La trasformazione di Alessandra Mussolini: paladina dei diritti LGBTQ+

Dalle scuse alla lotta per i diritti della comunità LGBTQ+: un cambio di rotta totale e una paladina inaspettata per l'intero movimento arcobaleno

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

“Ognuno è fluido come vuole, basta con questo sesso e sessualità”. In tempi di grande rispetto per la gender identity, la voce che si è levata dal coro è quella di una ex parlamentare di destra, che fino a qualche anno prima non avrebbe mai pronunciato le medesime parole. Anzi, le avrebbe contestate come quando aveva definiti l’omosessualità un “vizio abominevole”. E invece Alessandra Mussolini si è resa protagonista di una trasformazione quasi ideologica sul tema dei diritti civili e dell’identità di genere. E ha sorpreso tutti.

Oltre a schierarsi apertamente a favore del ddl Zan, la legge contro l’omotransfobia, la Mussolini si è detta favorevole anche all’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali. Con tanto di scuse per le rigide posizioni sostenute in precedenza sull’argomento.

Quando e perché ha cambiato idea Alessandra Mussolini

Già ad aprile 2021 Alessandra Mussolini aveva mostrato in maniera inequivocabile il suo “nuovo” pensiero sul tema dei diritti LGBTQ+, pubblicando sui social una foto della sua mano aperta con tanto di scritta “ddl Zan” sul palmo. Tra interviste a giornali e riviste e partecipazioni a diversi show televisivi, tra cui “Tale e Quale Show” e “Ballando con le stelle”, l’ex parlamentare ha scelto di “dire ciò che penso più di prima”.

Oggi più che mai bisogna combattere tutti assieme le tante discriminazioni che, purtroppo, esistono ancora”, ha dichiarato. “I bambini abbandonati negli istituti sono la peggiore sconfitta di ogni società. L’amore deve prevalere su tutto. Se mio figlio o mia figlia mi rivelassero di essere gay non avrei alcun problema, perché per me conta, oggi più che mai, solo ed esclusivamente la loro felicità. Occorre iniziare oggi per le generazioni future. Ogni rivoluzione culturale necessita di tempi molto lunghi”.

Ma come mai Alessandra Mussolini ha abbracciato una tale trasformazione? A Carlo Conti l’ex senatrice è arrivata a scavare nel suo passato per ricercare i germi delle sue precedenti prese di posizione sulle tematiche di genere. “Ho sofferto per la mancanza di mio padre nella mia infanzia. Ho vissuto in una famiglia di donne, i miei si sono separati quando avevo quattro anni e avrei avuto bisogno di una figura paterna. Si impara solo dalla sofferenza”.

Le “scuse” di Alessandra Mussolini

“Devo dire la verità, vedendo anche quanto soffrono i ragazzi, gli adolescenti, quando hanno paura di dire le verità in famiglia, capisci che hai proprio toppato”. Alessandra Mussolini non usa mezzi termini e, ospite di Francesca Fialdini, quasi porge le sue “scuse” per non averla pensata sempre così.

Cambiare significa essere liberi”, ha affermato ancora l’ex senatrice. Sempre nell’intervista rilasciata alla Fialdini, la Mussolini ha ribadito la sincerità della sua rinnovata concezione della vita. “Penso che si debba fare anche di più. Molto spesso i ragazzi mi hanno detto che sono diventati anoressici, proprio perché non riescono ad esprimersi. Vuoi vedere che divento fluida pure io?”.

Nel 2020 erano arrivate anche le scuse personali a Vladimir Luxuria, con cui si rese protagonista di una violenta lite verbale a “Porta a Porta” arrivando a urlarle “Meglio fascista che fr*cio”. Una “conversione” totale che ha invaso anche i suoi canali social e che si è accompagnata al parallelo addio alla politica.