Sempre più pensionati italiani all’estero, la classifica delle mete preferite

Dati Inps 2024 registrano oltre 228mila pensionati fuori dai confini nazionali. Le mete preferite con qualche sorpresa sono Spagna e Portogallo

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

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Sempre più pensionati italiani si trasferiscono all’estero. Il flusso, che era rallentato negli anni della pandemia, ha ripreso a crescere. La popolazione in età pensionabile si aggiunge a quella giovane che lascia l’Italia per i motivi più diversi, dalla ricerca di lavoro per chi è in età da lavoro, alla ricerca di ambienti economici ma stimolanti per gli anziani.

Dall’ultimo rapporto annuale Inps emerge come ogni 100.000 pensionati 33 emigrano (un andamento triplicato rispetto a 10 anni fa). Le mete più ambite sono però ancora le stesse, tra paesi caldi o dove c’è una maggiore attenzione all’anzianità. Crescono di interesse anche le zone più vicine all’Italia.

Pensionati all’estero: quanti emigrano

Il flusso di pensionati diretti all’estero ha ripreso a crescere (dopo un importante calo) e oggi, ogni 100.000 titolari di pensione 33 emigrano. Si tratta di un dato in forte crescita che, rispetto a 10 anni fa, è triplicato, quando l’incidenza era di appena 10 ogni 100.000.

In particolare, la fotografia del pensionato che lascia l’Italia descrive i beneficiari di assegni superiori ai 5.000 euro. Questi infatti rappresentano il 45% dei pensionati che emigrano. Tale categoria potrebbe essere spinta da una serie di incentivi, come l’Imu al 50% se si possiede un immobile in Italia ma si risiede all’estero.

Così, nell’ultimo rapporto annuale dell’Inps, relativo ai dati del 2024, si registrano 228.600 pensionati italiani residenti fuori dai confini nazionali. Nello specifico, però, coloro che hanno lavorato per l’intera carriera in Italia e hanno deciso di vivere il pensionamento all’estero sono “solo” 37.825. Gli altri, invece, sono italiani che hanno lavorato e prendono la pensione all’estero.

In generale, quindi, il numero di pensionati all’estero è cresciuto, ma le dinamiche sono diverse. Prima si partiva per godersi una pensione bassa in un Paese dove il cambio era favorevole (ma conviene sempre meno), oggi invece parte chi ha una pensione elevata e vuole godersela all’estero.

Le mete più ambite: la classifica

Dal report dell’Inps, ma anche da tutta una serie di ricerche da parte dei pensionati, emerge quali sono le mete più ambite dell’anno scorso. Alcuni Paesi continuano a essere forti e restano nell’immaginario del pensionato italiano le destinazioni ideali per qualità di vita e vicinanza, tra cui Svizzera e Germania.

Anche la Francia riesce ad attirare pensionati, ma allo stesso livello dei paesi extra-Ue come le Americhe e l’Oceania. Nello specifico resistono concentrazioni significative in Argentina, Brasile, Canada e Australia.

Ci sono però delle novità, alcune new entry delle mete preferite. Tra queste la Spagna, dove tra il 2010 e il 2024 sono trasferiti oltre 2.800 pensionati (due terzi di sesso maschile). Elementi che attirano i pensionati sono il clima, comunità italiane ben consolidate, una vicinanza culturale che facilita l’integrazione e l’accessibilità delle infrastrutture sanitarie. Novità nelle mete preferite anche il Portogallo, che attira soprattutto per le politiche fiscali.

La classifica si compone così:

  • Spagna;
  • Portogallo;
  • Svizzera;
  • Francia;
  • Germania.

Ma tra le new entry ci sono anche la Tunisia, che attira per il basso costo della vita e le condizioni fiscali vantaggiose, e l’Albania per la prossimità geografica e la convenienza economica.