Comprare casa costa 6,8 anni di stipendio, Milano resta la città più cara

Nel 2025 servono 6,8 anni di stipendio per comprare casa nelle grandi città italiane. Milano resta la più costosa, seguita da Roma e Firenze

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato:

Il sogno della casa di proprietà si scontra con una realtà sempre più sfidante nelle grandi città italiane. L’accesso al mercato immobiliare richiede un impegno economico equivalente a diversi anni di reddito. Nel primo semestre 2025, secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nei principali centri urbani sono serviti 6,8 annualità di stipendio per acquistare casa. Un indicatore che dipinge un quadro nazionale profondamente segnato da disparità geografiche e dalla conferma di tendenze ormai consolidate.

Le differenze tra le città

In testa alla classifica si conferma Milano, dove servono ben 12,9 annualità di stipendio per accedere all’acquisto. Un dato che riflette il ruolo del capoluogo lombardo come motore economico nazionale e polo attrattivo, ma la rende anche una delle città meno accessibili d’Europa. Con un prezzo che sfiora i 4.466 euro al metro quadro, la città non è solo la più cara d’Italia, ma stabilisce un distacco significativo rispetto alle altre grandi metropoli.

Al secondo e terzo posto ci sono Roma (9,2 annualità) e Firenze (9,1 annualità), entrambe con un impegno vicino ai 9 anni di reddito. Seguono Bologna (7,6) e Napoli (7,1), lontane dalle prime posizioni ma che comunque sono al di sopra della media nazionale. Questa top five disegna una mappa del costo della vita concentrata nel Centro-Nord. L’unica eccezione è Napoli, capitale di un Sud in cui i redditi medi più bassi pesano molto sull’indicatore.

All’estremo opposto della graduatoria si collocano Palermo (3,4 annualità) e Genova (3,5 annualità), con prezzi medi che si attestano rispettivamente a 1.163 euro/mq e 1.196 euro/mq.

Città Annualità per comprare casa
Milano 12,9
Roma 9,2
Firenze 9,1
Bologna 7,6
Napoli 7,1
Verona 5,1
Bari 5,2
Torino 5,0
Palermo 3,4
Genova 3,5
Media grandi città 6,8

Com’è cambiata la situazione rispetto al 2007

La ricerca di Tecnocasa offre anche una prospettiva diacronica, rivelando come i rapporti tra stipendi e prezzi delle case siano dinamici. Il picco storico recente si registrò nel 2007, al culmine della bolla immobiliare, quando la media nazionale delle grandi città superava le 10 annualità.

All’epoca, la città più costosa era Roma (14,8 annualità), seguita da Milano (14). Dal 2019 il capoluogo lombardo ha definitivamente sorpassato la capitale, conquistando e mantenendo il primato di città più cara. È un riflesso della sua ripresa economica più vigorosa nel post-crisi finanziaria e pandemica.

Aumenta il divario Nord-Sud

I dati del primo semestre 2025 confermano un’Italia immobiliare divisa. Da un lato ci sono le città “motore” come Milano, dove l’alta domanda e i redditi elevati non bastano a compensare prezzi proibitivi. Questo crea una barriera all’ingresso per giovani e nuove famiglie. Dall’altro, centri dove il mercato è più morbido, ma spesso in corrispondenza di dinamiche economiche e occupazionali meno vivaci. La forbice tra Nord e Sud, qui, emerge in modo peculiare, dove conta meno il livello assoluto dei prezzi e più il rapporto tra costo della vita e potere d’acquisto.

La media di 6,8 annualità nasconde realtà molto diverse. Solleva così interrogativi sulla sostenibilità sociale dei modelli urbani e sulla necessità di politiche abitative che tengano conto non solo del prezzo delle case, ma anche dei redditi locali.