Oasis, la grande reunion nel 2025: caos totale per i biglietti, Codacons chiede annullamento delle vendite

Tutto quello che c’è sapere sulle date dei concerti degli Oasi compresi i prezzi e dove acquistare i biglietti per l’attesissimo tour della band britannica

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Pubblicato: 27 Agosto 2024 13:08Aggiornato: 2 Settembre 2024 10:10

La notizia della reunion dei fratelli Gallagher, Noel e Liam, è esplosa scatenando l’euforia dei tanti appassionati che oramai non ci credevano più. Il leggendario gruppo britannico ovvero gli Oasis ha annunciato una serie di concerti nel 2025. Al momento sono state svelate solo alcune date e tra queste, per ora, non compare l’Italia. La speranza è quindi che la band possa introdurne di nuove per il tour globale che si estenderà oltre l’Europa. Quali sono allora le date e dove comprare i biglietti? Ecco le prime notizie ufficiali.

Oasis di nuovo insieme: il tour nel 2025 dopo 15 anni

Sul sito ufficiale degli Oasis, i fratelli Gallagher hanno annunciato la loro reunion dopo la rottura del 2009 con queste parole: “Le armi si sono zittite. Le stelle si sono allineate. La grande attesa è finita. Venite a vedere. Non sarà trasmesso in TV”. Subito dopo la notizia i trend sono stati tutti per loro e il motivo è chiaro: sound freschissimo, energia travolgente, che hanno conquistato il pubblico fin da loro debutto negli anni Novanta.

Pionieri assoluti dell’indie rock e, in particolare, del britpop, creatori di brani leggendari come “Supersonic” e “Live Forever”. Non erano soltanto canzoni ma veri inni generazionali che parlavano di sogni, speranze e ribellioni e proprio per questo gli Oasis sono diventati il simbolo di una generazione.

Indimenticabile anche la rivalità con i Blur, un po’ come fu tra Rolling Stones e Beatles. Qualcuno dice che la partita è stata vinta dai due Gallagher, visto che “(What’s the Story) Morning Glory?” ha venduto in tutto il mondo oltre 16 milioni di copie e compare al terzo posto nella classifica degli album più venduti di tutti i tempi nel Regno Unito, dove ha venduto oltre 4 milioni e 300mila copie.

Gli esordi con i Rain e “Definitely Maybe” – sono gli inizi degli anni Novanta -, l’ascesa – nella primavera del 199 raggiunsero per la prima volta la vetta della classifica britannica dei singoli con “Some Might Say” -, il primo concerto in Italia il 3 luglio 1995 al Rolling Stone di Milano, fino alla consacrazione proprio con “(What’s the Story) Morning Glory?”.

A 30 anni esatti dall’uscita dell’album “Definitely Maybe e a 15 dalla separazione dei due fratelli, non stupisce quindi l’eccitazione dei fan nell’apprendere che il prossimo anno li potranno riascoltare live in un tour 2025 che si preannuncia già epico, oltre che ovviamente sold out. Gli Oasis sono tornati e come nel passato promettono di farci rivivere un’esperienze indimenticabile.

La rottura tra Liam e Noel Gallagher

La rottura tra i due fratelli fu una pagina incredibile delle cronache lifestyle di allora. Fu Noel a separarsi ufficialmente da Liam. Noel raccontò disse di aver lasciato la band perché “ne avevo abbastanza di Liam”. Svelò anche che il concerto del 23 agosto 2009 al V Festival era stato annullato non perché Liam avesse la laringite, come si disse per molto tempo, ma perché Liam era troppo ubriaco per salire sul palco a cantare.

In più, spiegò sempre Noel, “la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’insistenza di Liam nel voler pubblicizzare la sua linea di abbigliamento, la Pretty Green, nel programma del tour degli Oasis, cosa che io non approvavo”.

Quanto hanno venduto gli Oasis

Il duo inglese ha pubblicato in totale 11 album e si stima che abbiano venduto oltre 70 milioni di dischi, di cui 18 nel solo 1996. Solo su Spotify le loco canzoni fanno registrare qualcosa come 21 milioni di stream al mese.

Hanno piazzato ben 8 singoli al primo posto della classifica del Regno Unito, 22 singoli consecutivi entrati nella top 10 inglese e hanno raccolto 15 NME Awards, 6 Brit Awards, 9 Q Awards e 4 MTV Europe Music Awards.

