Dichiarazioni inevitabilmente destinate a far discutere. E non poco. Elsa Fornero, già ministro del lavoro e delle politiche sociali del Governo Monti, ha definito Quota 100 una deviazione, un errore da correggere quanto prima. Ovviamente, non scopriamo oggi la contrarietà dell’ex ministro nei confronti della riforma pensionistica voluta dalla Lega, ma in questa occasione il giudizio è stato quanto mai netto. E negativo.
Parlando dell’accordo sul Recovery Fund raggiunto la scorsa settimana a Bruxelles con i giornalisti di TGCOM24, l’ex ministro del Governo Monti ha indicato quelle che a suo modo di vedere dovrebbero essere le priorità dell’Esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Gli oltre 200 miliardi – tra prestiti e trasferimenti – che arriveranno dalla Comunità Europea nel corso dei prossimi anni, sostiene la Fornero, dovrebbero essere utilizzati per riforme strutturali che garantiscano un futuro ai nostri giovani. E, tra queste, non c’è assolutamente Quota 100.
Fornero: quota 100 un errore, va eliminata
“L’Europa ci chiede di fare attenzione a come spendiamo i soldi – ha affermato l’ex ministro Fornero nel corso dell’intervista. Cosa vuol dire? Vuol dire spendere per il futuro, spendere per i giovani. Vuol dire abbandonare le abitudini del passato, che implicavano che noi spendessimo soprattutto per il sistema pensionistico e i pensionamenti anticipati”,
Ed è a questo punto dell’intervista che l’ex ministro lancia il suo (nuovo) attacco alla riforma pensionistica introdotta nel 2019 dal governo sostenuto da Lega e Movimento 5 stelle. “C’è una misura, che è Quota 100, che rappresenta una deviazione importante rispetto alle riforme che sono state fatte nel passato, inclusa quella che porta il mio nome. Quella deviazione è un percorso pericoloso, non sostenibile nel tempo. Quindi dovete ritornare sulla strada della sostenibilità”. La soluzione prospettata dalla Fornero, dunque, è quello di lasciare che “questo errore, Quota 100, continui fino alla scadenza, poi non bisogna però reiterare l’errore”.
Il pericolo, sostiene ancora Elsa Fornero, è che il sistema pensionistico diventi definitivamente insostenibile, a tutto danno delle generazioni future.
Più tempo nel mondo scolastico e in quello lavorativo
L’ex ministro sottolinea l’importanza di concentrarsi sui giovani, affermando che i fondi del Recovery Fund dovrebbero essere indirizzati verso politiche che rendano più sostenibile l’intero sistema-Paese. Un punto cruciale è l’istruzione, che dovrebbe essere prolungata rispetto al presente.
Secondo la sua visione, infatti, si dovrebbe investire maggiormente nell’istruzione, permettendo ai giovani di completare un percorso scolastico più lungo rispetto a quanto avviene attualmente. Questo perché l’aspettativa di vita è aumentata, e di conseguenza il percorso lavorativo dovrebbe essere allungato. Tuttavia, ciò non significa applicare la stessa regola a tutti. La Fornero riconosce che esistono lavori considerati usuranti, per i quali una corsia preferenziale verso la pensione è necessaria e doverosa.
Le sue parole suggeriscono un approccio bilanciato, che tiene conto delle esigenze specifiche di diverse categorie di lavoratori. Invece di adottare una soluzione unica per tutti, propone un’attenzione differenziata in base alle caratteristiche del lavoro svolto. Questo approccio mira a garantire che i lavoratori possano beneficiare di condizioni di lavoro più adeguate alla loro situazione individuale, contribuendo così a una maggiore equità nel sistema pensionistico.