Cessione del quinto: brutte notizie per i pensionati

L'Inps ha reso noti i nuovi tassi di interesse per i prestiti da estinguersi dietro cessione del quinto della pensione: brutte notizie per i contribuenti

Pubblicato: 19 Gennaio 2023 09:39

Foto di Federica Petrucci

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Con un messaggio pubblicato il 4 gennaio 2023, lInps ha reso noti i nuovi tassi di interesse per i prestiti da estinguersi dietro cessione del quinto della pensione e dello stipendio: brutte notizie per i contribuenti, il 2023 sarà un anno contrassegnato da aumenti. Chiedere un prestito, quindi, costerà di più. Ma vediamo, nel dettaglio, quanto (e cosa cambia).

Pensioni e cessione del quinto: aumentano i tassi di interesse nel 2023

Non bastava l’aumento del costo della vita e un’inflazione galoppante. Adesso anche estinguere un prestito dietro cessione del quinto della pensione costerà di più ai contribuenti.

I pensionati infatti, dopo l’ultima comunicazione Inps, dovranno tenere di nuovi tassi di interesse (maggiori nel 2023 rispetto al 2022). In particolare, per i prestiti da estinguersi dietro cessione del quinto dello stipendio e della pensione, il valore dei tassi da applicarsi nel periodo che va dal 1° gennaio 2023 al 31 marzo 2023 sono i seguenti:

  • 12,66% per le classi di importo fino a 15mila euro;
  • 8,69% per le classi di importo oltre i 15mila euro.

Si tratta, come già anticipato sopra, di percentuali in aumento rispetto allo scorso anno, quando le cifre di riferimento per il quarto trimestre 2022 – stabilite da un apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze – erano pari a 11,42% fino a 15mila euro e 7,57% oltre i 15mila euro.

Cessione del quinto: i nuovi tassi di soglia per età del pensionato

Nel suo messaggio, l’Inps ha reso noti anche i nuovi tassi di soglia per età del pensionato, tenendo conto della relativa classe di importo del prestito.

Pertanto, i parametri di riferimento nel 2023 saranno i seguenti:

  • fino a 59 anni, 9,28% per prestiti entro i 15mila euro e 7,21% per prestiti oltre soglia;
  • dai 60 ai 64 anni, 10,8% per prestiti entro i 15mila euro e 8,01% per prestiti oltre soglia;
  • dai 65 ai 69 anni, 10,88% per prestiti entro i 15mila euro e 8,81% per prestiti oltre soglia;
  • dai 70 ai 74 anni, 11,58% per prestiti entro i 15mila euro e 9,51% per prestiti oltre soglia;
  • dai 75 ai 79 anni, 12,38% per prestiti entro i 15mila euro e 10,31% per prestiti oltre soglia;
  • oltre i 79 anni, 19,82% per prestiti entro i 15mila euro e 14,86% per prestiti oltre soglia.

Come precisato dall’Istituto Previdenziale, l’età deve intendersi quella maturata a fine piano di ammortamento e le nuove disposizioni in materia di cessione del quinto si ritengono valide già a partire dal 1° gennaio 2023.

A tal proposito, infine, bisogna ricordare che la procedura dedicata alla gestione del prestito – denominata “Quote Quinto” – effettua un controllo “bloccante” sui nuovi tassi applicati. Vuol dire che tale funzione inibisce la notifica telematica – da parte delle banche/intermediari finanziari – dei piani di cessione del quinto della pensione qualora i tassi applicati risultino superiori a quelli convenzionali.

Nel 2022, i pensionati potevano beneficiare di una maggiore protezione finanziaria. Tuttavia, con l’attuale scenario di nuovi tassi di interesse adottati da banche, istituti di credito e intermediari finanziari, potrebbe verificarsi un aumento degli interessi applicati sui prestiti concessi attraverso queste piattaforme. Questo cambiamento potrebbe avere un impatto significativo sulle condizioni finanziarie dei pensionati, poiché potrebbero essere costretti a pagare interessi più alti sui loro prestiti, riducendo così la loro capacità di gestire le spese quotidiane e compromettendo la loro stabilità finanziaria complessiva. È importante che i pensionati siano consapevoli di queste nuove dinamiche finanziarie e che adottino strategie adeguate per proteggere i loro interessi finanziari e garantire una gestione prudente delle loro risorse finanziarie.