Legge di Bilancio 2026, tutte le misure e i bonus per il turismo confermati

Confermati i bonus lavoratori, i fondi per le imprese e nuove tutele per il turismo italiano. Tutte le novità della Legge di Bilancio approvata

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

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Con la Legge di Bilancio 2026, approvata con 216 sì, il Governo sceglie di intervenire con misure mirate a sostenere lavoratori e imprese del turismo, affinché il comparto continui a essere protagonista della crescita economica, culturale e sociale dell’Italia.

Bonus lavoro nel turismo: più tutele e più reddito per i dipendenti

Uno dei pilastri della Manovra riguarda il lavoro. Viene infatti confermato il trattamento integrativo del 15% sulle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e per lo straordinario svolto nei giorni festivi. Si tratta di un sostegno economico in busta paga per dipendenti e assimilati, erogato come credito d’imposta per ridurre il cuneo fiscale. Valido dal 1° gennaio al 30 settembre 2026, si rivolge ai lavoratori dei settori:

  • turistico;
  • alberghiero;
  • ristorazione;
  • termale.

I soggetti devono però dimostrare un reddito da lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro nel periodo d’imposta 2025.

Questa misura ha un duplice effetto, perché da un lato aumenta il reddito disponibile dei lavoratori, migliorando l’attrattività di un comparto che soffre storicamente di carenza di personale e di stagionalità. Dall’altro, contribuisce a rendere più sostenibile per le imprese la gestione dei picchi di domanda, soprattutto nei periodi festivi e di alta stagione, senza comprimere la qualità del servizio.

Contratti di filiera e investimenti: 50 milioni l’anno per rafforzare il sistema

Per sostenere le imprese turistiche, la Legge di Bilancio 2026 stanzia 50 milioni di euro annui per il triennio 2026 – 2028, per incentivare gli investimenti privati, anche attraverso contributi a fondo perduto e contratti di filiera. Si mira dunque a favorire lo sviluppo industriale e commerciale della filiera turistica.

A questa misura si affiancano ulteriori risorse per i contratti di sviluppo (per sostenere i programmi di investimento produttivi, strategici e innovativi), pari a:

  • 250 milioni di euro nel 2027;
  • 50 milioni di euro nel 2028;
  • 250 milioni di euro nel 2029.

Semplificazione e nuove priorità: destagionalizzazione, digitale ed ESG.

Più semplificazione e meno burocrazia

Con la manovra continua anche la semplificazione delle procedure di accesso alle agevolazioni e l’iter per la concessione dei finanziamenti del Fondo Unico Nazionale per il Turismo (FUNT), sia di parte corrente sia di conto capitale. In questo modo si vuole garantire una programmazione più efficace delle risorse e adeguare la disciplina ai criteri della nuova governance economica europea. Per tale motivo vengono snelliti i procedimenti di riparto e assegnazione dei fondi, riducendo tempi e incertezze per gli operatori.

Il FUNT viene inoltre rifinanziato per 37,5 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2026-2028, assicurando continuità agli interventi a sostegno delle destinazioni e delle imprese.

Tax free shopping per i turisti extra UE

Tra le novità più interessanti per il turismo urbano c’è la riforma del tax free shopping. La norma semplifica le procedure di sgravio dell’IVA per i cittadini residenti fuori dall’UE, introducendo un processo di validazione unico per tutte le fatture elettroniche intestate allo stesso acquirente. Inoltre, il termine per la restituzione al cedente della fattura vistata in dogana viene esteso da quattro a sei mesi.

Destinazioni turistiche di qualità: focus su piccoli comuni e isole minori

Un’altra misura di grande valore è l’istituzione del “riconoscimento di destinazione turistica di qualità”. Attraverso un apposito decreto, il ministero del Turismo potrà attribuire questo titolo a comuni, unioni di comuni e isole minori con meno di 30.000 abitanti che rispettino i requisiti definiti da una commissione tecnica.

Il riconoscimento, valido per due anni, mira a premiare qualità, sostenibilità, accessibilità e modelli di eccellenza nella gestione delle destinazioni. Le località riconosciute beneficeranno del supporto prioritario di Enit nelle attività di promozione e valorizzazione. La misura è sostenuta da uno stanziamento di 500.000 euro annui a partire dal 2026 e rappresenta un potente strumento per riequilibrare i flussi, valorizzare le aree meno note e contrastare l’overtourism.