A breve potrebbe essere eliminato di nuovo il limite dei liquidi nel bagaglio a mano quando si viaggia in aereo. Lo riporta Leonard Berberi del Corriere della Sera, affermando che i nuovi software in arrivo negli aeroporti permettono di riconoscere all’istante eventuali esplosivi all’interno dei bagagli.
L’aggiornamento degli scanner
Si tratta di una vera e propria rivoluzione per i passeggeri. Già durante la pandemia, alcuni tra i principali aeroporti italiani e non avevano iniziato a installare apparecchiature in grado di eseguire quasi una Tac degli oggetti dei viaggiatori. Ma a maggio 2024 la Commissione europea aveva introdotto alcune limitazioni sul modello Hi-Scan 6040 CTiX, equiparandolo ai vecchi macchinari, a causa di segnalazioni tecniche che mettevano in dubbio l’affidabilità del sistema di rilevamento.
Queste limitazioni sembrano però superate. Già nella giornata del 25 luglio la Conferenza europea dell’aviazione civile (Ecac) potrebbe dare l’ok all’algoritmo aggiornato degli apparecchi scanner Hi-Scan 6040 CTiX, di proprietà della Smiths Detection.
I costi dello scanner
Il nuovo software, approvato dall’organismo tecnico dell’Enac, è in grado di riconoscere esplosivi e generare immagini tridimensionali e ad alta risoluzione del bagaglio. Grazie a questa tecnologia, non è più necessario estrarre i dispositivi elettronici e si possono trasportare bottiglie di olio, vino, birra, oltre a creme e gel, anche oltre i 100 ml.
Secondo il produttore di apparecchiature Sens-Tech, i nuovi scanner, in virtù dell’intelligenza artificiale, sono in grado di distinguere i liquidi, come l’acqua, il perossido di idrogeno o l’alcol altamente infiammabile, e offrono una visione più completa dell’elettronica. Se un articolo apparirà sospetto, la borsa sarà sottoposta a un ulteriore controllo da parte degli agenti di sicurezza
Gli scanner di ultima generazione costano in media otto volte più di quelli di vecchia generazione e i costi di manutenzione sono quattro volte più elevati. Ora la svolta con il ritorno a controlli più veloci e con meno restrizioni, ma solo negli scali dotati della cosiddetta smart security.
I primi aeroporti dove verranno installati gli scanner
Tra fine luglio e inizio agosto i nuovi scanner potrebbero essere installati negli scali principali, tra cui:
- Aeroporto di Milano Malpensa;
- Aeroporto di Milano Linate;
- Aeroporto di Roma – Fiumicino Leonardo da Vinci;
- Milan Bergamo Airport;
- Aeroporto di Catania;
- Aeroporto di Bologna – Guglielmo Marconi;
- Torino Airport.
In questi aeroporti, che gestiscono complessivamente 68-70 milioni di passeggeri all’anno, si tornerà a beneficiare dell’approvazione comunitaria. Oltre all’Italia, anche gli aeroporti di Germania, Irlanda, Lituania, Malta, Olanda e Svezia riceveranno questi nuovi scanner.
Perché queste limitazioni
In molti pensano che questa limitazione sia stata inserita dopo l’11 settembre 2001, quando ci fu l’attentato alle Torri Gemelle. In realtà, all’indomani di quella tragedia, quello che cambiò a bordo fu la possibilità per i passeggeri di visitare, dopo il decollo e durante l’intero viaggio, la cabina di pilotaggio.
La restrizione sui liquidi trasportabili nel bagaglio a mano in aereo scattò invece nel 2006 dopo il tentato attentato terroristico sventato nel Regno Unito; 24 terroristi vennero arrestati per aver pianificato una serie di attentati da eseguire sulle rotte transatlantiche che collegavano la Gran Bretagna con gli Stati Uniti e il Canada.
Gli aerei sarebbero dovuti saltare in aria grazie all’utilizzo di esplosivi liquidi nascosti in bottiglie di bevande. Da qui la decisione, nel 2006, di vietare il trasporto di liquidi oltre i 100 ml.