“La vita delle forme”: il nuovo libro di Emanuele Coccia e Alessandro Michele

In attesa di svelare la sua ready to wear per Valentino, Michele ha firmato il suo primo libro insieme all’amico e filosofo.

Foto di Marco Menconi

Marco Menconi

Fashion Editor

Nato e cresciuto nella capitale della moda, diplomato al liceo classico e modello. Curioso di tendenze e di tutto quello che accade nella Fashion Industry, cerca sempre nuovi spunti per i propri outfit, condividendoli con immagini e parole.

Pubblicato: 18 Maggio 2024 23:10

La moda è uno strano incantesimo: ogni volta che ci vestiamo trasformiamo una qualunque forma o un qualunque colore del mondo che ci circonda nella nostra stessa pelle. È questa strana magia che fa di essa assieme l’arte più potente e più metafisica. Lo stilista romano Alessandro Michele, ora a capo di Valentinoma popolare al grande pubblico per i suoi 20 anni di lavoro da Gucci, di cui sette al massimo vertice, alla direzione creativa della maison.

"La vita delle forme", il nuovo libro di Alessandro Michele
Fonte: Fabio Lovino
“La vita delle forme”, il nuovo libro di Alessandro Michele

Lo stilista visionario ha sposato il pensiero e l’energia di Emanuele Coccia, uno degli intellettuali più eclettici e stimati della sua generazione, che insegna filosofia presso l’École de Hautes Ètudes en Sciences Sociales di Parigi dal 2011, hanno realizzato insieme un trattato sull’alchimia delle forme della vita.

Il libro visto da vicino

La vita delle forme. Filosofia del reincanto”, 224 pagine edite da HarperCollins, in libreria dallo scorso sette maggio 2024, adottando la postura e la forma grafica che un tempo era riservata ai libri sacri, mostra che la moda è l‘arte più potente perché è l’unica capace di mutare in un attimo la nostra vita, il nostro corpo, il nostro volto: se le altre opere d’arte presuppongono un rapporto di pura contemplazione, ogni abito impone una trasformazione del sé per poter diventare oggetto della nostra esperienza. E al tempo stesso è l’arte più metafisica perché contraddice il luogo comune che descrive l’Occidente come una cultura che riduce tutte le cose a materia inanimata.

La moda esiste solo perché riconosciamo che le cose, i tessuti, la loro forma, i loro colori, ci permettono di dire “io”, e danno alla nostra personalità quell’accento e quella postura che la rendono inconfondibile. La moda è insomma l’espressione di una forma profana e quotidiana di animismo: grazie ad essa ci trasformiamo in apprendisti stregoni di un gemello che prende le nostre stesse sembianze.

La presentazione al Salone del Libro di Torino

Alessandro Michele, neo-direttore creativo di Valentino con debutto in passerella il prossimo settembre, ha presentato il libro al Salone del Libro di Torino, intervistato dalla conduttrice, giornalista ed ex vertice Rai Daria Bignardi.

«Quando mi sono avvicinato alla filosofia – ha spiegato Michele – l’ho fatto per cercare la mia cifra stilistica. È stato un incontro illuminante, che mi ha fatto capire come proprio alla filosofia appartenesse il linguaggio più vicino alla moda. Da allora è diventata la lingua di tutto ciò che ho fatto».

Emanuele Coccia
Fonte: Fabio Lovino
Emanuele Coccia

Emanuele Coccia, in un post su Instagram, ha chiarito che la moda non è sempre esistita, in quanto inizialmente il vestirsi era legato a questioni biologiche, pratiche e sociali. È diventata tale quando ha rispecchiato esigenze di auto-espressione, contrapponendosi alle regole imposte dall’alto. «Le forme della moda – ha scritto il filosofo – non sono solo strumenti di conoscenza del mondo e di noi stessi. Sono anche amuleti con cui inventiamo e facciamo esperienza di nuove libertà. Libertà di resuscitare possibilità accantonate. Libertà di costruire significati inediti. Libertà di scegliere chi essere”».