Pensione anticipata Inps, i requisiti per uomini e donne

In base alle norme vigenti, i requisiti in vigore dal 1° gennaio 2016 sono previsti fino al 31 dicembre 2026. Ecco chi può richiederla e come

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

La pensione anticipata rappresenta un trattamento pensionistico che consente ai lavoratori di accedere all’assegno pensionistico prima di raggiungere l’età standard prevista per la pensione di vecchiaia, una volta soddisfatti determinati requisiti contributivi. Tale modalità pensionistica è stata introdotta il 1° gennaio 2012, sostituendo il regime pensionistico precedente noto come pensione di anzianità. Tuttavia, è importante notare che la pensione di anzianità è rimasta disponibile per coloro che avevano già accumulato i requisiti necessari per accedervi entro il 31 dicembre 2011, in virtù di quanto stabilito dalle cosiddette norme di salvaguardia. Queste ultime sono un importante strumento di tutela per i lavoratori che avevano già maturato i requisiti per la pensione di anzianità prima dell’introduzione della pensione anticipata. Grazie a esse, infatti, i lavoratori hanno mantenuto il diritto alla pensione secondo le regole vigenti prima dell’entrata in vigore del nuovo regime pensionistico.

Requisiti

Possono richiedere la pensione anticipata:

  • le donne in possesso del requisito contributivo di 41 anni e 10 mesi (pari a 2.175 settimane)
  • gli uomini in possesso del requisito contributivo di 42 anni e 10 mesi (pari a 2.227 settimane).

In base alle norme vigenti, questi requisiti in vigore dal 1° gennaio 2016 sono previsti fino al 31 dicembre 2026.

Per accedere alla pensione anticipata, è essenziale interrompere il rapporto di lavoro dipendente. Tuttavia, non è richiesta la cessazione dell’attività svolta come lavoratore autonomo. Questa distinzione è importante perché consente ai lavoratori autonomi di continuare a svolgere la propria attività anche dopo aver ottenuto la pensione anticipata, offrendo loro una maggiore flessibilità e libertà nella gestione del proprio lavoro e delle proprie finanze durante la pensione.

Specifiche

Per la valutazione della contribuzione versata occorre tenere presente alcuni aspetti fondamentali:

  • per il raggiungimento del requisito contributivo è utile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata;
  • per i lavoratori che hanno iniziato a versare la contribuzione prima del 1° gennaio 1996, alcune gestioni a carico delle quali è liquidato il trattamento pensionistico prevedono che, del requisito contributivo (42 anni e 10 o 41 anni e 10 mesi), almeno 35 anni di contribuzione siano al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti;
  • per i lavoratori che hanno iniziato a versare la contribuzione dal 1° gennaio 1996, ossia coloro che possono accedere al trattamento pensionistico con il sistema di calcolo contributivo, non è valutabile la contribuzione derivante dalla prosecuzione volontaria, mentre quella accreditata per periodi di lavoro precedenti il raggiungimento del 18esimo anno di età è moltiplicata per 1,5

I soli lavoratori che hanno iniziato a versare la contribuzione dal 1° gennaio 1996, inoltre, possono chiedere la pensione anticipata al compimento del requisito anagrafico di 64 anni di età, da adeguare a decorrere dal 2021 agli incrementi della speranza (il requisito dei 63 anni, infatti, è stato innalzato dal 1° gennaio 2013 per effetto degli intervenuti adeguamenti alla speranza), a condizione che risultino soddisfatti i seguenti ulteriori requisiti:

  • almeno 20 anni di contribuzione effettiva (con esclusione, dunque, della contribuzione figurativa);
  • ammontare della prima rata di pensione non inferiore a 2,8 volte l’importo mensile dell’assegno sociale (il cosiddetto “importo soglia annualmente rivalutato”). Per il 2019 l’importo è di 1.282,372 euro (457,99 x 2,8).

Come fare domanda

La domanda di pensione anticipata può essere presentata:

  • online all’Inps attraverso il servizio dedicato;
  • contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  • enti di patronato e intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti.