

La farina di grillo sarà il 15% del totale

Una delle fake news più diffuse riguarda l’affermazione che la Commissione Europea avrebbe stabilito che, entro il 2030, la farina di grillo dovrebbe costituire il 15% del totale della farina consumata nell’UE. Questa notizia è completamente falsa, ma solo il 38% della popolazione generale ne è consapevole, contro il 46% dei giovani.

Il 40% dei terreni dovrà essere a riposo

Un’altra fake news significativa afferma che la Commissione Europea avrebbe deciso che, a partire dal 2024, per ragioni ambientali, gli agricoltori dovrebbero lasciare il 40% dei loro terreni a riposo. Anche questa notizia è priva di fondamento, e solo il 32% degli italiani riconosce la sua falsità. Tra i giovani, invece, la percentuale di coloro che identificano correttamente la notizia come falsa sale al 39%.

Carne sintetica sarà il 10% del totale

Una bufala singolare è quella secondo la quale entro il 2050 il 10% della carne prodotta in Ue dovrà essere carne sintetica. In questo caso il 51% dei giovani under 35 ha riconosciuto la fake news, contro il 49 della popolazione adulta.

Prodotti alimentari avranno un’etichetta che indicherà quanto sono nocivi

Sempre in tema di cibo i giovani sono stati più capaci nel riconoscere un’altra fake news. Il 55% dei ragazzi è riuscito a identificare questa notizia come falsa: dal 2026 tutti i prodotti alimentari venduti nell’Ue dovranno possedere un’etichetta numerica che indicherà quanto sono nocivi per la salute. Si stima che circa la metà dei marchi di pasta italiana saranno etichettati col massimo livello di nocività. Solo il 47% della popolazione generale invece ha identificato questa notizia come una bufala.

L’Unione Europea non darà fondi all’Italia per sostenere l’immigrazione

Non solo cibo e agricoltura, il sondaggio ha interrogato giovani e meno giovani sulle questioni migratorie. Un quesito recitava: nel periodo 2021-2027 l’Unione Europea non darà fondi all’Italia per sostenerla nelle attività relative a immigrazione, asilo e integrazione. A questa domanda i ragazzi fino ai 35 anni hanno risposto per il 63% correttamente, riconoscendo che si trattasse di una fake news, invece la popolazione generale ha identificato la notizia come falsa solo per 59%.

La fiducia dei giovani nell’Europa

La fiducia nell’Europa unita è in generale molto consolidata tra i giovani. Il 68% dei ragazzi ritiene che siano più i vantaggi che gli svantaggi nell’essere uno dei 27 Paesi membri. Per la popolazione generale, invece, solo il 52%. Tra gli aspetti positivi dell’Unione Europea, il programma Erasmus è una delle innovazioni più apprezzate dai giovani. Nato nel 1987, questo programma di scambio culturale è considerato uno dei maggiori successi dell’UE: quasi 9 giovani su 10 lo ritengono estremamente positivo. Altre innovazioni apprezzate includono la libera circolazione delle persone (81%), la legge europea sui servizi digitali (81%) e l’eliminazione del roaming per le telefonate in Europa (85%).

Questa indagine è molto utile nella comprensione di come le fake news influenzino i giovani europei. I risultati suggeriscono che, sebbene gli under 35 siano generalmente meglio informati e meno inclini a credere alle fake news, esistono ancora margini di miglioramento nella lotta contro la disinformazione. Con l’avvicinarsi delle elezioni europee, è fondamentale continuare a promuovere l’alfabetizzazione mediatica e a fornire ai cittadini, specialmente ai giovani, gli strumenti necessari per riconoscere e contrastare le bufale.