Comprare casa a Napoli, nel distretto Fuorigrotta-Bagnoli prezzi in crescita

A Napoli il mercato immobiliare mostra forti differenze tra i quartieri: Fuorigrotta-Bagnoli guida la crescita con +16%

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

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In Italia i prezzi delle case hanno registrato un calo medio dell’1,9% rispetto al 2024, con un valore medio nazionale di 1.815 euro al metro quadrato. Napoli si distingue per un andamento più variegato: alcune aree mostrano una crescita significativa, mentre altre risentono di una flessione dovuta al calo della domanda o alla saturazione del mercato. L’analisi dei dati di Idealista relativi al terzo trimestre 2025 evidenzia come la città partenopea stia attraversando una fase di assestamento, con forti differenze tra le zone periferiche e i quartieri più centrali o di pregio.

I quartieri in crescita

Il distretto Fuorigrotta-Bagnoli è quello che ha registrato la crescita più significativa dei valori immobiliari, con un aumento del 16% e un prezzo medio di 1.938 euro al metro quadrato. L’area, da tempo oggetto di progetti di riqualificazione urbanistica e vicina all’area dell’ex Italsider, continua ad attrarre nuove famiglie e investitori, anche grazie ai collegamenti con il centro e alla presenza di servizi universitari e sportivi.

Subito dopo si colloca la zona Chiaiano-Zona Ospedaliera-Scampia, che segna un incremento del 15% e raggiunge una media di 1.652 euro/mq. La crescita è legata in parte ai lavori infrastrutturali e alla costruzione di nuove residenze, che hanno contribuito a migliorare l’immagine complessiva di un’area in evoluzione.

In terza posizione, con un aumento del 14%, si trova Ponticelli-San Giovanni a Teduccio, che registra un prezzo medio di 1.471 euro/mq. Negli ultimi anni, questa zona dell’est napoletano è diventata un polo in espansione grazie alla presenza dell’università e del Polo tecnologico di San Giovanni, che ha attirato investimenti e nuove attività produttive.

Anche il Centro Storico mostra una crescita solida, con un +12% e valori che raggiungono i 2.302 euro/mq, segno di un mercato turistico e residenziale ancora vivace. A seguire, Capodimonte-Materdei-San Carlo all’Arena cresce del 10%, con una media di 2.853 euro/mq, mentre il Vomero-Arenella conferma la propria stabilità con un aumento del 9% e valori tra i 4.800 e i 4.900 euro/mq, tra i più alti della città.

I quartieri in calo

Non tutte le aree di Napoli mostrano un andamento positivo. Alcuni quartieri storicamente di pregio, come Posillipo-Chiaia-San Ferdinando, hanno registrato una contrazione del 13%, con valori medi pari a 3.494 euro al metro quadrato. La diminuzione può essere legata sia alla riduzione della domanda di abitazioni di lusso sia al rialzo dei costi di gestione e manutenzione.

Leggeri cali anche per Secondigliano-Capodichino e Poggioreale-Vicaria, che segnano rispettivamente un −3%, con valori medi compresi tra 1.400 e 2.000 euro/mq. In queste zone, il mercato resta dominato dalle compravendite di prima casa e risente maggiormente delle oscillazioni economiche e delle difficoltà di accesso al credito.

Le tendenze del mercato napoletano

Napoli conferma un mercato immobiliare in movimento, caratterizzato da forti differenze territoriali. Le zone in crescita sono quelle oggetto di interventi di riqualificazione o di sviluppo urbano, mentre i quartieri più consolidati e di fascia alta tendono a stabilizzarsi o a perdere leggermente valore.

Le aree periferiche orientali e occidentali, come Bagnoli, Ponticelli e San Giovanni, si stanno trasformando in poli residenziali e tecnologici, attraendo nuovi residenti. Parallelamente, i quartieri centrali e panoramici mantengono prezzi elevati, ma la crescita si è fermata per effetto della saturazione del mercato e del calo degli investimenti esteri.