Pensionati all’estero, scattano i controlli per accertare che siano ancora vivi

Al via la seconda fase degli accertamenti di chi vive all'estero. L'operazione riguarda Africa, Oceania e parte dell'Europa

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 13 Settembre 2024 11:54

L’Inps intensifica i controlli sulle pensioni percepite all’estero, avviando la seconda fase di verifica dell’esistenza in vita per gli anni 2024-2025. Questa fase coinvolgerà i pensionati in Europa, Africa e Oceania, ad eccezione dei Paesi scandinavi e dell’Europa orientale già verificati nel 2024. La prima fase, conclusasi tra marzo e luglio 2024, ha riguardato i pensionati residenti in America, Asia ed Estremo Oriente.

Come avviene la verifica

Le frodi legate alle pensioni di defunti, nascoste dai familiari per continuare a riscuotere gli assegni, non sono rare e spesso assumono toni grotteschi da commedia nera. Se già è difficile prevenire questi episodi in Italia, lo è ancor di più quando i pensionati risiedono all’estero.

Per questo l’Inps ha dato il via alla ricerca di eventuali pensionati all’estero che non sono più in vita. Il 20 settembre, Citibank N.A. invierà ai residenti italiani che riscuotono in Africa, Oceania e altre parti d’Europa la richiesta di attestare l’esistenza in vita, da restituire entro il 18 gennaio 2025. Sono esclusi dal provvedimento i Paesi già verificati nella prima fase, come le nazioni scandinave e dell’est Europa, dove i controlli si sono svolti tra marzo e luglio.

Se Citibank non riceverà risposta entro la scadenza, inizierà un processo graduale: a febbraio 2025 la pensione sarà comunque erogata, ma solo in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza, così da verificare l’esistenza in vita del pensionato. Se entro il 19 febbraio non arriverà alcuna attestazione, i pagamenti saranno sospesi a partire da marzo.

Come il pensionato può fornire la prova dell’esistenza in vita

Chi risponderà alla richiesta potrà farlo in diversi modi: inviando per posta a Citibank (PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, Regno Unito) il modulo firmato insieme a quella di un “testimone accettabile”, cioè un operatore di patronato, un funzionario consolare o un’autorità locale abilitata. In alternativa, sarà possibile mettersi in contatto con i funzionari diplomatici tramite videochiamata o, semplicemente, riscuotere la pensione di febbraio presso uno sportello Western Union, dimostrando così l’esistenza in vita.

A chi verranno fatti i controlli

Ma c’è di più: per ridurre i rischi e semplificare le procedure, l’Inps potrebbe estendere i controlli anche a pensionati che non vivono nelle aree specificate. Alcune categorie, invece, potrebbero essere esentate dall’indagine, come i residenti in Paesi con cui l’istituto ha accordi per lo scambio di informazioni sui decessi o coloro che hanno ritirato l’ultima pensione presso una sede Western Union prima degli accertamenti.

L’Inps informa inoltre che è disponibile un servizio di supporto per completare la procedura, accessibile tramite il sito inps.citi.com o telefonicamente ai numeri indicati nella richiesta.