Laura Biagiotti, le sfilate che hanno fatto la storia

Dalla prima sfilata a Firenze alla storica passerella in Cina: Laura Biagiotti ha rivoluzionato la moda, portando il Made in Italy nel mondo. Le sfilate che hanno segnato un’epoca

Foto di Giorgia Bonamoneta

Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 7 Febbraio 2025 07:45

“Non sono una stilista – diceva di sé Laura Biagiotti – so solo che mi piace quello che faccio.” Ed è proprio questa passione che l’ha portata a diventare un’icona della moda italiana, consacrata come la “Regina del Cashmere”. Laura Biagiotti ha saputo trasformare la sua passione in una carriera di successo, imponendosi nel panorama internazionale con il suo stile e il suo impegno per il Made in Italy.

Dai primi passi nell’atelier di famiglia fino alle storiche sfilate in Cina e Russia, Laura Biagiotti ha segnato un’epoca. Il suo contributo non si è limitato alla moda: ha reso il cashmere protagonista delle passerelle e ha contribuito a consolidare il prestigio del prêt-à-porter italiano nel mondo. Ripercorriamo le tappe più importanti della sua carriera e le sfilate che hanno fatto la storia.

La Regina del Cashmere: una carriera al servizio del Made in Italy

Nata a Roma nel 1943, Laura Biagiotti cresce respirando il fascino dell’atelier della madre Delia, imparando fin da bambina a tagliare e cucire. Dopo un primo tentativo di carriera accademica, lascia l’università per seguire le orme materne e nel 1966 firma la sua prima collezione per Emilio Schuberth, il celebre “sarto delle dive”.

Nel 1972 fonda la sua casa di moda, segnando l’inizio di un percorso che avrebbe cambiato il prêt-à-porter italiano. La sua prima sfilata a Firenze la consacra come “Regina del Cashmere”, grazie alla scelta di materiali pregiati e alla capacità di unire eleganza e praticità. L’evento è così significativo che segna anche un punto di svolta per la moda italiana: poco dopo, Biagiotti contribuisce a spostare il centro delle sfilate da Firenze a Milano, gettando le basi del futuro Made in Italy.

Negli anni, lavora con artisti di fama internazionale come René Gruau, il leggendario illustratore de “La Dolce Vita” di Fellini. Il suo talento la porta a ricevere prestigiosi riconoscimenti: nel 1992 è nominata Donna dell’Anno a New York, mentre nel 1993 riceve a Pechino il premio Marco Polo per aver portato il Made in Italy in Cina.

Le sfilate storiche e iconiche in giro per il mondo

Le passerelle di Laura Biagiotti non si sono mai fermate ai confini italiani. Anzi, sono state tra le prime a conquistare il mondo, anticipando di decenni la globalizzazione della moda.

Il 25 aprile 1988 fa la storia diventando la prima stilista italiana a sfilare in Cina: trenta modelle cinesi indossano le sue creazioni in un evento senza precedenti a Pechino. Un traguardo che conferma la sua capacità di portare l’eleganza italiana ovunque.

Sette anni dopo, il 5 febbraio 1995, la stilista vola a Mosca e sfila all’interno del Cremlino, nella sede dell’ex PCUS. È un’altra prima volta assoluta per un’italiana.

Nel 1997, arriva in Egitto su invito di Suzanne Mubarak, moglie dell’allora presidente. Anche in quell’occasione, la sua sfilata è legata a una causa benefica, a sostegno della Croce Rossa locale.

Il nome di Laura Biagiotti ha sempre significato raffinatezza, innovazione e anche coraggio. Le sue collezioni non erano solo abiti, ma veri e propri messaggi culturali che parlavano di femminilità e artigianalità italiana. Il suo contributo alla moda va oltre le tendenze: ha reso il Made in Italy un simbolo di eleganza nel mondo.