Mercato immobiliare in netto calo nel 2023: -10% di compravendite in Italia e meno mutui

Secondo la rilevazione dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, il settore del mattone italiano ha registrato nel 2023 un crollo delle vendite

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Il mercato immobiliare italiano ha fatto segnare lo scorso anno una forte contrazione, con un calo della richiesta di mutui mai così basso dal 2021. Lo ha rilevato il report dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, che ha registrato nel 2023 quasi 710mila compravendite, in calo del 10 per cento rispetto al 2022.

Il crollo del mercato immobiliare

Nello studio gli esperti hanno evidenziato che il mercato immobiliare italiano ha fatto segnare tendenziali negativi in tutti i trimestri del 2023, nonostante nel quarto la discesa si sia fermata al 3,3 per cento, con poco più di 200 mila abitazioni vendute, attenuando il crollo del 10 per cento registrato nel terzo trimestre.

Come si legge nel documento dell’osservatorio dedicato al mattone dell’Agenzia delle Entrate, tra ottobre e dicembre, infatti, “registra una decisa diminuzione il dato riferito alla quota degli acquisti di abitazioni da parte di persone fisiche finanziate da mutui con ipoteca iscritta sull’immobile compravenduto, per la prima volta, dal 2021, al di sotto del 40%”.

Tra i fattori che hanno provocato il crollo delle compravendite, hanno inciso soprattutto gli alti livelli dei tassi di interesse, che hanno fatto calare a picco il numero di richieste di mutui, fino a scendere i prestiti per l’acquisto di casa sotto la soglia del 40 per cento, per la precisione al 37 per cento, per la prima volta dal 2021.

“Il tasso medio di interesse stabilito alla sottoscrizione dell’atto di mutuo –  riporta ancora il rapporto – raggiunge il 4,51%, di nuovo in aumento dopo la lieve diminuzione registrata nel trimestre precedente. Il capitale di debito, sempre riferito a quanto contratto dalle persone fisiche per acquistare abitazioni, ammonta a circa 9,3 miliardi di euro, circa 2,3 miliardi di euro in meno dell’omologo trimestre del 2022″.

Proprio sul tema sono arrivate le parole della presidente della Bce, Christine Lagarde, che sembrano non lasciare scampo ai proprietari di casa titolari di un mutuo.

“Anche se gran parte degli indicatori d’inflazione sono ulteriormente rallentati, restano pressioni inflazionistiche interne, specialmente la crescita dei salari” ha dichiarato a numero uno dell’istituto centrale di Francoforte nella conferenza stampa al termine della riunione del board della Bce, con il quale sono stati confermati i tassi di interesse, invariati al 4,5 per cento anche a marzo.

“Faremo quello che dobbiamo fare, quando lo dobbiamo fare”, ha riaffermato Lagarde aggiungendo che “se le condizioni saranno soddisfatte e la nostra diagnosi dirà che la politica monetaria è stata restrittiva abbastanza a lungo, prenderemo la nostra decisione” e ribadendo la necessità di  “più dati e prove e sappiamo questi arriveranno nei prossimi mesi, sapremo un po’ di più ad aprile e molto di più a giugno”.

Il report dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate

Nonostante il calo delle compravendite, il report dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha rilevato che la quota degli acquisti di abitazioni di nuova costruzione sia cresciuta nel quarto trimestre 2023, rappresentando poco più del 9% del totale.

In generale il crollo dei tassi tendenziali, seppure tutti negativi anche negli ultimi tre mesi dell’anno appena passato, nelle grandi città sia stato meno evidente, con i cali maggiori registrati a Roma e Firenze, rispettivamente del -11 per cento e del -8 per cento.

Dal rapporto emerge ancora che per quanto riguarda le locazioni residenziali, prosegue l’Osservatorio, nel quarto trimestre del 2023 sono state prese in affitto poco più di 240 mila case, per un totale di 890 mila abitazioni locate nel 2023: numero di affitti ancora in calo rispetto allo stesso periodo del 2022 (-4,6%).

Una flessione che coinvolge tutti i segmenti di mercato esaminati, con le locazioni ordinarie di lungo periodo che si confermano il segmento in maggiore sofferenza, registrando un tasso di variazione tendenziale pari al -7,6% (qui avevamo riportato l’andamento del mercato immobiliare nel IV trimestre del 2023 secondo la Banca d’Italia).