Passato alla storia, nell’agosto 1996, uno dei più grandi concerti all’aperto mai realizzati nel Regno Unito, a Knebworth Park: l’evento fu seguito complessivamente da 250mila spettatori, ma a cercare di comprare i biglietti furono in 2,6 milioni di persone, pari al 5% della popolazione britannica di allora.

La reunion degli Oasis, secondo Johnatan Shalit di InterTalent, potrebbe generare un fatturato di 400 milioni di sterline. Una cifra colossale che potrebbe tradursi in un guadagno di 50 milioni di sterline, cioè quasi 60 milioni di euro, ciascuno per Liam e Noel se si considerano le sponsorizzazioni e il merchandising, oltre alla vendita dei biglietti.

Oasis tour 2025: le date

Il tour dei fratelli Gallagher partirà il prossimo 4 luglio 2025 da Cardiff e si concluderà il 17 agosto dello stesso anno. In tutto ci saranno 14 concerti con quattro date a Manchester, che è la città che ha visto nascere la band.

Ecco le date ufficiali dei concerti, per ora:

  • 4-5 luglio a Cardiff al Principality Stadium;
  • 11-12-19 e 29 luglio a Manchester e precisamente all’Heaton Park;
  • 25-26 luglio e 2-3 agosto a Londra al Wembley Stadium;
  • 8-9 agosto a Edimburgo allo Scottish Gas Murrayfield Stadium;
  • 16-17 agosto al Croke Park di Dublino.

Il caos biglietti

Per quanto riguarda i biglietti, è stato subito caos. Su ticketmaster Uk, Gigsandtours e Seetickets, ma anche ticketmaster.ie per le date di Dublino, è stato sold out dopo pochi secondi. Sì, secondi. E la protesta è esplosa ovunque. In Italia anche tanti personaggi famosi sono rimasti a bocca asciutta: da Luca Argentero a Zerocalcare, da Francesca Michielin a Michela Giraud.

Moltissimi i fan che, dopo essere stati messi in attesa per un sacco, si sono visti rifiutare dal sistema che non li riconosceva come persone fisiche, scambiandoli per bot. Poi come sempre è scattato il secondary ticketing, che offre biglietti a prezzi maggiorati.

Ci sono persone che raccontano di aver pagato i biglietti a 178 euro ognuno e di averli rivenduti a ben 1.200 ciascuno. Già diventato virale il video su TikTok di tale Ty, noto come ty_kix su TikTok, che ha condiviso un video in cui spiega di essere riuscito a vendere i suoi 4 biglietti a 4mila sterline.

Gli stessi Oasis hanno pubblicato sui social un avvertimento ai fan: “Da quando è partita la prevendita c’è chi prova vendere i biglietti tramite il secondary ticketing. I biglietti possono essere rivenduti solo al valore nominale e tramite Ticketmaster e Twickets. I biglietti venduti violando i termini e le condizioni saranno annullati dagli organizzatori”. Ricordiamo che, per evitare truffe sui biglietti e rischi di siti hackerati, il suggerimento è quello di acquistare sempre sulle piattaforme ufficiali.

“Visti i gravissimi problemi tecnici che da ore si stanno riscontrando nella vendita di biglietti per i concerti degli Oasis così attesi dai fan italiani, e considerata la disparità che creano tra i cittadini, dato che alcuni sono riusciti subito a prenderli e altri no, mentre i biglietti finiscono sui siti di secondary ticketing a prezzi esorbitanti, chiediamo che vengano del tutto annullate le vendite fate sinora e riaperte potenziando il sito di vendita la piattaforme ufficiali, per garantire parità di accesso e par condicio” annuncia all’Adnkronos il Codacons, che interviene sulle polemiche che non accennano a placarsi .

Il Codacons presenterà un esposto all’AgCom, alla Polizia Postale e alla Procura della Repubblica qualora i biglietti dei concerti degli Oasis venissero messi in vendita a cittadini italiani a prezzi maggiorati in altri siti rispetto ai canali ufficiali, e denuncerà i soggetti privati che sui siti online li metteranno in vendita a prezzi più alti. “Non è la prima volta che i siti di biglietti per concerti vanno in tilt, a danno della musica e dei cittadini. Occorre pertanto ripensare il sistema di vendita. Questo anche perché, nonostante le leggi, il secondary ticketing non è stato ancora sconfitto, e i ticket continuano a comparire sui siti secondari a prezzi stratosferici”.